Roma, 14 aprile 1998
Caro Pannella
mi riferisco alla cortese lettera che ha voluto inviarmi, il 7 marzo scorso, congiuntamente al segretario del Partito Radicale e relativa ai lavori preparatori, appena conclusi a Vienna, della Sessione Speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla droga.
Desidero assicurare che da parte italiana si è mantenuta su tale questione la nostra tradizionale linea d'equilibrio.
Nel corso dei lavori abbiamo pertanto puntato a salvaguardare, ovviamente nel rispetto degli impegni internazionalmente assunti dal nostro Paese e nel quadro della concertazione comunitaria cui tutti i membri dell'U.E. sono tenuti, anche le prospettive di speranza delle tante persone che ancora oggi cadono vittima del consumo di stupefacenti.
In questo contesto, nella "Dichiarazione Politica" che è stata adottata con l'attivo concorso dei Paesi dell'U.E. e naturalmente dell'Italia (e che verrà formalmente adottata nel corso della Sessione Speciale di giugno), si afferma che l'azione di contrasto nei confronti del problema della droga dovrà essere condotta nel pieno rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (al secondo paragrafo); e si sottolinea la determinazione della comunità internazionale di reperire fondi adeguati per assicurare gli opportuni trattamenti di riabilitazione, al fine di consentire la reintegrazione nella società e di restituire dignità e speranza a tutti coloro -adolescenti, donne e uomini- che sono oggi consumatori di droga (al paragrafo sette).
Con i miei migliori saluti,
Lamberto Dini