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- 26 maggio 2000
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USA, dipartimento di stato

Spence Spencer: come alcuni di voi forse ricorderanno, Spencer era il diplomatico statunitense che prima della tenuta della Conferenza diplomatica di Roma seguiva i negoziati sulla Corte per l'ufficio di John Shattuck (democracy human rights and labor). Spence mi ha detto che la faccenda e' molto seria, anche perche' di solito quando un paese chiede di agire contro un'organizzazione raramente gli altri membri del Comitato si oppongono. Il motivo di questa "prassi" e' legato al fatto che spesso, nel modo meno trasparente possibile, (Spence ci teneva a sottolinearlo), c'e' un vero e proprio negoziato "fuori questo - dentro quello". La materia non e' piu' di sua competenza, ma ha detto che fara' presente il dossier ai suoi colleghi dell'international organizations bureau, e che mi fara' sapere. gli ho faxato tutto il materiale e lo risentiro' la settimana prossima (lunedi' e' festa - Memorial Weekend).

Tra le altre cose, Spence mi ha detto che al Department of State esiste ha una nutrita rassegna stampa sulle azioni del partito radicale ed affini, con particolare attenzione su Emma. Era dispiaciuto degli ultimi risulatati elettorali. Spence, che sta coordinando un investimento di 2 milioni e mezzo di dollari per aiutare il sistema di giustizia in kosovo, alla fine di giugno lascia il DOS e si trasferisce a londra per fare il consulente per gruppi politici (una ONG legata la partito democratico) si e' offerto di aiutare il partito e non c'e' pace per le attivita' legate alla Corte.

Italia, missione permanente a new york

Consigliere Brauzzi:

Gia' messo al corrente da Gianfranco della richiesta russa, il Consigliere Brauzzi mi ha detto che ha gia' contattato molto discretamente alcuni degli stati che fanno parte del Comitato. La Russia, conferma la propria decisione nel portare avanti la richesta, altri paesi invece, amici storici dell'Italia, sono piu' disponibili ad ascoltare. L'anno scorso si presento' un caso analogo per una ONG americana (christian solidarity international, CSI) che aveva accreditato un "terrorista" alla commissione diritti umani di ginevra. Nel dibattito a new york il comitato era diviso in 2 e l'italia svolse il ruolo di mediazione cercando di arrivare al congelamento per tre anni dello status per la ONG con richiesta di presentazione di rapporto delle attivita' da parte dell'organizzazione dopo 30 mesi in vista del reintergo. Il comitato voto' per l'espulsione, al momento della ratifica da parte dell'ECOSOC della decisione del Comitato, gli schieramenti si rispostarono a favore dell'ONG che non fu espulsa, ma fu rimandata

a settembre ad una sessione speciale del Comitato. Durante la sessione speciale, CSI invece di adottare un atteggiamento "costruttivo", parole di Brauzzi, sembrava piu' volta al "martirio" sempre parole del Brauzzi, e quindi fu confermata l'espulsione. Visto la eco e la valenza del precendente negativo della esperienza dell'anno scorso, Brauzzi ci consiglia di non essere percepiti come protetti dagli italiani ma di trovare altri alleati, almeno pubblicamente.

Brauzzi ritiene che sia altrattanto preoccupante la seconda delle richieste della russia, quella relativa all'antiproibizionismo, e ci avverte di preparare bene la spiegazione relativa alle azioni di disobbedienza civile cercando sempre di mantenere toni "costruttivi".

Ci sentiamo settimana prossima per un aggiornamento martedi'. La consigliera che quest'anno segue il dossier e' la consigliere Brunella Borzi che a novebre era incaricata dei contatti sulla risoluzione per la moratoria.

L'1 e 2 giugno si terranno consultazioni informali del Comitato.

 
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