Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Prof. Romano Prodi
Roma, 3 agosto 1998
Caro Signor Presidente del Consiglio,
queste poche righe per ringraziarLa personalmente per l'impegno - Suo e di tutto il Governo - profuso per portare a buon fine la Conferenza Diplomatica per l'istituzione del Tribunale internazionale, e per sollecitarLa su una tematica da tempo oggetto dell'attenzione e dell'azione dell'Italia: quella a favore dell'abolizione universale della pena di morte.
Come saprà, in seguito ai successi ottenuti - su iniziativa italiana - alla Commissione Diritti umani delle Nazioni unite, l'obiettivo è di giungere all'approvazione di una risoluzione in favore dell'istituzione di una moratoria universale da parte dell'Assemblea generale.
Su questo scenario generale non ci sono divergenze. La questione è diventata, dal Consiglio dei ministri di Lussemburgo del 28 giugno scorso, parte integrante della PESC. Sui tempi, però, ci sono due approcci diversi. Il primo vede un nuovo e terzo passaggio attraverso la Commissione Diritti umani di Ginevra per giungere, nell'autunno 1999, al voto nell'Assemblea generale. Il secondo anticipa l'iniziativa all'Assemblea generale a quest'autunno.
Per diverse ragioni sono profondamente convinto che l'iniziativa non va rimandata, che i tempi sono maturi per ottenere un primo e significativo successo su quest'altro fronte dei diritti umani. Innanzitutto credo che vada capitalizzato subito il successo della Conferenza Diplomatica in generale, il successo diplomatico italiano in particolare. Sono convinto inoltre che non ci sarebbe migliore modo per la comunità internazionale di festeggiare il 50esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che con un secondo successo, dopo quello del Tribunale internazionale. Infine, con la vittoria, ormai consolidata, dell'iniziativa diplomatica dell'Italia riguardo alla questione della riforma del Consiglio di Sicurezza, mi sembra che siano venute meno le ragioni di opportunità che avrebbero potuto consigliare di posporre all'anno prossimo l'iniziativa sulla moratoria.
Nella speranza di potermi felicitare entro poco tempo per un secondo successo dell'Italia sul fronte del rafforzamento e dell'allargamento dei diritti e del Diritto internazionale, La ringrazio nuovamente per il suo impegno per il Tribunale internazionale nonché per la Sua attenzione e Le auguro buone vacanze.
Olivier Dupuis
Segretario del Partito Radicale
Deputato al Parlamento europeo