USA:
Richard Williams, delegato al Comitato. Mi ha detto che la lettera e' stata distribuita a tutti I membri del Comitato, mi sono fatto brifare sugli aspetti procedurali, del caso di Christian Solidarity International, ma anche lui non e' in possesso di tutta la documentazione, mi ha consigliato di chiederla direttamente all'ONU.
Anche Williams ha partecipato al cocktail di lunedi' scorso offerto dai russi. Le sue impressioni erano di segno completamente opposto a quelle di Brauzzi. A lui i russi sono apparsi molto decisi a continuare con la loro richiesta di espulsione. Gli hanno detto che recentemente delle "fazioni" vicine a Idigov o a Mashkadov hanno iniziato a propagandare l'attacco indiscriminato contro I russi, e che, essendo Idigov membro del Partito, temevano per la propria incolumita' in caso di un meeting con me (sic!). Barski, il delegato col quale ho parlato martedi scorso, e' arrivato perfino a dire a Rick che, visitando il nostro sito web, ha avuto l'impressione che il partito e' in favore della pedofilia. Ho spiegato a Williams, che non mi pare essere "ottimo" da un po' di tempo a questa parte, della conferenza del 1998 e del nostro intervento a Ginevra di quest'anno, nel pomeriggio gli ho faxato il testo di presentazione di "pedofilia e internet" (quale soggetto lo aveva organizzato ?) e lo statement pronunciato da R
egina Louf. Mi ha comunque esortato, in caso si renda necessario fornire spiegazioni oralmente, di studiarmi tutto il web, perche' I russi lo tengono costantemente sotto controllo.
A questo fine forse, credo che sia opportuna una certa attenzione e "sensiblita'" nella redazione almeno della prima pagina.
Romania:
Ms. Mihaela BLAJAN, vicepresidente del comitato. Ci vediamo domani mattina. (chiunque abbia dati, anche sommari delle iniziative radicali in Romania e' pregato di mandarmele via email.
Francia:
Didier Le Bret, delegato al comitato, mi ha promesso che avrebbe parlato coi russi stasera e che mi avrebbe chiamato per informarmi.
Lavori del comitato.
Come preannunciatoti da tutti I like-minded, esiste un fronte trasversale anti-ong (Russia, Cina, Cuba, Sudan e Algeria, con in sencondo piano India e Pakistan) che si coalizza su un punto in modo particolare: il rispetto per i principi fondamentali della Carta delle Nazioni unite. Tutte le risposte negative a domande di affiliazione all'ECOSOC hanno avuto questa come motivazione principale (va detto che erano al vaglio oranizzazioni Taiwanesi, Kashmiriane).
Altre argomentazioni riguardano: la natura politica dell'organizzazione, la presenza in piu' paesi, oppure la presenza di membri di governi nell'organizzazione, molto spesso la non chiarezza nei bilanci e' causa di richiesta di informazioni particolari.