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- 26 luglio 2000
Status consultivo, fase 2: contatti 25 luglio

USA:

Rick Williams, delegato al Comitato. Mi ha chiesto un parere sulla riunione del Comitato di venerdi (non era presente perche' in ferie), e sul clima in generale. Gli ho detto che, qualsiasi accordo si stesse prefigurando, noi eravamo molto critici della proposta di sospensione preventiva e che stiamo chiedendo agli alleati di arrivare compatti ad un voto. Lo ho avvertito della visita dei servizi della polizia nel nostro ufficio di mosca, gli ho faxato il testo dell'appello con la lista dei firmatari e gli articoli di le monde e el pais. Mi ha chiesto di iniziare a ragionare su una previsione di voto.

Italia:

Giovanni Brauzzi, delegato all'ECOSOC. Sentito a piu' riprese nell'arco della giornata. Nel primo pomeriggio sembrava che il Comitato non fosse riuscito a trovare le ore necessarie per tenere un'ultima sessione di lavoro che potesse prendere atto della nostra risposta e potesse quindi chiudere il rapporto. Questa ipotesi avrebbe prefigurato un rapporto monco e quindi di difficile adozione (sarebbero infatti venute a mancare le conclusioni sul dibattimento in merito al partito, mentre era chiara la conferma della raccomandazione di sospensione - avvenuta con voto - per un'altra organizzazione la spagnola ASOPAZCO). Lo scenario del primo pomeriggio prevedeva una proposta cubana di richiesta di sospensione preventiva di ASOPAZCO in attesa della ratifica dell'ECOSOC il 26 settembre, e niente su di noi, oppure una proposta russa che aggiungesse la richiesta di congelamento anche del partito.

Nel primo caso gli occidentali si sarebbero astenuti, nel secondo caso avrebbero votato contro.

Verso le 17 e 30, durante il collegamento con Daniele per la trasmission, Brauzzi mi ha richiamato per comunicare che, grazie alla solerzia della delegata giapponese (sic!), si era riusciti a trovare il tempo necessario per la tenuta dell'ultima sessione del comitato giovedi' mattina. Questo obblighera' il Consiglio a prendere il considerazione il nostro caso venerdi' 28 e non piu', giovedi' 27 come inizialmente previsto. Con un dibattito che ancora non mi e' chiaro (e' possibile che possa essere audito ancora una volta...), ma che sicuramente riprendera' dalle osservazioni procedurali fatte da Francia, Germania, USA, Olanda e Italia, si dovra' arrivare alla conclusione formale dei lavori e alla chiusura del rapporto che, visti I tempi stretti, dovra' essere trasmesso immediatamente al Consiglio, creando ulteriori problemi procedurali ralativi alla mancanza di tempi per lo studio da parte delle delegazioni e all'impossibilita' della presentazione del documento nelle 6 lingue ufficiali. Si verra' quindi a rip

roporre il secondo scenario ipotizzato da Brauzzi, la sospensione preventiva delle 2 ong in vista della riunione autunnale dell'ECOSOC che slitterebbe ora al 18 di ottobre, un'opzione che vedrebbe gli occidantali contrari.

Previsione di Voto:

Come potrete vedere nel testo successivo con Elio e Matteo abbiamo iniziato a fare una previsione di voto basata su contatti avuti in passato, su altri esempi di voto, sulla presenza ai lavori e su ipotesi di schieramento (il tutto e' molto aleatorio). Abbiamo faxato il documento a Italia, Francia, Germania, USA e Canada che tra gli alleati piu' vicini hanno diritto di voto all'ECOSOC, chiedendo I loro commenti.

Marocco:

Said Bembarek, dell'ambasciata a Washington (contatto avuto tramite Carmen Colitti). Dopo una presentazione di Carmen gli ho parlato per 15 minuti, mi ha detto che mi fara' richiamare dal suo collega di New York domani in giornata.

Santa Lucia:

George W. Odlum, ministro degli esteri, (contatto avuto tramite Sergio D'Elia). Dopo attenta considerazione del soggeto, e' convinto sostenitore di Fidel Castro, abbiamo deciso di evitare il coinvolgimento della capitale e di tentare la via della missione, magari con previo contatto di npwj.

Lobby:

- Spedito con carta intestata No Peace Without Justice lettera a: sierra leone, benin, surinam, lesotho.

- Ho chiesto a Giorgia Tortora, assistente legale di nwpj per la SL di preparere una bozza di intervento che si basi su giusto processo e mancanza di prove.

- A seguito del dossier spedito a tutti I membri dell'ECOSOC oggi abbiamo spedito fax di follow up con aggiornamento sulla riunione di venerdi' allegando gli articoli su le monde e el pais. Per domani si prevede una lettera di sostengo anche tramite voto con allegati gli appelli pubblicati sulla stampa internazionale.

Francia:

Didier le Bret. Delegato al Comitato. Mi ha chiamato alle 20h30 per aggiornarmi (altro che burocrati questi diplomatici all'ONU!). mi ha detto che, malgrado I suoi tentativi, non e' riuscito ad evitare la tenuta della riunione di giovedi', anche perche' non era proprio una battaglia di altro profilo l'evitare la decisione finale con la scusa della mancanza di stanze per il dibattimento. Mi ha detto che diverse sono le possibilita' di conclusione della faccenda all'ECOSOC. Cuba ha gia' depositato una bozza di risoluzione in cui noi non appariamo e che molto probabilmente potra' essere tradotta nelle altre lingue e quindi sarebbe pronta per essere adottata dal Consiglio venerdi'. I russi, che didier dice essere diventati isterici, ancora non hanno preparato niente, ma se anche dovessero riuscire a stilare una bozza di risoluzione simile a quella cubana, proponendo una quindi sospensione preventiva anche per noi, difficilmente ci sarebbe il tempo per tradurla nelle altre lingue. Qualora le 2 mozioni dovessero e

ssere entrambe pronte nelle lingue e presentate in tempo per essere disponibili venerdi', la Francia sarebbe incline a proporre una mozione di no action per non farle adottare, se dovessero perdere si andrebbe al voto sulle 2 proposte. Didier non e' particolarmente contento del far passare il precedente del congelamento delle prerogative di una ong prima della decisione definitiva del Consiglio e spera nel voto. Abbiamo studiato la nostra previsione che gli avevo mandato preventivamente, gli ho chiesto di pensarci e di farmi sapere. Mi ha detto che domani si vede a pranzo con il vice ambasciatore cileno, che non siede all'ECOSOC, ma che potrebbe essere utile per contattare I latino-americani. Ci sentiamo domani

Piccola proposta per firmatari "eccellenti" all'appello.

Forse I nostri candidati presidenti/governatori, potrebbero contattare gli avversari delle regionali, con particolare attenzione ai vincitori, per chiedere loro una firma a tempo di record in calce all'appello.

Conso, sulla falsariga della lettera preparata da Stanzani per Kofi Annan, potrebbe preparare un editoriale per un qualche quotidiano.

Infine, in vista dell'interrogazione presentata da Taradash, forse potrebbe essere il caso di brifarlo anche sulle possibili contromosse cubane e russe in caso di eventuale replica alla risposta di Amato alla sua interrogazione.

Per oggi mi pare che sia tutto, a domani, buona conferenza stampa e sit-in

 
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