Il consigliere d'Ambasciata della Farnesina, Luca Fornari (rapporti con l'Unione Europea) mi ha telefonato per un incontro, avvenuto al partito ieri l'altro, con H. Nasser Zia, il ministro incaricato d'affari dell'Ambasciata dell'Afghanistan a Roma. Nel colloquio il diplomatico afghano ha mostrato un forte apprezzamento per l'iniziativa sulle donne di Kabul e ha voluto sapere cosa fosse il partito mostrando ovviamento interesse al suo status di NGO.
Nasser Zia ha affermato che il governo non vuole ora esporsi perche' e' in corso una trattativa con i Talebani, ma che e' interessato ad informare l'opinione pubblica sull'esistenza di un Afghanistan non talebano. Ha convenuto nel ritenere che i Talebani si sovvenzionino con l'oppio le cui coltivazioni sono aumentate, anche perche' ora sembra ci siano solo i Pakistani a sostenerli. Pur dominati per tre quarti del territorio, gli afhani resistono in una qualche maniera, ma ovviamente vedono come una mano santa l'intervento occidentale. Ci siamo detti di rivederci in Ambasciata. Intanto mi ha richiamato e inviato i press release che sono in conf. Partito ed Emma.
Ho incontrato anche Belquis Zaher, nipote del re afghano che vive in Italia in esilio dal 1975. Ha avuto il permesso di iniziare ad esporsi e lo ha fatto con un appello nel quale ringrazia fra l'altro Emma a nome delle donne afghane e che andra' in onda domenica sul TG2 e su Radio radicale. Belquis sottolineava il buon livello della condizione delle donne le quali hanno ottenuto il divorzio fin dal 1964 e che la repressione femminile coinvolge gli uomini che si vedono costretti a far rispettare la distorta interpretazione che del Corano danno i Talebani.