Scritto da: g.natale@mbox.panservice.it Gianpaolo NataleProvenienza: g.natale@mbox.panservice.it Sat Jun 14 01:14:16 1997
Gentili signori,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione il drammatico problema dei
laureati in Architettura che debbono superare l'esame di stato di
abilitazione alla professione di Architetto, per poter lavorare
dignitosamente.
Al contrario di altri laureati l'architetto ha come principale sbocco
quello dell'attivitß libero professionale che richiede l'iscrizione
all'ordine degli architetti.
Per potersi iscrivere necessario, dopo la laurea, il superamento
dell'esame di stato che diventato uno strumento di controllo
dell'accesso alla professione da parte dell'Ordine degli Architetti.
Mediamente supera l'esame non pi· del 10% dei candidati. Essi sono
esaminati da una commissione mista di Architetti nominati dall'Ordine e
di professori delle facoltß di Architettura.
Lo svolgimento dell'esame scritto ha luogo in un clima di tensione
senza, di solito, la spiegazione delle tracce che sono generalmente
lacunose. Le bocciature avvengono spesso ingiustificatamente e non
consentita in alcune sedi la possibilitß di visionare le correzioni
degli scritti. Dove ci_ possibile questo avviene dopo la chiusura
degli esami, a giochi fatti.
L'esame scritto generalmente consiste nello svolgimento di un tema
progettuale per il quale, nella realtß, un "vero" architetto ha
settimane di tempo ed una contropartita economica di decine di milioni.
I candidati debbono svolgerlo in otto ore, e gratis. Va da s che lo
svolgimento sarß naturalmente incompleto e pertanto "bocciabile". Lo
stesso vale per l'orale dove vengono posti quesiti relativi
all'esercizio professionale al quale si impedisce di poter accedere. Non
sono sempre chiari, pertanto, i motivi che giusticano la promozione di
chi l'esame lo supera.
E' umiliante per fior di "dottori in architettura", spesso laureati con
110 e lode, essere sottoposti a queste forche caudine che, fra l'altro
comportano spese non trascurabili fra tasse universitarie, viaggio,
vitto ed alloggio.
Nel frattempo il nostro dottore in architettura:
1. non lavora
2. lavora presso uno studio tecnico. (vogliamo scommettere che lø
sottopagato?)
3. fa il cameriere, il d.j., la casalinga, etc., noti sbocchi
professionali alternativi alla libera professione per gli architetti
Potete fare qualcosa?
Cosa succede negli altri paesi dell'UE?
Laurearsi una truffa di Stato?
Aboliamo gli esami di Stato!
Grazie per la vostra pazienza nel leggere queste righe...
Gianpaolo Natale
pa5001@panservice.it
P.S.:Chi scrive un ingegnere libero professionista che ha superato
l'esame di stato al primo tentativo con 115/120.
--- WinMMMR v2.00reg