Germania:
Philip Ackerman, delegato al Comitato. Certi della richiesta di voto, al fine di sgombrare il campo da eventuali dubbi sulle nostre iniziative, ho dato al tedesco tutta una serie di informazioni sia sulle nostra presenza ed attivita' in Russia, fornitemi da Khramov (politici iscritti, petizioni firmate da decine di parlamentari), sia altre informazioni su Idigov e sulla pedofilia, presentazione del convegno del 98 e l'intervento di Regina Louf (documentazione gia' data anche all'americano).
Ci siamo salutati con un "we will have to fight hard tomorrow"...
Gli ho lasciato un messaggio in segreteria per brifarlo dei miei contatti, insistendo su una pressione sui rumeni.
Tunisa:
Come annunciato ieri, Carmen Colitti ha chiamato il delegato sostituto, che domani sara' in aula al posto del collega. Le istruzioni della missione prevedono l'astensione, ma probabilmente chiederanno chiarificazioni sulle nostre prese di posizione sulla Tunisia, in particolare su un giornalista. Domani mattina Carmen e il tipo si vedono per una discussione piu' approfondita del dibattito. Fatemi avere notizie ulteriori a quelle trovate sul web.
Colombia:
Sofia SALGADO de GOMEZ, delegato al Comitato. Mi ha detto che, malgrado la qualita' della nostra risposta, le rimanevano dubbi sul ruolo che certe organizzazioni possono avere nel promuovere, in maniera non trasparente, certe attivita' politiche. Mi ha detto che comunque sara' interessata a seguire la discussione di domani. Era chiaro che non aveva letto la nostra risposta e che ha farfugliato le prime cose che le sono passate per la mente. Mi era parsa comunque brifata dai Russi.
Etiopia:
Il delegato ufficiale non ha mai seguito I lavori in questi giorni. Ho parlato con il sostituto che mi ha detto che non ha ancora ricevuto ordini, ma mi ha detto che la Russia gli aveva mandato del materiale aggiuntivo e che lo stavano leggendo con cura in Missione.
Romania:
Mihaela BLAJAN, delegata al Comitato. Mi ha detto di aver letto attentamente la risposta, le e' parsa ben articolata, ma prevede che la Russia continuera' ad insistere sull'identificazione di Idigov alla Commissione. Mi ha detto di aver sentito che I russi sono decisi, ma di non aver sentito di operazioni dietro le quinte da parte dei 3 delegati russi (uno solo dei 3 parla inglese fluentemente). Non ha ordini precisi dalla capitale, ha suggerito una telefonata al ministero degli esteri rumeno, ma non esclude di mettersi in linea con gli europei.
India:
Asith BHATTACHARJEE, delegato al Comitato. Mi ha detto di non aver avuto il tempo di leggere il nostro testo, ma di aver preparato comunque un documento per la capitale (sic!). Mi ha detto che l'India ha molti problemi a sostenere organizzazioni in profumo di secessionismo. Gli ho spiegato che non era il caso nostro, mi ha detto che la sua posizione verra' definita dal dibattito di domani. Rispetto all'impressione del giorno prima, mi pare di poter dire che la flessibilita' dell'Ambasciatore a Roma, o anche quella dimostrata da Bhattacharjee il giorno prima, fossero diminuite.
Algeria:
Amina MESDOUA, delegata al Comitato. Mi sono rivolto a lei, per rompere il ghiaccio, con la scusa di ottenere una consulenza tecnico-procedurale. Non aveva avuto il tempo per leggere la memoria, mi ha detto che sara' molto utile il dibattito di domani per capire meglio alcune questioni.
Italia:
Pier Benedetto Francese, Ministro Consigliere. Mi ha chiamato a seguito di una mia telefonata a Brauzzi e a Talo' (il delegato che "dovrebbe" essere in aula domani). Voleva essere messo un po' al corrente dei miei contatti... gli ho fatto il punto della situazione paese per paese. Cappato, che ha avuto l'opportunita' di collaborare con Francese per una Conferenza nell'ottobre 1998, sa che Francese e' un disastro... ebbene si e' confermato tale.
Gli ho suggerito di attaccarsi al telefono e chiamare alcuni paesi come l'Etiopia, la Romania, la Bolivia, il Senegal e pure la Turchia, per convincere gli indecisi. Mi ha detto che forse con l'Etiopia prevedeva problemi, mentre con gli altri avrebbe provato tra stasera e domani.
Mi pare che si possa dire che si conferma la linea "debole" della missione italiana.
Il tedesco, in gran segreto, mi ha manifestato la sua sorpresa relativamente al disinteresse italiano nei nostri confronti (la Borzi sin dall'inizio gli ha detto "the Radical Party is in your hands"...)
Lavori del Comitato.
Nella mattinata la presidenza era retta dalla delegata rumena e nel pomeriggio dalla cubana. Questa novita' ha creato dei problemi nella gestione dei lavori rallentandoli ulteriormente. E' molto probabile che il nostro rapporto quadriennale non verra' preso in considerazione in questa sessione, quindi aprendo dei dubbi procedurali circa le accuse russe sulle nostre disobbedienze civili. Il comitato ha negato lo status consultivo ad una sola organizzazione, l'American Taiwanese Women's Association. Tutti, occidentali compresi, hanno votato contro perche' le attivita' e la filosofia dell'organizzazione confliggevano con i principi fondamentali della Carta delle Nazioni unite. La Russia ha preso la parola pochissime volte, ma, al termine della sessione della mattina, ha auspicato che la decisione presa nei confronti dei "separatisti" cinesi, non resti un caso isolato, ma che il Comitato continui a lavorare seguendo i principi guida della risoluzione 1996/31.
Chile:
Eduardo Tapia, delegato al Comitato. Raramente ai lavori oggi, lo ho informato del contatto con la colombiana e gli ho lasciato un messaggio in segreteria chiedendogli di insistere sulla Boliviana (avvenente:).