Alle 17h35 sono stato chiamato al podio per rispondere ad eventuali domande dei delegati.
Russia:
Senza neanche menzionare la nostra memoria scritta, ha ripetuto le accuse gia' espresse nella lettera. Rogov ha aggiunto che il partito sostiene la pedofilia e che in passato ha avuto posizioni molto dolci nei confronti della connessione tra internet e pedofilia.
Germania
Ha voluto ricordare che ci eravamo scusati nella memoria scritta per le incomprensioni relative all'identificazione di Idigov, che le nostre posizioni in materia di droga erano si minoritarie, ma che in Europa alcuni paesi si stavano orientando nella nostra direzione (ammiccando, insieme ad altri al delegato dei Paesi Bassi presente in sala, che annuiva sorridente) e ha ricordato come le nostre iniziative siano conformi con la vita dell'ONU..
Cuba:
Il delegato cubano ha detto che certamente le scuse sono importanti, ma che nello statement c'erano cose ben piu' gravi che meritavano altro che delle semplici scuse. Ha chiesto come vengano finanziate le attivita' del partito (ricordando che nel 97 e 98 la nostra delegazione a ginevra era formata da oltre 70 persone) e ha chiesto di specificare come vengano prese le decisioni al nostro interno. Ha anche ripetuto i dubbi sollevati nel 1995 quando ci fu dato lo status consultivo, relativi alla leggittimita' di dare ad un partito politico la possiblita' di avere l'affiliazione con l'ECOSOC, infine ha richiesto chiarificazioni circa il processo decisionale del partito.
Cile:
Ha detto che la risposta scritta era ben fatta, a detto pure che dei membri del partito in Cile erano attivi contro la dittatura di Pinochet (?), che il suo paese non condivide alcune delle nostre posizioni, quelle sulla droga in particolare, ma che secondo loro nessuna delle nostre campagne gli pareva in contraddizione coi principi della carta delle Nazioni Unite.
USA
Ha chiesto di elaborare sull'accusa prohibition is a crime
Risposta:
Ho potuto parlare solo per 25 minuti; alle 18h20 sono stato fermato a causa della mancanza di informazioni. Ho risposto alle domande dei russi riprendendo punto per punto la nostra memoria scritta, mi sono scusato a chiare lettere, ho inoltre ricordato, chiedendo conforto al delegato cubano che era a Ginevra, che Idigov fu fermato dal presidente della Commissione che si scuso' e che ripete' chiaramente a nome di chi stesse parlando. Ho colto anche l'occasione per ricordare che non siamo per l'indipendenza di nessuna provincia, regione o repubblica di nessuno stato membro delle Nazioni unite.
Sulla pedofilia ho ricordato il convegno organizzato nel 1998 al parlamento europeo con vittime, medici, giornalisti e politici dei paesi bassi, il convegno su pedofilia e internet e i suoi obiettivi (la Russia aveva fatto circolare la presentazione dell'evento scaricando la pagina dal web) e, naturalmente, ho ricordato sia lo statement di Regina e l'incontro informale con la Special rapporteur sulle violenza dei bambini in cui e' stata consegnata della documentazione su casi di pedofilia in Europa.
Mi sono soffermato anche molto sul fatto che noi non abbiamo mai chiamato le leggi proibizioniste "anti-drug", enfatizzando la nostra cautela linguistica con motivazioni legate alla complessita' delle nostre argomentazioni antiprobizioniste che potrebbero rischiare di essere intese a favore della droga. Ho detto che non e' un approccio dogmatico o ortodosso, ma si tratta di proposte alternative alle attuali politiche in materia di droga. Ho sottolineato che non abbiamo mai detto nei nostri interventi all'onu che il proibizionismo sia un crimine. Ho voluto anche ricordare che tra gli annessi della lettera russa la prova di questa nostra posizione era la pagina web del CORA. Ho spiagato che il CORA e' un'organizzazione indipendente con cariche elette dal congresso e membri. Naturalmente ho anche detto che ci sono state in passato, e come in questi giorni, concordanze filosofiche e di iniziativa, e che abbiamo iniziato a ragionare anche noi sui rischi criminogeni del proibizionismo. Ho ricordato il referendum d
el 1993 sottolineando la nostra metodologia che accompagna alla nonviolenza iniziative per cambiare leggi che ci paiono ingiuste e come gli italiani siano stati dalla nostra parte.
Non ho potuto elaborare sui finanziamenti, ne' sulla politicita' dell'organizzazione. Intendo farlo domani, sono graditi suggerimenti.