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- 12 novembre 1998
INCONTRO CON DIOGUARDI A NEW YORK

Dopo la manifestazione dell'Albanian American Civil League - dove abbiamo raccolto circa 1250 firme sull'appello per incriminare Milosevic - ho incontrato Jo DioGuardi e sua moglie Shirley. Entrambi si sono resi disponibili a farci incontrare alcuni rappresentanti in loco del UCK per confrontare le informazioni raccolte sino ad ora, e un dissidente serbo (incarcerato per un periodo anche con Demaci) che attualmente vive e insegna a Washington, per analizzare i nomi e la struttura interna del Governo federale iugoslavo, di quello serbo, dei rapporti di gerarchia e dei rapporti tra cariche istituzionali e cariche del partito di Milosevic.

Shirley inoltre contattera' un paio di giornalisti che dall'inverno scorso stanno coprendo il Kosovo per il New York Times e per la CNN per chiedere loro di poter visionare la documentazione che hanno messo insieme nei mesi scorsi, e per sondare il terreno per la presentazione del libro bianco.

Jo, che ritiene che il nuovo presidente della camera USA sara' Livingstone, un suo amico personale e, pare, anche amico degli albanesi. Sul versante repubblicano comincera' quindi a stabilire contatti per la presentazione del dossier sia con Livingston che Bob Dole (dobbiamo chiedere anche un impegno personale anche di Sacirbey), mentre invece i democratici potrebbero essere rappresentati da Tom Lantos e dal nostro amico Jimmy Carter che sia Jo che Shelly conoscono da molti anni.

Jo e Shirley ritengono che per organizzare un evento all'altezza del documento e dei presentatori siano necessari un paio di mesi di preparazione; consiglierebbero di posticipare la presentazione a l'Aia alla seconda meta' di gennaio, preparando in particolare la stampa internazionale, mantenendo vivo allo stesso tempo l'interesse anche negli USA dove loro stanno facendo lobby contro la conferma di Holbrooke al Senato che e' prevista proprio per gennaio.

Shirley si e' impegnata inoltre ad ottenere la versione finale dell'accordo Holbrooke-Milosevic. Sue fonti UCK le hanno detto che Holbrooke, pur di far stare buone le fazioni 'incontrollabili' dell'esercito di liberazione avrebbe promesso la liberazione di alcuni prigionineri politici tra cui Ukshin Hoti.

Gli incontri a New York saranno fissati per il fine settimana.

 
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