Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 20 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio segreteria PR
- 14 gennaio 2000
Subject: Proposta su pensioni di anzianità
Date: Thu, 13 Jan 2000 10:44:37 +0100

From: "Maurizio Bernardi (ICQ#34600006)"

To:

CC:

Il documento allegato, indirizzato a Emma Bonino e Marco Pannella ai quali vi prego di inoltrarlo, contiene una proposta per evitare che le ripetute modifiche al regime pensionistico possano penalizzare PIU' DI UNA VOLTA le persone che si trovano in prossimità del raggiungimento dei requisiti. La cosa è particolarmente importante per coloro che hanno perso il posto di lavoro e stanno versando CONTRIBUTI VOLONTARI.

Cordiali saluti

Maurizio Bernardi

-----------

Carissimi Emma e Marco,

Ho sotto gli occhi il prospetto dei contributi che ho versato all'INPS e dei relativi interessi accumulati, prospetto che mi è stato recapitato per conoscenza a seguito del trasferimento da INPS a INPDAI ai sensi dell'articolo 5 della legge 44/73.

Avete proprio ragione quando dite: "Una vera democrazia esige che i cittadini, prima di ogni altra cosa, possano rendersi conto di quanto l'imposizione fiscale incida sulla loro busta paga e sui loro redditi " (Scheda sul referendum per l'abrogazione della trattenuta alla fonte)

Ma questo, perbacco, vale anche per l'imposizione contributiva.

Infatti, leggendo il suddetto prospetto, mi sono reso conto che, qualora il capitale che ho accumulato, quasi al termine dei 35 anni di versamenti, venisse investito con un rendimento solo del 5,3 % ( cosa facilmente ottenibile per esempio con un btp a scadenza trentennale) mi darebbe per trent'anni una rendita netta pari a circa l'80% del mio ultimo stipendio.

Se poi, con una buona gestione patrimoniale, il rendimento fosse superiore (basterebbe solo raggiungere il 7%), avrei un entrata mensile addirittura superiore all'ultimo stipendio.

E c'è di più: non dimentichiamo un particolare... alla fine dei trent'anni, avendone diciamo 85, mi troverei

comunque padrone del mio capitale oppure (ma aiutatemi a fare le corna) il capitale passerebbe ai miei eredi,

magari anche prima, dato che la vita media per gli uomini nel nostro paese è di 75 anni.

Allora perché dovrei sentirmi privilegiato se mi toccherà di ricevere una pensione ben più bassa a fronte di un capitale versato che non rivedrò più?

Prima della riforma Prodi avrei dovuto andare in pensione a 54 anni. Ora dovrò aspettare di averne 57.

Se la vita media è realmente di 75 anni anziché avere la pensione per 21 anni, come previsto dalle regole precedenti, l'avrò per 18 anni e quindi ho "statisticamente" perso dal 14 al 15% di ciò che mi era stato preventivato per tutta la mia vita lavorativa. Proprio alla fine mi hanno cambiato le regole.

Per giunta al momento della riforma Prodi non avevo più da 6 mesi il mio posto di lavoro e stavo versando i contributi volontari in previsione di maturare i 35 anni e il relativo diritto (che adesso viene considerato privilegio) a percepire la pensione.

Mi fa molto piacere, quindi, che il referendum sulla pensione di anzianità metta nella merda tutti quelli che non sono stati toccati dall'ultima riforma anche se, lo capite, è comunque diverso aspettare 3 o 4 anni avendo il posto di lavoro rispetto al caso di non averlo più.

Una cosa sola vorrei aggiungere: i sacrifici bisogna che li facciano tutti e, proprio per questo, chi li ha già fatti dovrebbe essere lasciato in pace.

Allora per evitare che chi (come me) ha già pagato un prezzo considerevole venga ulteriormente danneggiato, vi chiederei di far vostra e di fare approvare la seguente proposta:

Nel momento in cui il requisito "anzianità" ( 35 anni) viene conseguito da persona già penalizzata sull'altro requisito "età pensionabile" (innalzata a 57 anni) verrà assegnata all'interessato una pensione temporaneamente di importo nullo fino alla decorrenza del requisito mancante.

Al momento del raggiungimento del secondo requisito ( 57 anni) l'importo erogato verrà automaticamente elevato da zero al valore della pensione dovuta.

Questa precauzione, come potete capire, dovrebbe tutelare chi è già stato toccato in modo significativo dalle nuove regole nel caso dovessero essere richiesti ulteriori giri di vite.

Mi auguro di avere esposto abbastanza chiaramente la mia idea e resto in attesa di un cortese riscontro (meglio se via posta elettronica al mio indirizzo maurizio.bernardi@tiscalinet.it) sulla vostra personale opinione e sulle eventuali iniziative che (spero) deciderete di intraprendere in proposito.

Cordiali saluti

Maurizio Bernardi

maurizio.bernardi@tiscalinet.it

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail