Anche a seguito del precedente di tipo procedurale creato durante il dibattito di luglio relativo alla possibilita' di mettere in dubbio la validita' di un documento ONU da parte del Partito, il comitato sta tenendo in questi giorni alcune consultazioni ad hoc in merito. Oggi con Matteo abbiamo incontrato alcuni delegati al palazzo di vetro.
USA
Rick Williams, delegato al Comitato. Abbiamo parlato della strategia generale - gli USA sono contrari a qualsiasi tipo di pena e in particolare pronti a mettere mano alla risoluzione 96/31 nella parte relativa alla motivazione della sentenza - ci siamo anche soffermati sul modo e gli intenti con cui abbiamo preparato la nostra risposta e quali punti avrebbero potuto essere usati nel dibattito di domani per rifiutare qualsiasi compromesso. A Rick abbiamo anche prospettato la possibilita' di far allegare talis quails la nostra risposta al rapporto del comitato e di richiedere un intervento orale davanti all'ECOSOC. Rick era scettico sull'intervento, ma non vedeva male la possibilita' di far diventare la nostra risposta una documento ONU. Non aveva parlato coi russi da venerdi', ma I suoi ultimi contatti erano negativi, I russi non hanno istruzioni da mosca e quindi per lui pronti a confermare I 3 anni.
FRANCIA
Didier le Bret, delegato al Comitato. Ci siamo incontrati prima delle consultazioni informali e ci siamo sentiti per telefono verso le 7. La posizione della Francia, come da istruzioni governative, e' di rifiutare la raccomandazione per com'e' oggi e di chiedere la riapertura del caso. La Francia, e quindi l'Unione Europea, non e' pronta a negoziare niente, mentre invece si troverebbe imbarazzata se domani mattina la Russia proponesse una riduzione della pena ad 1 anno. Secondo Didier, I russi stanno facendo la conta dei voti all'ECOSOC e, per evitare una sconfitta, sarebbero pronto al compromesso, per Didier pero' un anno (quanto fatto venitalare da Algeria e Cuba ancora oggi) per I russi sarebbe troppo poco per fargli salvare la faccia dopo una richiesta di espulsione.
ITALIA
Brunella Borzi, delegata al Comitato. Ha telefonato, io non ero ancora rientrato in ufficio per un incontro con la coalizione sulla corte polo dell'Italia in questa fase e' abbastanza limitato in quanto e' membro del Comitato solo come osservatore. La Borzi, e non e' una novita', ha poi ripetuto che comunque anche se si avesse un voto del Comitato che ci vedesse perdere sulla richiesta di sospensione per tre anni e non il consenso sulla sospensione per un anno, sarebbe comunque difficile invertire il corso degli eventi all'Ecosoc. L'invito ad accettare l'eventuale accordo sulla sosensione per un anno era abbastanza esplicito.
Telefonata Borzi-Perduca
Dopo aver parlato con Matteo, verso le 7.30 ho richiamato la Borzi, la quale alle Nazioni Unite aveva incontrato, per caso, tutti I delegati del comitato. Essi la hanno messa al corrente, piu' o meno (sono diverse le opinioni sullo stato dell'arte) di una probabile disponibilita' russa al compromesso. La Borzi, avvicinata dai russi, ha detto che le istruzioni ricevute da roma la impagnavano ad un voto contro I russi in sede di ECOSOC, per quanto riguarda il compromesso al comitato, la Borzi si e' tenuta sul vago anche perche' l'Italia non ha voce in capitolo. La Borzi si domandava come potesse essere utile, le ho detto che solo confermando la nostra contrarieta' al compromesso avrebbe ci avrebbe aiutato. Non era molto convinta...