A seguito di una prima bozza di risposta preparata dall'avvocato I primi di agosto, e sulla quale ho iniziato a lavorare includendo: commento paragrafo per paragrafo del documento ricevuto dall'onu, allegati (interventi a ginevra, sentenze pannella, decisioni corte di cassazione, pagine web modificate a seguito dell'interrogatorio di giugno ecc), ho ripresto I miei contatti mandando agli alleati la prima bozza per commenti e suggerimenti.
Philip Ackerman, delegato tedesco: mi ha detto che come struttura andava bene, che non avrebbe avuto tempo di fare commenti fino alla fine della settimana in corso a causa del millennium summit. Era molto interessato a spare se vi fosse stato qualche segnale di distensione da parte dei russi. Abbiamo fissato un appuntamento telefonico per l'inizio della settimana prossima, e gli ho detto che non c'erano segnali dai russi.
Rick Williams, delegato USA: non avra' tempo di leggere la bozza fino all'11. ma gli pareva accurate nella metodologia, mi ha chiesto di faxargli l'ultimo articolo su le monde.
Didier Le Bret, delegato francese. Ha visto molto velocemente la bozza, aveva un paio di commenti ma fino a venerdi' e' impegnato, ci sentiremo o vedremo allora. Il nostro documento gli pare un po' troppo lungo (la versione che gli ho mandato era di 9 pagine, con gli allegati e l'analisi testuale dovrebbe arrivare ad una 30na...). L'approccio gli pareva comunque corretto e costruttivo.
Gabriella Borzi, delegata italiana all'ECOSOC. Alla borzi non ho ancora mandato il tutto, perche' aspettavo di avere una versione piu' definitiva, non mi pare il caso di a negoziare il testo con chi poi non partecipera' al dibattito al comitato. La borzi voleva sapere se vi fossero stati dei contatti coi russi da parte nostra o di qualche altra delegazione amica. Le ho risposto di no. Per quanto riguarda l'italia nessuno ha piu' parlato coi russi dopo la chiusura dell'ecosoc il 28 luglio scorso e, almeno per I prossimi giorni, vista la presenza della delegazione governativa, nessuno seguira' la faccenda. Ci sentiamo lunedi 11.
Sherley Cloyes DioGuardi, dell'albanian America civic league. Ci siamo sentiti per alter questioni, la ho aggiornata sulla faccenda e mi ha detto che vuole far firmare l'appello alla AACL e che chiedera' al board una donazione, inoltre anche lei, individualmente, firma e si iscrive alla campagna straordinaria. Si e' anche offerta di fare da tramite, nel caso lo si ritenga opportuno, con Benjamin Gilman, congressman repubblicano dello stato di NY, per convincerlo a scrivere un editoriale per il new york times o l'herald tribune sul nostro caso. Gia' Michael Van Walt ci aveva prospettato la possibilita' che Gilman firmasse un editoriale in merito, avere anche gli "albanesi" con noi potrebbe essere un'ulteriore certezza di pubblicazione. Per me il periodo migliore potrebbe essere dopo la discussione al comitato e prima della decisione dell'ecosoc, quindi fine settembre primi di ottobre.