USA:
Rick Williams, delegato al Committee on NGOs. Williams, mi ha tenuto per oltre un'ora perche' doveva preparare un briefing paper per il dipartimento di stato sul nostro caso. Conferma le intenzioni bellicose della Russia, conviene con me che stando alla risoluzione non ci sarebbe motivo per procedere, ed e' quindi anch'egli dell'opinione che la russia usera' altri mezzi per raggiungere il proprio scopo. Secondo Williams la russia parte con gia' 7 voti in proprio sostegno: cuba, cina, sudan, india, pakistan, algeria e libano. Sul resto ci si puo' lavorare. Ha voluto sapere quello che avevamo fatto sulla cecenia, quello che abbiamo fatto in generale all'ONU e sopratutto ha voluto sapere delle nostre iniziative sulla droga e dei rapporti partito-CORA e partito-lista pannella. Se per quanto riguarda la Cecenia non ci sono problemi ad avere un sostegno americano, non e' sicuro di cosa gli diranno da Washington circa l'antiproibizionismo. Io gli ho parlato dei nostri rapporti con il department of state per I tribu
nali e per la corte penale internazionale, che Emma era in ottimi rapporti con John Shattuck (gia' "sottosegretario agli esteri" con delega per I diritti umani), che I nostri esperti legali hanno collaborato con l'Ambasciatore Scheffer e che avevo gia' parlato con Spence Spencer. Williams ha preso diligentmente nota e mi fara' sapere. Secondo le sue previsioni il nostro caso dovrebbe essere preso in considerazione dal Committee la seconda settimana 19-23. Domani ci sono consultazioni sull'agenda. Mi ha chiesto se abbiamo iniziato a ragionare su una soluzione compromissoria, che preveda una nostra sospensione. Gli ho infine annunciato la possiblita' che il parlamento europeo adotti una risoluzione in proposito, non ha reagito.
Francia:
Didier Le Bret. Delegato al Committee on NGOs. Telefonata. Molto cordiale e ben disposto, mi ha detto che era gia' stato sensibilizzato dalla consigliera Borzi, e che aveva gia' garantito il sostegno della Francia. Mi ha ringraziato del memo - che ha inoltrato a Parigi - ma ha voluto confermare in esordio la decisione dei russi a procedere. Se secondo lui non ci sono problemi per la droga, l'articolo 57b non si puo' applicare al nostro caso, vede meno agevole una difesa sul caso Cecenia. Anche se l'articolo 57a prevede che ci debba essere stato un "pattern of action" quindi una serie di violazioni delle regole da parte della ONG, il fatto che Idigov si sia anche solo presentato come rappresentante di un'entita' altra rispetto al partito puo' scatenare le reazioni di tutti quei paesi che hanno problemi "secessionisti". Si e' reso disponibile a rigaurdare la nostra difesa scritta. Mi ha anche consigliato di cercare di approcciare I russi, secondo lui il vice-delegazione, piu' giovane e aperto, potrebbe aiutarm
i a capire se delle scuse relative ad eventuali misunderstanding procedurali potrebbero essere sufficienti a far cambiare loro idea, oppure se invece sara' il caso di sostanziare quanto piu' possibile la nostra difesa, anche in previsione di domande da parte di Cina e Cuba. In tutti I casi consiglia, non solo un atteggiamento costruttivo, ma di sottolineare quanto i nostri interventi a Ginevra fossero stati tutti in sostegno di una soluzione della questione cecena e non un infringimento della sovranita' nazionale russa. Infine, quando gli ho prospettato una presenza di Emma a New York per un eventuale audizione, mi ha detto che questo servirebbe solo ad alzare il livello dello scontro e a "politicizzare" (parolaccia all'ONU) la faccenda, potendo avere delle ricadute negative per un eventuale compromesso.
Senegal.
Abdoul Demba Tall, delegato al Committee on NGOs. Possibile incontro venerdi
Romania
Alexandru Nicolescu, vice Ambasciatore. Al momento impossibilitati ad un incontro, hanno ri-chiesto il memo.
CONGO
Afaf Mafuz. Avvocato egiziano, Presidente della Permanent Conference on Non-Governmental Organizations (CONGO). Mandato memo e richiesta di incontro per collaborazione nella lobby coi paesi nord-africani. La incontro martedi' alle 16h00.