oggi, dopo una lunga ed emozionatissima telefonata, sono stata invitata dal rappresentante del Dalai Lama per il centro est eruopeo, Chope Paljor Tsering ad ulteriori chiarimenti e colloquio a proposito della lettera del PR al governo tibetano. A differenza di tutti gli incontri nel corso degli ultimi anni con lo stesso Paljor Tsering, l'incontro di oggi e' stato molto spiacevole.
Piu' volte Tsering ha ricordato che fino ad oggi considerava il PR una organizzazione sincera e prontissima a sostenere la causa tibetana, che si e'impegnato in modo sincero e senza aspettative di grandi ringraziamenti o compenso per la tragica sorte del popolo tibetano. Oggi, dopo aver scaricato da Internet la lettera del PR al governo tibetano, ne rimane profondamente turbato, anzi scioccato ed incapace a credere in un futuro rapporto di amicizia e collaborazione con i radicali. Il governo tibetano si e' gia' espresso positivamente verso il partito e lo dimostra anche il fatto che lui stesso in questi anni numerose volte ha collaborato con i rappresentati del partito a Budapest. E' stato lui quello che sempre ha "difeso" i radicali davanti a tutti coloro che erano molto critici gia' al solo menzionare del nome della organizzazione. In un momento cosi' critico appare questa lettera che compromette il governo tibetano di fronte ad un pubblico di tutto il mondo e soprattutto davanti ai Cinesi. Questo e' uno s
tatement politico del partito che rimprovera il governo e la consequenza sara' una demoralizzazione presso il popolo stesso che ha deciso dell'iniziativa nonviolenta del digiuno a morte. Il partito in questo momento dovrebbe solo rispettare tali decisioni e sostenere i digiunatori. E chi dice che il governo non si esprime e non prende azione. Lo sappiamo noi cosa fa il governo??? Si poteva mandare in tutto il mondo un rinnovato appello ai parlamentari perche' il segretario generale riceva il Dalai Lama, questo sicuramente avrebbe grande effetto ma non una lettera aperta di critica al governo. Dopo aver letto la medesima, saranno i Cinesi stessi ad interpretare l'esistenza di una proposta di movimento mondiale del PR sostenuta e dal Dalai Lama stesso. Nel momento in cui tutto e' concentrato sulla possibilita' di apertura di negoziati tra il governo tibetano e quello cinese e proprio nel momento in cui accadono cose cosi' gravi che non aspettano altro che sostegno mondiale, il partito sceglie proprio questo mo
mento per mandare un segnale del genere.
Cosa aspetta il PR dal governo tibetano? Che questo desse segnale verde ai radicali di essere loro a governarli e di supplicare il loro aiuto???
Gia' il titolo della lettera dimostra che il PR non conosce nemmeno l'impostazione del governo. Non esiste un Primo Ministro o Ministri. Siamo consapevoli di che cosa stiamo parlando? Inoltre, quando parliamo di classi dirigenti, cosa intendiamo con questo? Stiamo addottando forse un linguaggio per i cinesi?
Finisco qui e non vi illustro quello che ho tentato di spiegargli. Tutto cio' che era un tentativo di spiegazione della lettera e dell'atteggiamento del PR e' rimasto un discorso ascoltato ma assolutamente non condiviso. E' rimasta la speranza che il governo tibetano non capira' questa lettera nello stesso modo come la capisce e sente lui, che ci saranno ulteriori chiarimenti, ma cosi' come appare ora, letta via Internet in tutto il mondo, dimostra un gesto che non ha piu' nulla a che fare con amicizia e sincerita'.