Se non ricordo male, ma può rileggersi il testo, tu affermavi con toni molto sgradevoli di essere stato oggetto di una aggressione, violenta e fisica, e che tale aggressione confliggeva con la nonviolenza gandiana. Con gli insegnamenti di Gandhi, cui tu invece pur implicitamente facevi riferikmento personale.E Semplicemente io ti facevo notare che avevi due volte nel torno di tre righe usato una grafia errata del nome del grande nonviolento.
Tutto qui. Scusa.
Non mi pareva fosse il caso di innervosirsi, giorgio. Davvero non innervosirti per questo.Ne' per nulla.
E d'altra parte, carissimo giorgio, credo tutti siano a te grati per avere edotto tutti sulla corretta pronuncia del nome dellERA, Asocio non si pronuncia asocio, ma asozio, con l'accento tonico sulla i.
Io ho fatto tesoro dell'insegnamento, come credo tutti debbano fare tesoro di quanto è dato di apprendere.Lo stesso valga per l'h. Che in se vale un h, ma che in certo contesto ha il suo valore.
Pensa, Giorgio, al cognome stesso che rechi, o a quello di Paolo, il segreterio-tesoriere del Movimento.
Se la E di Vigevano ha su l'accento sbagliato, il cognome di un compagno si trasforma in un imperfetto, e suona come ERANO IN VIGORE.
Lo stesso dicasi per il tuo cognome. Se sposti da una A all'altra l'accento tonico, il risultato diviene - visto il caso specifico - addirittura paradossale
Ciao. E scusa ancora