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- 13 settembre 2000
Status consultivo, fase 3: contatti 12 settembre

Rick Williams, delegato USA al Comitato. 45 min di telefonata... Abbiamo analizzato la prima parte della risposta sezione per sezione. Gli e' parsa buona, non aveva commenti nel merito, solo un po' di rilievi lessicali - per esempio mai usare l'aggettivo politico all'ONU (sic!). abbiamo poi parlato di contatti informali avuti da allora. Rick ha parlato solo brevemente coi russi, non gli sono sembrati disposti a cambiare posizione trincerandosi sempre dietro alla giustificazione di avere un chiaro mandato da Mosca. Per lui non sarebbe da scartare un mio tentative di dialogo, ma era molto scettico circa la risposta. Non e' stato contattato dagli italiani e la cosa lo meravigliava un po'. Ci siamo poi soffermati su come affrontare la riunione del comitato e in seguito l'ecosoc. Gli ho detto che era nostra intenzione chiedere agli alleati di richiedere una revisione della raccomandazione, e che Francia e Germania erano pronte a cio'. dagli USA ci saremmo aspettati un ruolo di leadership nella richiesta, consider

ato il fatto che, gia' a giugno, formalmente gli americani nen erano stati d'accordo sulla decisione finale. Rick ha detto che fara' tutto quello che gli chiediamo, a quel punto abbiamo preparato tutta una serie di domande e controargomentazione per lui, e di risposte in caso di un mio eventuale 3o interrogatorio. La strategia della richiesta di riapertura di dibattito si dovrebbe basare sulla quantita' e qualita' di informazioni da noi provviste al comitato. Ci risentiamo non appena ha finito di leggere la risposta e cercheremo di riunirci con francia e germania per uno strategy meeting prima della riunione del comitato.

Stefano Boco, senatore verde membro della delegazione italiana all'Assemblea Generale. Ci siamo incontrati sotto la missione italiana (eravamo compagni di universita', egli era fuoricorso :), mi ha chiesto come stesse andando la faccenda dello status consultivo e mi ha chiesto come potrebbe essere di aiuto. Cerchero' di incontrarlo nei prossimi giorni per capire se puo' fungere da contatto informale coi russi. la delegazione italiana (di cui fa parte anche Migone) e' a nyc fino a giovedi'.

Philip Ackermann, delegato tedesco al Comitato. Telefonata. Mi ha detto di aver letto la risposta, che gli pareva un po' aggressiva come tono nelle prime parti, ma che andava bene. mi ha chiesto se avessi mandato il tutto al presidente turco. Mi ha detto di essere molto deluso dal comportamento dagli italiani e mi ha ricordato come uno dei motivi per cui si erano dati da fare per ottenere un posticipo della discussioe era proprio lagato al guadagnare tempo per far si che gli italiani lavorassero diplomaticamente sui russi. pare invece che gli italiani abbiano lobbato con successo per avere la presidenza del 6o comitato (affair legali) affidata oggi a mauro politi (al quale potrebbero risultare gradite le congratulazioni di Emma, Stanzani e Gianfranco al fax +1.212.486.1036) e che in queste ore si stanno dando molto da fare per ottenere il seggio a rotazione al Consiglio di Sicurezza. Per Ackermann, che mi ha confessato di aver avuto alter cose da fare di recente.... sara' difficile gestire il dibattito in se

de di comitato e pure cambiare posizione dopo aver acconsentito il consenso a giugno. In caso di nuova decisione I tedeschi farebbero come gli USA l'altra volta, cioe' favorirebbero il consenso senza pero' esserne parte, ma aspettava di sentire la francia per una strategia commune europea. Gli ho detto che a noi un voto non spaventa, che la nostra risposta dava molte informazioni sulla nostra buona condotta, buon ultimo l'articolo apparso su il finacial times sulla pedofilia, e che un disaccordo in seno al comitato poteva presentare meglio la questione in sede ecosoc. Ackerman, almeno oggi, mi pareva molto piu' scettico di altre volte...

Levent Bilman, presidente turco del comitato. Telefonata. Aveva inziato a leggere la risposta gli pareva costruttiva mi ha chiesto anche tutti gli articoli usciti su di noi da giugno ad oggi. Ci vediamo domani nella tarda mattinata per discutere sia sul testo sia su come affrontare la riunione del Comitato. Molto molto disponibile.

Didier Le Bret, delegato francese al Comitato. Non aveva finito di leggere la risposta, gli pareva comunque adeguatamente onnicomprensiva, e non aggressive nei toni, come invece aveva detto Ackerman. Come avevamo stabilito a luglio, la Francia, sulla base delle nuove informazioni provviste dalla risposta, si dichiarera' contro la conferma della decisione presa per consenso a giugno (da parigi, i consiglieri legali del ministero, gli hanno fatto sapere che anche nel merito l'intervento di Idigov non viola l'art 57 (a) della risoluzione dell'ecosoc, quindi la francia dira' che non ci sono gli estremi per confermare la pena, e che anzi, che nessun tipo di sanzione dovra' essere raccomandata per il partito. Quindi si arrivera' a un voto il 27 (data al momento prevista per la riunione del comitato) con 3 a favore: francia, germania e USA, per lui il Cile non votera' con noi, e il resto diviso tra astenuti e contrari. Ha gia' informato anche l'algerina di questa strategia, anche per vedere che tipo di reazione il

fronte dei possibili astenuti potrebbe avere, ma non ha ottenuto risposte. Secondo le sue informazioni I russi hanno paura di perdere un eventuale voto all'ecosoc e quindi si trovano in grave imbarazzo, cercheranno di avere quanti piu' favorevoli al comitato per poi presentere a ottobre al consiglio la questione della riapertura come la proposta di una minoranza. E' molto probabile che, sulla falsa riga del testo approvato a Ginevra ad aprile, venga proposta una risoluzione sulla Cecenia anche a livello di Assemblea Generale. Il comitato che la dovra' discutere e' il terzo (diritti umani) che e' quello che seguono molto dei diplomatici del comitato sulle ong. La Russia quindi si trova al momento ad agire su 2 fronti: sulla risoluzione (per la quale a ginevra votarono molti dei paesi arabi) e noi (che sempre "grazie" ai musulmani, abbiamo avuto la possibilita' di ottenere un'inusuale terza opportunita' di risposta scritta), l'affare quindi si complica. Le ultime notizie sui combattiementi in Cecenia dicono

che negli ultimi giorni visiano state decine di militari russi uccisi. Didier dice che se vi fosse un gentlemen's agreement coi russi su un nostro non accreditare piu' idigov, per esempio, forse la plainte potrebbe essere ritirata senza far riunire il comitato il 27, e chiedeva se eravamo intenzionati ad entrare in contatto con l'ambasciata russa a Roma...

Gabriella Borzi, delegata italiana all'ECOSOC. Mi aveva cercato ieri, ma ero a bruxelles per preparare I progetti di non c'e' pace, la ho richiamata oggi lasciandole un messaggio; era con la delegazione del parlamento all'Assemblea Generale.

Domani mattina, inviato come membro dello steering committee della coalizione sulla corte, vedro' il ministro degli esteri canadese, gli portero' il giornale we all radicals.

Michael Van Walt Van Praag, mi ha promesso di mandarmi ulteriori commenti alla bozza entro domani. La mandero' anche a Canada e paesi bassi. Passo e chiudo.

 
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