from: sfavill@tin.it
Vi prego di far giungere questo messaggio a Marco e a tutti gli anti-proibizionisti. Credo che una delle obiezioni che spesso viene portata dai proibizionisti, soprattutto dagli operatori di centri di recupero dal buon Muccioli a Don Mazzi, non sia sufficientemente contrastata. L'obiezione è questa: "E statisticamente dimostrato che le cosiddette droghe leggere sono la premessa per l'assunzione di quelle pesanti", infatti un'elevata percentuale dei tossicodipendenti ha fatto uso di droghe leggere e da queste è passata alle altre.Le statistiche, se correttamente interpretate sono molto utili, ma il punto è proprio quello di interpretarle correttamente, se no potremmo dire che forse più del 90% dei tossicodipendenti ha bevuto caffè o mangiato pastasciutta o guidato il motorino, e in questo caso è del tutto evidente che non ci "azzecca" nulla.Il punto è che ciò che sostengono questi signori è del tutto vero ma, il passaggio non è dato dalle proprietà insite della sostanza, bensì da un fattore molto più importa
nte e sottile: "La formidabile organizzazione di vendita e persuasione di chi spaccia la droga!" a volte penso che neanche quelli che vendono il "Folletto" sono così bravi. La Criminalità organizzata da punti a tutti anche riguardo al Marketing, al pubblico come al privato. Conosco una ragazza, che fino a qualche anno fa era splendida, purtroppo si faceva con eroina ed ora è in AIDS, più volte è stata in comunità e più volte è tornata disintossicata, ma regolarmente la ripescavano, la cercavano, ovunque fosse, e regolarmente la convincevano a ricominciare.La forza e la pericolosità quindi non è nella sostanza, ma in chi la governa e gestisce, possibile che pur essendo così semplice molti non riescano ad intendere!?Non dobbiamo aver paura delle cose, ma di ciò che sta dietro, di chi le usa, come diceva mio padre: "stai attento alle cattive compagnie, almeno finché non ti senti forte, in grado di scegliere". E chiaro che lo sforzo di ciascuno di noi deve essere nella direzione di una sana educazione, ma il pro
getto antiproibizionista da una mano proprio in questa direzione elimina alla radice i concorrenti di una cattiva educazione, anche se di "lupi", "cappuccettorosso" ne incontrerà sempre.
I più cordiali saluti
Ernesto Mancinelli