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- 23 agosto 2000
Re: lettera da un monaco vietnamita
from: g.mignani@iol.it

Sua Eccellenza Kofi Annan

Segretario Generale Delle Nazioni Unite

Organizzazione delle Nazioni Unite

New York N.Y. 10017

per fax: 00.1.212.963-48.79

Saigong !5 Agosto 2000

Vostra Eccellenza,

Come monaco Vietnamita che vive sotto arresti domiciliari in Saigong, ho poche opportunità di seguire le notizie e gli eventi del mondo esterno. Soltanto recentemente saputo del 'Summit della Pace per il Millennio' che sarà organizzato alle Nazioni Unite a New York dal 24 al 31 agosto.

Scrivo per esprimere il mio punto di vista su questo fausto e felice evento.

In un mondo lacerato da conflitti, intolleranza, da un aumento delle differenze fra ricchi e poveri e dalla discriminazione, la dimensione spirituale é la chiave per la pace sulla nostra terra. Con il ritrovarsi insieme di 1000 leader spirituali e religiosi da tutte le parti del mondo, il Summit presenterà una unica opportunità per scavare profondamente nella saggezza e nella coscienza dell'umanità, cercare vie per curare i mali e per saldare le divisioni che stanno devastando il nostro mondo moderno. Tali mali sono diffusi in tutto il globo ma essi sono specialmente visibili in Asia, dove lo scontro tra l'antico ed il moderno, tra la povertà e l'affluenza, tra la crescita impetuosa dell'economie e le vecchie tradizioni stanno provocando la più grave crisi morale della nostra storia. La presenza di grandi figure religiose e spirituali dall'Asia al 'Summit della Pace' é perciò di primaria impotanza.

Uno dei più rispettati ed illuminati leader spirituali dell' Asia é Sua Santità il Dalai Lama. Egli non ha solo vinto il rispetto della gente in Asia e nel resto del mondo, ma egli è anche il beneficiario di uno dei più grandi onori del mondo - il premio Nobel della Pace. Sono perciò profondamente turbato dall'essere venuto a conoscenza che Sua Santità non é stato invitato al 'Summit della Pace per il Millennio'. L'assenza del Dalai Lama a questo incontro modiale creerà un vuoto che non potrà essere mai riempito. Peggio, causerà dolore e smarrimento a milioni di buddisti in tutto il mondo che stanno riponendo le loro speranze sulle conclusioni di questo Summit. Anche se all'ultimo momento, calorosamente vi esorto, Sig. Segretario Generale, a riconsiderare questa decisione ed usare i vostri buoni uffici per assicurare che un invito sia esteso a Sua Santità senza ulteriore ritardo.

Mentre vi preparate per questo Summit, non posso sottolineare abbastanza l'importanza dell'opinione internazionale nel promuovere la pace e preservare la spiritualità, specialmente nelle nazioni represse del mondo. Nel mio stesso paese, il Vietnam, le grandi religioni sono perseguite ed i loro seguaci sono tormentati e detenuti. "L'Unificata Chiesa Buddista del Vietnam" (UBCV), a cui aderiscono l'80% della popolazione ed ha una tradizione di oltre duemila anni in Vietnam, é proibita dal governo. Come altri monaci dell UBCV, ho passato quasi due decenni in prigione, esilio ed arresti domiciliari. Ma diversamente dai miei meno fortunati fratelli, ho avuto la fortuna di essere stato rilasciato nel settembre del 1998 grazie alla pressione di governi mondiali, organizzazioni internazionali ed eminenti figure internazionali. Una di queste figure é stata Sua Santità il Dalai Lama, che si unì ad un Comitato di Premi Nobel nel loro appello per la mia libertà.

Sfortunamente, sono stato liberato dalla mia piccola prigione soltanto per entrare in una più grande, poiché rimango agli arresti domiciliari, sotto la permanente sorveglianza della polizia. Mi rammarico che la voce repressa dei buddisti UBCV non sarà udita al 'Summit della Pace per il Millennio'.

Questa lettera vi é stata mandata attraverso i nostri canali UBCV, poichè tutta la mia corrispondenza e censurata dalla Polizia di Sicurezza. Apprezzerei sinceramente una vostra risposta. Il mio indirizzo é Thanh Minh Zen Monastery, 90 Tran Huy Lieu Street, 15th Ward, Phu Nhuan District, Ho Chi Minh City (Vietnam). Tuttavia, qualunque lettera mandata quì sarà sicuramente intercettata. Perciò suggerisco che tale corrispondenza mi sia mandata attraverso l' Ufficio Oltremare dell' UBCV, il Bureau di Informazione Internazionale Buddista al 25, rue Jaffeux, 92230 Gennevilliers (France), fax (33+1) 47 91 41 38.

Vi auguro pace, Sig. Segretario Generale, e successo in tutti i vostri sforzi nel guidare la comunità delle nazioni nel promuovere la pace, la tolleranza ed i diritti umani nel nostro mondo.

Vostro Sinceramente

(Firma)

Sramana Thich Quang Do

Responsabile di Vien Hoa Dao

Istituto per la Propagazione del Dharma

Unificata Chiesa Buddista del Vietnam

Cari Amici

Sperando che vi siate riposati in questo agosto vi mandiamo questa lettera che ci ha toccato molto ed esprime molto bene il fatto che i problemi della pace e dell'armonia non riguardano un paese, il Tibet, od una cultura quella Buddista, ma la nostra situazione globale.

Dopo le proteste iniziate il mese scorso, un paio di settimane fa vi é stato un tentativo di salvarsi la faccia da parte degli organizzatori del Summit con l'invito fatto all'ultimo minuto al Dalai Lama a fare un discorso in un albergo di New York e non alle Nazioni Unite. Il Dalai Lama ha declinato il tardivo e condizionato invito per non creare ulteriore imbarazzo.

saluti da

Gianfranco Mignani e Dorothy Oglethorpe, Alberto Visentin, Laura Poserina, Anna Sponchiado, Paolo Mignani, Giuseppina Albiero, Elisa Di Cataldo, Daniele Consolo, Isabella Trevisan, Mirella Mattei, Matteo Scorzon, Vincenzo Mignani, Pietro Coltelli, Lella Dalla, Fedra Campi, Scaltriti Sandra,Tony Clarke, Massimo Monteguti, Zani Angelo, Laura Marchesini.

 
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