Quanto segue e' piu' un resoconto di quanto accaduto che un vero e proprio comunicato, ma visto che nessuno sa niente sull'accaduto e che, naturlamente, l'evento verra' "coperto" solo da un press release dell'onu lunedi, mi e' sembrato utile fare una sorta di riassunto. Ad una seconda lettura ammetto che l'italiano e' un po' claudicante, ma il senso spero sia chiaro. Alla fine ci andrebbero delle conclusioni che lascio ad una decisione romana anche perche' dopo 14 ore qui siamo stracotti. Fatene buon uso.
ONU: POSTICIPATA LA DECISIONE DELL'ONU SUL CASO DEL PARTITO RADICALE PER MANCANZA DI MOTIVAZIONI
New York - Nel pomeriggio di ieri si e' tenuta la riunione del Comitato sulle organizzazioni non governative che avrebbe dovuto chiudere la fase dibattimentale sul caso del Partito Radicale e raccomandare al Consiglio Economico e Sociale la sospensione del PR per tre anni. Al termine di un acceso dibattito protrattosi per quasi due ore, il comitato non ha potuto procedere per mancanza di consenso in merito al documento fatto pervenire ai radicali.
Il PR da parte sua, nella sua risposta alla raccomandazione del Comitato del 18 luglio scorso, aveva sollevato obiezioni relativamente alle procedure e al merito del documento ricevuto, manifestando la propria contrarieta' a riceverlo come motivazione della sentenza del dibattimento tenutosi nel mese di giugno a New York. Il PR, ritiene infatti che nelle conclusioni del comitato non vi sia la benche' minima prova delle presunte violazioni delle regole onusiane che regolano il rapporto con le ONG ne' di quelle riguardanti i pricipi generali delle nazioni unite.
Al dibattito hanno partecipato coesi gli occidentali che si sono scontrati su questioni procedurali e di merito sia con la Russia che con Cuba. Una vera e propria battaglia per il rispetto delle regole al palazzo di vetro e per consentire un giusto processo nei confronti delle ONG e' stata portata avanti da Stati Uniti, Francia, Germania e Cile, membri con diritto di voto del Comitato e dai Paesi bassi ed Italia, osservatori.
Tra gli occidentali si e' distinta in particolare la delegazione italiana che ha sottolineato con fermezza come si stessero prefigurando tutta una serie di violazioni procedurali che avrebbero reso impossibile per il Consiglio l'adozione del rapporto dei lavori del Comitato. L'italia e' inoltre scesa in dettagli chiedendo le prove delle nuove accuse russe sulla presunta promozione della pedofilia dei radicali (le imputazioni originarie riguardavano il sostegno ai "terroristi" ceceni, e ai finanziamenti delle narcomafie internazionali)
Il Comitato dovra' richidere all'ECOSOC del tempo supplementare per esaminare la risposta del partito radicale transnazionale entro la fine di luglio.
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