Consegnata risposta preliminare alle ore 16h00
Turchia:
Levent Bilman, presidente del comitato, e' fuori new york. Ho lasciato numerosi messaggi.
USA:
Rick Williams, delegato al comitato. E' in ferie fino a lunedi 24. La segretaria mi ha assicurato di avergli fatto avere I miei messaggi dei giorni scorsi.
Italia:
Brunella Borzi, delegata all'ECOSOC. La consigliera borzi sostituira' brauzzi nel seguire le varie fasi della vicenda che ci separano dal 27 luglio, data proposta per l'adozione del rapporto del comitato. La borzi mi ha detto che proprio stamani (lunedi') cuba si e' opposta alla decisione presa venerdi' di posticipare la considerazione del rapporto ad un'altra sessione dell'ECOSOC. Questo ha messo in crisi gli occidentali perche' nessuno si era posto il problema di un'eventuale opposizione del fronte del no. E' iniziata una serie di controproposte mirate a facilitare il consenso, ma anche a dare qualcosa in cambio a cuba e alla russia, che nel frattempo aveva trovato una serie di precedenti circa l'adozione di documenti non disponibili nelle varie lingue. La proposta che ha ottenuto piu' sostegno sarebbe quella di posticipare l'adozione del rapporto congelando le attivita' delle ong fino alla data in cui l'ECOSOC non prendera' in considerazione il caso per una decisione finale, anticipando de facto la sospen
sione. Domani mattina ci saranno altri negoziati.
Germania:
Philip Ackerman, delegato al comitato. Anche lui mi ha messo al corrente della controffensiva cubana, ha detto che I 15 sono in imbarazzo perche' non sanno come affrontare cuba senza arrivare ad un voto. Mi ha detto che la posizione dei 15 non e' chiara, non tutti hanno le idee chiare o idee in materia. Mi ha detto che qualcuno ha proposto che l'eventuale sospensione possa essere sottratta dalla sentenza finale. Ci sentiamo domani dopo la riunione mattutina.
Francia:
Didier Le Bret, delegato al comitato. Mi ha fatto il riassunto delle varie posizioni, mi ha detto che era stata fatta la proposta proposta del congelamento, ma che anche questa, senza una data sicura per la convocazione di una sessione "speciale" dell'ECOSOC per prendere in considerazione il rapporto, poneva dei rapporti ad alcune delegazioni. Io gli ho detto che sicuramente poneva dei problemi al rispetto delle regole e dei principi generali dell'onu, mi ha detto che era d'accordo, ma che gia' l'anno scorso si era cercato un compromesso ambiguo per "andare incontro" a christian solidarity international. Gli ho detto che noi siamo fermamente contrari ad essere sanzionati senza almeno un processo giusto e che per noi arrivare ad un voto non e' un dramma. Didier dice che il presidente dell'ECOSOC non vuole arrivare a voti, anche perche' resta poco tempo per prendere in considerazione le ultime questioni e I voti portano via tempo. Abbiamo fatto un giro del mondo per capire quanti voti in seno all'ECOSOC potreb
bero essere in favore o contrari e al momento si sarebbe su un 50 - 50. Ci risentiamo domani dopo la riunione della mattina.