Russia:
Kirrill Barski, delegato al Committee. Breve telefonata. Molto gentile e ben disposto, mi ha detto che fino a sabato sara' molto difficile poterlo incontare perche' impegnato a seguire una delegazione governativa, mi ha pregato di riprovare domani mattina.
Cuba:
Mercedes de ARMAS GARCIA, vice presidente del Committee. Mandato il memo rivisto e lasciati 3 messaggi telefonici.
Turchia:
Levent Bilman, presidente del Committee. Mi ha chiamato di sua sponte dopo aver letto la prima parte della memoria difensiva che gli avevo mandato lunedi'. Era molto soddisfatto del testo, mi ha fatto un paio di suggerimenti - tendoci a sottolineare il fatto che non lo poteva fare ..... Bilman concorda con me che il termine "war" sia da sostituire con "conflict", ma e' dell'opinione che tutti i riferimenti alla risoluzione adottata a ginevra debbano essere tolti. Suggerisce di togliere o di riformulare il passaggio in cui si spiega come il nostro invito ad un parlamentare ceceno fosse, nelle nostre intenzioni, volto a rendere un "servizio" alla commissione; infne dice che il ritenere noi che non fosse nelle intenzioni dei russi il considerare Idigov un terrorista per il semplice fatto di essere un parlamentare ceceno sia Off topic e diplomatically incorrect.
Italia:
Mandata bozza a Vento e consigliere Borzi.
Germania:
Dr. Philip Ackerman, delegato al Committee. 1 ora. Ackerman aveva invitato anche il francese, che ha presenziato per 1/4 d'ora. Entrambi erano molto preoccupati di un voto, tenendoci a sottolineare che e' matematicamente impossibile vincere un confronto del genere al Committee, quindi si deve fare di tutto per trovare un accordo generale con un compromesso di vario tipo (nessuno dei 2 aveva proposte che non fossere, almeno per ora, delle scuse per la formalita' della presentazione del testo scritto). Mi hanno ulteriormente sollecitato di contattare il russo. Anche Ackerman mi ha detto che una presenza di Emma non sarebbe appropriata, era al corrente della lettera a Fischer, e ha confermato il pieno impegno tedesco per il partito, ma ritiene che con Emma a New York si contravverrebbe alla prassi per cui pari discutono con pari e si andrebbe a politicizzare quello che, almeno al momento, e' un affare diplomatico. Era ben informato sul partito, su Pannella e sulle nostre iniziative antiproibizioniste. Ackerman
ritiene che, se per l'art. 57 b, non ci sono gli estremi per procedere, per il 57 a la questione e' piu' complessa. Era soddisfatto del tono, oltre che della forma, della nostra bozza della memoria, ma non appena gli ho detto dei commenti del turco, ha suggerito di togliere I paragrafi in questione... "tutto quello che e' contentious (litigioso, polemico, controverso) deve essere tolto". Per il resto della conversazione abbiamo cercato di capire quale sia la migliore strategia comune per avvinicare I russi, ma anche per far circolare, ad un certo punto, ma solo dopo che I russi avranno fatto capire cosa vogliono in definitiva, una proposta di compromesso. Il tedesco ritiene che la offerta debba venire da noi, il francese era piu' scettico. Entrambi si sono offerti di fare da intermediari. Hanno insistito affinche' almeno tutti I membri del committee ricevano una nota da parte nostra e si sono dichiarati a completa disposizione da qui alla fine dei negoziati per qualsiasi cosa. Il tedesco si e' meravigliato d
ella scarsa partecipazione degli italiani in questa fase ed ha tenuto a sottolineare come la Borzi abbia cercato di convincerlo delle nostre buone ragioni. Ackerman le ha fatto capire che sono altri quelli da convincere. E' scettico pero' circa le possiblita' di far arrivare all'astensione alcuni paesi come Senegal, Etiopia e Libano, anche a seguito di pressioni italiane.
India:
Asith BHATTACHARJEE, delegato al committee. Mandato memo, richiesto incontro, lasciati 3 messaggi in segreteria.
Rimandato memo a tutti I membri del Committee con rinnovo di richiesta entro la settimana, Cina compresa.