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- 8 aprile 1998
Cuba - Commissione Diritti Umani
3 aprile 1998

Marina Sikora ha pronunciato il suo intervento, duro nei confronti di Cuba, e che conteneva in massima parte citazioni del Rapporto redatto dal Relatore Speciale ONU. Tra l'altro vi si faceva menzione del fatto che allo stesso Relatore Speciale ONU Cuba non aveva consentito di visitare il paese, e tantomeno le sue carceri.

E' da notare che non appena Marina Sikora ha iniziato a pronunciare l'intervento la sala delle sedute plenarie della Commissione Diritti Umani delle NU è ammutolita. Si è fatto silenzio: sia per la bravura di Marina che ha raccolto subito grande attenzione da parte della sala, sia perché il prestigio o l'attenzione verso quanto dice il Partito è obbiettivamente consistente.

Marina pronuncia il suo intervento, e immediatamente dopo due diplomatici cubani arrivano da noi e ci rivolgono parole durissime.

Uno in particolare subito inizia a dire che siamo pagati dalla o apparteniamo alla mafia di Miami. pPoi quando scoprono che nessuno di noi è americano o Cubano o figlio di espatriati, e che io sono italiano passano alla mafia siciliana. Un altro diplomatico cubano, meno esagitato, usa argomenti diversi. Dice che se avessero saputo chi siamo avrebbero votato contro la nostra classificazione con lo status I alle NU. e che opereranno perché il PR perda tale status.

Non volano insulti. Noi manteniamo la calma, e ad un certo punto facciamo presente che le parole che abbiamo ascoltato sulla mafia e sul nostro essere corrotti possono configurare reati di diffamazione e calunnia puniti anche dalle leggi svizzere.

Ma con l'altro, il meno esagitato, riusciamo anche a dire che noi non abbiamo che citato quanto scritto dai Relatori speciali ONU su Cuba.

Gli stati hanno diritto di replica sia rispetto a quanto dicono altri stati, sia rispetto a quanto dicono le NGO. Cuba quindi chiede di replicare, e ottiene la parole. Quella che segue è la trascrizione esatta della replica del diplometico cubano, che siamo riusciti a registrare dallo spagnolo attaccando un registratore all'auricolare della simultanea.

Non chiedo tanto un diritto di replica. Intendo chiedere soprattutto una informazione che sarà molto utile per la mia delegazione.

Abbiamo ascoltato un intervento di una organizzazione non governativa chiamata Transnational Radicale Party, Vorremmo saprere se questa è realmente una organizzazione non governativa o non. Ma in ogni caso non ci sorpresne che questa organizzazione ha accreditato in questa sessione 70 persone, secondo la lista dei partecipanti accreditati.

C'è una domanda. Chi paga, dove sono, quali sono le sue fonti di finaziamento. Sappiamo con quanti sacrifici raggiungono questa città numerose organizzazioni non governative impegnate nelle giuste cause dei diritti umani. Sappiamo quanto costa loro venire qui e trascorrere alcuni giorni per affermare il loro punto di vista che ascoltiamo con attenzione e rispetto. Ma quando vediamo cose come questa, che una sola ONG può accreditare 70 persone, occorre chiedersi chi c'è dietro, chi paga, dove vivono queste persone. A noi stati membri costa lavoro, e sforzi, per venire e lavorare. e sappiamo anche che lo stesso vale per molte altre ONG.

Ma qui ne è arrivata una sola che può accreditare 70 persone a questa commissione.

Cuba non vuole riferirssi a quel che avviene ...: sappiamo sappiamo dove si iscrive, chi li manda e come lo fa. Noi prenderemo le misure appropriate nel comitato incaricato delle organizzazioni non governative affinché queste cose non si ripetano, perché questo foro non si ... e affindhé le organizzazioni non governative che legittimamente vengono qui non siano in contatto in questo spacio, in questa commissione, un foro legittimo per le loro preoccupazioni, e non per le ... che abbiamo ascoltato.

Grazie sognor presidente

Poco dopo la sessione si è conclusa.

Siamo usciti fuori, e ci siamo trattenuti alcuni minuti fuori dell'aula. Ancora i cubani sono tornati, e hanno continuato con le minacce. sottolineando in particolare che noi avevamo avuto grazie a cuba lo status di prima categoria. E loro opereranno affincheè venga revocato. Hanno detto, ma ha parlato ancora il meno esagitato, che subito si metteranno all'opera.

Crdeva che fossimo del tutto diversi.

Si è poi avvicinato un altro diplomatico, spagnolo.

Gli abbiamo raccontato la cosa, e lui ha detto che è ovvio che i cubani facciano così, visto che sono del tutto isolati, e hanno paura. Ha aggiunto, testualmente, che se certo alla prossima riunione sulle NGO Cuba non voterà per la conferma del PR, e magari porranno la questione, ma un paese non sposta nulla nel comitato.

E lo stesso diplomatico ha detto che la replica dei cubani al nostro intervento non ha detto una sola parola sul merito dello stesso, e che questo si qualifica da se'.

 
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