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Archivio segreteria PR
- 20 luglio 1998
Dal nuove settore OPINION del sito web del Partito Radicale

nome: Fernando

cognome: Farina

email: simba@aconet.it

Antiprohibition on drugs

Data: 14 Jul 1998

Ora: 01:56:29

Comments:

I'm thinking that we are nearly in the year 2000 and it's time to make cannabis legal (like in holland) then with this system we will have coffe-shop where is going to be possible to buy it (and pay taxes on it, good for the goverment)instead giving people money without knowing the provenience of the goods lets hope all this is going to be possible (maybe with a referendum)

ciao.

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nome: Silvio

cognome: Stefanelli

International Criminal Court

Data: 15 Jul 1998

Ora: 12:57:50

Comments:

Bravi! Eccellente iniziativa!Sarebbe pero' opportuno,a mio modestissimo parere,che sia voi sia Amnesty International indirizzaste tutte le vostre energie e risorse per convincere l'opinione pubblica e l'ONU dell'importanza dell'eventuale futura esistenza del Tribunale,piuttosto che perdere tempo e risorse sull'antiproibizionismo,sull'abolizione della pena di morte,sul Tibet,sulla Cina perche' sono tutti problemi secondari.

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nome:

cognome:

email:

International Criminal Court

Data: 18 Jul 1998

Ora: 00:41:19

Comments:

your type is too small to read

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nome: Amedeo

cognome: B

pangloss@rocketmail.com

International Criminal Court

Data: 18 Jul 1998

Ora: 13:48:38

Comments:

Again 4000 "like-minded" mads get an important victory for Law and Freedom all around the world! ;)))))

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nome: Darko

cognome: Perrone

email: perronedrk@tin.it

Other

Data: 19 Jul 1998

Ora: 15:18:36

Comments:

Idea per la relizzazione di un progetto relativo alla creazione di un: Centro Addestramento Cani Anti Mina

Attualmente, uno dei più efficaci metodi di sminamento è l'utilizzo combinato di uomini, cani e macchine.

Questa è la premessa che mi è parsa più adatta per introdurre un problema che in verità viene sentito ed affrontato solamente dagli addetti ai lavori; il problema dovrebbe coinvolgere una platea ben più vasta, se non addirittura popolare, poiché sono loro che ne patiscono le maggiori conseguenze.

In ben 69 paesi del mondo sono disseminate sia in superficie che sotto terra mine antiuomo, in tutti questi paesi si contano circa 110 milioni di mine, altri 100 milioni di mine si trovano nei magazzini in varie parti del mondo, pronte per essere collocate sul territorio. Ogni anno le squadre di sminatori, utilizzando tecniche varie, dalle più sofisticate alle più semplici, riescono a rimuovere circa 100.000 mine; gli sminatori con il loro impegno e lavoro, e rischiando la vita, in un giorno di lavoro riescono a malapena bonificare una parte di territorio pari ad un decimo di quello che ogni giorno altri uomini in altri parti del globo riescono a minare. Non tutti sono a conoscenza che in ogni caso vengono disseminate circa dai 2 ai 5 milioni di mine all'anno. Le mine collocate sul territorio rimangono attive per moltissimi anni, sono sempre attive, sono sempre mortali e micidiali, sono una pestilenza invisibile per tutti quei paesi che hanno la sfortuna di averne sul proprio territorio.

Di fatto esistono circa 360 tipi di mine anti uomo, tutte assolutamente micidiali, tutte studiate per dare il massimo danno con il minor costo; tutte queste mine vengono prodotte da circa 100 fabbriche sparse in 55 paesi.

Considerando i dati sopra riportati, 110 milioni di mine esistenti sul territorio, 100.000 mine rimosse ogni anno, pertanto saranno necessari circa 1.100 anni per bonificare tutto ciò che oggi è inquinato da mine.

Le mine non conoscono nessuna tregua: 50 anni è il periodo in cui una mina resta attiva. Una volta piazzate restano in agguato, nascoste sottoterra o tra la vegetazione, finché la mano di un bambino o il passo di un contadino casualmente non le urtino, calpestandole o inciampando sui fili tesi del detonatore.

Le attività più pericolose in ordine: raccogliere legna portare, il bestiame al pascolo, coltivare la terra, camminare sui sentieri, pescare o approvvigionarsi di acqua, giocare all'aria aperta, raccogliere cibo.....

Le mine non soltanto uccido e feriscono. Le cura e la riabilitazione delle vittime (se e quando accessibili) hanno un costo elevatissimo per l'intera comunità. Le possibilità di lavoro per i mutilati sono limitate. Nei paesi poveri, dove si trova la stragrande maggioranza delle mine, la salute e l'integrità fisica sono condizioni necessarie per la sopravvivenza, non soltanto individuale, ma anche familiare. Le mine sono armi a vocazione terroristica. Sono usate per rendere inutilizzabili e inaccessibili interi territori. Adempiono benissimo a questo compito: distruggono il tessuto delle società rurali che dipendono dall'accesso alla terra per l'agricoltura, l'allevamento e gli scambi commerciali tra le comunità. In Angola e in Cambogia il 35% del territorio non è coltivabile a causa delle mine.

 le nazioni più colpite sono l'Afghanistan, il Mozambico, l'Angola, la Cambogia, l'ex Jugoslavia, il Rwanda...

 le principali nazioni produttrici (o ex produttrici) sono URRS-Russia, Italia, Cina, ex Cecoslovacchia, ex Jugoslavia...

La guerra in Yugoslavia, che ha portato allo sfaldamento della nazione dando vita ad altre cinque nazioni indipendenti, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Yugoslavia, Macedonia, di fatto ha creato uno stato di pericolo da mine anti uomo che non si deve assolutamente sottovalutare. La situazione generale è estremamente grave, in effetti le Nazioni Unite hanno previsto, tramite delle iniziative sia militari che civili, un piano per lo sminamento che dovrà proseguire per i prossimi 30/40 anni visto che sul territorio sono state disseminate dai 3 ai 6 milioni di mine su di un fronte che nel momento di maggiore estensione era di circa 800 chilometri. Se consideriamo che le mine sono state collocate tutte a difesa di qualche obiettivo militare o a difesa delle linee anche nelle città, viene subito da pensare che lo sminamento sarà un lavoro per molti operatori e per molti anni. Purtroppo i finanziatori, le Nazioni Unite e la Banca Mondiale, non saranno in grado di far fronte ad un programma a lungo termine ed i

governi di queste nuove nazioni non avranno la possibilità finanziaria per continuare il lavoro iniziato nel 1996.

UNA FARFALLA PER I BAMBINI

Le chiamano in tanti modi, "mine-giocattolo" o "mine-farfalla", per i vecchi afgani sono i pappagalli verdi". Decine di migliaia di bambini sono stati mutilati da queste mine. sembrano giocattoli, nessun adulto, tantomeno un combattente, le raccoglierebbe mai. Le gettano dagli elicotteri, destinate ai bambini. Perché un bambino cieco, o senza mani, mette in ginocchio il morale e l'economia di una famiglia, specie nel terzo mondo. Perché un morto lo si piange ma non costa, mentre un bambino invalido va accudito, e sarà improduttivo per tutta la vita. La tecnologia della barbarie e' arrivata a "perfezionare" questi ordigni: non scoppiano subito, sono necessarie ripetute pressioni sulle ali della "farfalla", come quelle che si producono quando la si tiene in mano così il bambino può portarsela a casa, magari giocarci per un po' con gli amici poi avverrà l'esplosione, forse più di un bambino verrà colpito...."top performance", prestazione ottimale la chiamano i fabbricanti di armi.

Grazie alla mobilitazione della società civile qualche passo avanti è stato compiuto se si pensa infatti che:

29 stati hanno deciso di rinunciare alle mine terrestri o di sospenderne l'uso da parte delle loro forze militari;

20 stati hanno proibito la produzione delle mine;

12 stati stanno distruggendo le loro scorte;

più di 50 stati hanno interrotto le esportazioni;

62 stati hanno ratificato la Convenzione ONU sulle armi indiscriminate;

il 3 e 4 dicembre 1997, 122 stati hanno sottoscritto il Trattato di Ottawa "Convenzione sulla proibizione dell'uso, stoccaggio, produzione e trasferimento e sulla distruzione di mine antipersona" il 10 dicembre 1997, la campagna Intenazionale e la sua coordinatrice Jody Williams sono stati insigniti del Premio Nobel per la pace

Ulteriore impulso alla risoluzione del problema mine si potrà avere:

 facendo pressione sui governi affinché rinuncino alla produzione, allo stoccaggio, all'esportazione e all'uso delle mine antiuomo, e si impegnino a sostenere i programmi di sminamento;

 fornendo i trattamenti d'urgenza e l'assistenza ortopedica e riabilitativa alle vittime;

 svolgendo campagne di informazione presso le popolazioni civili nei Paesi colpiti da questo flagello;

Quanto sopra esposto è ormai oggetto di discussione di approvazione di ratifica ecc. ecc. Le mine sul territorio rimangono e l'impegno di tutti i paesi dovrebbe essere unanime. Sostenere ogni azione, ogni idea ed ogni tentativo di eliminazione delle mine. Insomma rendere efficace tutto ciò che possa portare a salvare anche una sola vita.

In questa ottica si è mossa una idea che si propone di tentare una strada oggi percorsa solamente da poche nazioni. La creazione del CENTRO ADDESTRAMENTO CANI ANTI MINA.

Al progetto possono partecipare tutte le volontà. Purtroppo per attivare un progetto di così grandi proporzioni si devono trovare i denari necessari, gli uomini esistono.

Perrone Darko

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nome: Jose

cognome: ARIAS

email: felechos@asturnet.es

International Criminal Court

Data: 19 Jul 1998

Ora: 21:17:33

Comments:

Congratulations, now, ten years later I'm happy because the olds flags of the Partito Radicale and our fight in order to fund the international criminal court is a wonderful victory.

Thanks and Avanti.

ARIAS.

 
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