Dopo la riunione di Roma e il testo del Tesoriere postato in conferenza segreteria cora e pr da iscritto al cora e al pr - con responsabilita' formali (per quanto ibernate) solo in quest'ultima - vorrei sollevare alcune perplessita' sul procedere.
Innanzitutto sia il cora che il pr sono due organizzazioni, con un loro statuto ed un loro congresso (e' banale lo so, ma non mi pare piu' "acquisito").
IL CORA
Abbiamo preso atto delle dimissioni di Palma e Starace. Palma per ragioni "personali" ma sicuramente non politiche se non in un senso molto vasto. Starace perche' ritiene che il CORA e' un duplicato, in italia della Lista e in Europa (come riferimento "territoriale" del cora) del Partito; dunque Fabrizio gia' da oggi e' a piena disposizione di Lista e Partito, per sua decisione.
Sono d'accordo con il Tesoriere quando dice che e' necessario una iniezione di nuove energie; cosi' come se si decidesse di rinnovare gli organi statutari e' necessario convocare un congresso.
Detto questo il Segretario e il Tesoriere possono decidere di rinforzare la direzione con altre persone, assimilate nelle funzioni ma non nelle responsabilita' formali.
Ma se si convoca oggi un congresso ordinario le ragioni non possono essere le dimissioni di due membri della direzione, bensi':
- raggiungimento o meno degli obiettivi fissati nella mozione congressuale (il congresso si era dato un tempo massimo di 18 mesi);
- dimissioni del Segretario o del Tesoriere.
E d'altronde non capirei un congresso straordinario convocato per sostituire due mebri della direzione (che coadiuvano il segretario) con contorni misti che ne giustifichino la convocazione.
Non sono assolutamente d'accordo con il Tesoriere quando chiede "che I rapporti (anche) formali e le responsabilità (anche formali) tra le due organizzazioni siano chiaramente definiti. Dobbiamo decidere, con il Partito, quale deve essere la strategia per organizzare gli antiproibizionisti in Europa".
E non sono assolutamente d'accordo proprio a partire dall'ultima frase: al Congresso di Bruxelles -alla presenza del Segretario del Partito (che ha non solo seguito ma partecipato a TUTTI I lavori del Congresso) e' stata definita una strategia per organizzare gli antiproibizionisti in Europa.
Pero' se il Segretario e il Tesoriere del CORA, otto mesi prima della scadenza ("entro 18 mesi), cioe' a poco piu' di meta' mandato ritengono che l'obiettivo e' irraggiungibile e' chiaro che va convocato un Congresso.
E non sono nemmeno d'accordo sull'organizzare due congressi di qui a un mese, a distanza di 14 giorni, uno a Bruxelles e uno a Roma. Intanto perche' non sono d'accordo sull'oggetto: la responsabilita' del PAA la puo' assumere Jean Luc; per costituire un comitato scientifico internazionale e per decidere l'articolazione dell'organizzazione in Europa non e' necessario convocare un congresso.
Eppoi perche' vorrei sapere chi organizza I due congressi (e non simulazioni di congresso); chi coordina il comitato scientifico (che e' il mandato della LIA), e come si decide l'articolazione se ancora non abbiamo fatto vera e propria campagna essendoci concentrati sulle istituzioni.
Ed anche sull'odg della seconda sessione:
- un congresso che ratifica le decisioni di un altro congresso che si e' tenuto appena 14 giorni prima: non so che dire;
- avanzare delle proposte di "rapporto" con il partito: francamente questo e' un dibattito che va avanti da tempo ed e' un problema del partito, solo del partito. Nel senso che il CORA ha fatto un suo congresso e in base allo statuto del Pr ha chiesto la federazione. Se si dovesse decidere che il Pr non deve essere piu' a struttura federale, cambia la sua struttura e il congresso del cora decidera' che fare. Se il Pr e' oggi inadeguato e' un dibattito che deve crescere nel pr, e' il pr che deve cambiare il suo statuto, e' il pr che deve costituire organi, riaprire un dibattito innanzitutto interno.
- approvare lo statuto ed eleggere I suoi organi: per fare questo vale quanto gia' scritto, ovvero se nell'ultimo congresso gli organi dirigenti si sono dati 18 mesi per realizzare un progetto SE convocano un congresso dopo 12 mesi e' per dire o obiettivo raggiunto o obiettivo irraggiungibile e quindi.....
- non resterebbe che un congresso che decide se fare o meno una campagna sul parlamento italiano: e' proprio necessario fare un congresso per decidere questo?
Con il massimo della franchezza: non e' che io non condivido le ipotesi del tesoriere sono proprio contrario alla sua strategia. Ma e', come dicevo all'inizio, il parere di un iscritto: la strategia la devono fare il segretario e il tesoriere. Sono pero' d'accordo con il tesoriere che qualsiasi scelta di fondo passa per un congresso.
Per parte mia ritengo che la strategia piu' opportuna sia:
- organizzare al meglio la partecipazione di cittadini non italiani alla distribuzione di hashisc a roma mercoledi' prossimo
- organizzare al meglio la riunione di bruxelles cora/pr centrata sulle azioni di disobbedienza civile per far partire una campagna "oggi in italia domani in europa"
- lanciare la campagna di iscrizione per il 98.
Queste (ed altre cosettine) sono le sole che possiamo tentare di fare in quelli che siamo per essere di piu' ed organizzarci meglio.