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- 10 dicembre 2000
Cassetta Putin/Georgia
Sbobinatura della cassetta La compagnia produttrice Liesnitza (Scala) presenta: Metekhi, in georgiano significa luogo santo. Nei tempi antichi, all'inizio del Cristianesimo, in Georgia è stata edificata questa chiesa, questo è il simbolo di uno dei primi stati cristiani del mondo.

Intorno alla chiesa è stata costruita una cittadella che ha avuto anche lo stesso nome Meteki. Qui c'era anche l'antica capitale della Georgia al tempo del principe Vacktagantov. Poi la capitale è passata a Tbilisi. Per secoli e secoli questo tempio ha resistito all'usura del tempo e ha continuato ad ergersi sulla rupe, ha continuato ad essere frequentato dai fedeli. Era un faro spirituale per tutta la Georgia. Ma nessuno poteva prevedere quel che sarebbe successo nel 13esimo secolo. Il tempio fu distrutto dalle orde mongole, poi fu ricostruito. Nel sec. 19esimo, quando la Georgia entrò a far parte della Russia zarista, che era anche una nazione ortodossa, la chiesa fu trasformata in carcere, nel famoso carcere per prigionieri politici di Meteki. Durante gli anni del regime comunista il tempio fu fatto saltare in aria e oggi al suo posto si vedono solo rovine. Dicono che non ci sono mezzi per restaurarlo. Prima la Georgia era orgogliosa dei suoi figli come Vagtang Gargassali, Georgy Sakaze, Shota Rusta Ve

l e Bagration e oggi la Georgia ricorda anche altri nomi come Stalin, Beria, Primakov e... (didascalia, dietro sagoma nera: il retroscena) (immagini Cremlino corteo Putin)... Chi è Mr. Putin? Questa è una domanda ricorrente che si pone l'opinione pubblica mondiale per motivi comprensibili. Che cosa sappiamo di Putin? Dove è nato? In quale famiglia, in quale ambiente è cresciuto? Chi erano i suoi amici? A tutte queste domande non risponde la sua biografia ufficiale. Ufficialmente è figlio unico di Maria Ivanov e Vladimir Spiridionovic Putin. E' nato il 7 ottobre 1952. Dopo la morte dei genitori Putin è rimasto solo al mondo, senza nessun parente né vicino né lontano. Allora da dove viene quest'uomo? E' caduto dal cielo? E, se viene dal cielo, chi l'ha mandato? Dio o il diavolo? (apertura portone dorato. Entra Eltsin) In Georgia una volta è uscito su un giornale la notizia che Putin e sua madre abitavano a Meteki. Questa notizia non sarebbe stata notata da nessuno se non ci fosse stato un deter

minato avvenimento. (bandiera cecena ) Alla sede della rappresentanza della Cecenia in Georgia si è presentato uno strano personaggio qualificatosi come collaboratore dei servizi segreti georgiani. Non è strano che non si sia fatto identificare? E che si sia recato dai ceceni? La cosa più strana è stata la sua proposta di presentare per 500 dollari la madre di Putin in qualsiasi luogo fosse stato scelto. Dapprima non lo presero sul serio poiché secondo la biografia ufficiale la madre di Putin era morta due anni prima e il padre sei mesi dopo la moglie. (Parla il rappresentante ceceno) "Quell'uomo ha mostrato la fotografia di una donna che si sosteneva essere e ha mostrato anche alcune fotografie di Vladimir Putin bambino. Quelle fotografie, furono esaminate da esperti criminalisti che confermavano che quel bambino aveva molti tratti in comune con il presidente. Inoltre ci fece sentire registrazioni di dichiarazioni di gente del villaggio di Meteki che confermavano che il Presidente della Russia

vi aveva passato parte dell'infanzia." (paesaggio - continua il narratore) Questa notizia sensazionale veniva dal paese di Meteki che si trova a 70 km da Tbilisi nella provincia di Krabsk. In quel villaggio erano già stati agenti dei servizi segreti che avevano confiscato tutte le fotografie di certo Vova Putin. Gli agenti avevano inoltre raccomandato gli abitanti del villaggio di non parlare con nessuno di queste cose. Vera Nikolajevna Putina è nata nel 1926 nella città di Achora in provincia di Pern, negli Urali.

(appare la madre)

Abita a Meteki dal 1952 nel villaggio non c'è elettricità e per questo non può vedere suo figlio in televisione. E' molto turbata dal fatto che le dicono che suo figlio è il Presidente della Russia. (la madre parla): "Sono nata negli Urali, nella citta di Achora. Ho studiato per otto anni alla scuola comune e poi mi sono iscritta ad una scuola tecnica per elettromeccanici" (riprende il narratore):

Vera Nikolajevna continua il suo racconto, parla di un ragazzo che l'ha ingannata e l'ha messa incinta. Nel 1950 è nato Vova. Il bambino fu allevato dai suoi genitori. E' partita dagli Urali e si è recata a Tashkent dove ha conosciuto il futuro marito Georgy Assempashili. Dopo sposati si trasferirono a Meteki. Dopo 3 anni la madre le portò il figlio a Meteki. (immagini di un amico di Putin) Gabriel Natashlivi, compagno di classe di Putin dice che Vova era un ragazzino simpatico, con capelli castani e occhi celesti. Quando fu portato a Meteki aveva duo o tre anni. Ha frequentato la scuola del villaggio fino alla quarta elementare. Parlava benissimo il georgiano. Poi sua madre, la signora Vera, lo portò via per quel che ne sa Gabriele per difficoltà familiari. Di nuovo tornata al villaggio Vera ebbe altri figli. Nel 1961 le è nato il maschio e poi quattro femmine. Così Vladimir Putin ha 4 sorellastre e un fratellastro. (sede cecena) Tra l'altro l'autorità locale ha dato ordine di non torcere un capel

lo alla madre e a sua figlia Sofia. E la gente di Meteki comprese di trovarsi al centro di uno sporco intrigo politico. (immagini di Bajaiev) Di questa storia è stato messo al corrente un influente uomo d'affari ceceno. Un candidato al leader della Cecenia, Ziar Bajaiev. (prima telefonata tra Tiblisi e Mosca) Rappresentante ceceno a Tiblisi: "Hai sentito le notizie?" Bajaiev da Mosca: "Quali? Grozny è diventato un poligono dell'esercito russo per sperimentare armi chimiche". Rappresentante ceceno: "Dai capi di quell'esercito ci si può aspettare di tutto. Non sai che Putin è figlio illegittimo?" Mosca: "Si, l'ho sentito dire. Ma è vero?" Rappresentante ceceno: "E' la pura verità. Abbiamo parlato con la madre e la sorella che abitano qui." Mosca: "Se è così è una notizia interessante da raccontare a Mosca. Ora che siamo in piena campagna elettorale" Cecenia: "Penso che nessun giornalista russo abbia il coraggio di raccontarlo. Là sono diventati tutti matti". Mosca: "Ci provo io a trovare qualc

he giornalista" Cecenia: "Provaci". (Intervista a donna nei campi) Parla un'amica d'infanzia di Putin: "Io ricordo come adesso Vova Putin, lo ricordo qui in questo posto. Noi qui giocavamo spesso insieme. Noi avevamo una vigna e gli regalavamo sempre qualcosa. Io nemmeno sapevo che si chiamava Vladimir, noi lo chiamavamo tutti Vovfka. Anche sua madre lo chiamava Vofka. Mi ricordo che era molto nervoso. Non può essere che si sia dimenticato di me." (madre di Putin) La madre racconta di suo marito che non aveva mai picchiato Vladimir, però non voleva in casa un figlio d'altri e allora l'aveva dovuto portare via. Lo affidò ad un maggiore senza prole. Lo aveva cercato più volte ma i genitori adottivi non gli avevano dato più notizie del figlio. Poi si seppe che Vladimir, una volta entrato nel KGB, proibì di dare sue notizie. Si sa che i genitori adottivi l'avevano a loro volta affidato ad un istituto. Probabilmente si offese del comportamento di sua madre che di fatto lo aveva abbandonato, ma lei non

poteva fare altrimenti. (seconda telefonata: Mosca-Tiblisi) M: "Conosci Artiom Borovik di "Top Secret"?" T: "E chi non lo conosce?" M: "E' molto interessato a queste informazioni. Dice che questa è una vera bomba. Dice che è molto importante trovare le fotografie. Probabilmente si possono trovare nel villaggio di Metekhi" T: "Io stesso ho cercato le fotografie. Sono difficili da trovare" M: "Bisogna lavorare letteralmente in modo "Top Secret". Potrebbero interferire" T: "D'accordo" M: "Artiom vorrebbe una copia del giornale "Versia". Lo conosci?" T: "Certo" M: "Teniamoci in contatto" (copia del giornale "Versia")(didascalia del giornale): "ci sono noti fatti segreti del periodo tedesco del facente funzione presidente". Nel n.2 del giornale "Versia" si racconta che tutto ciò che riguarda l'infanzia e la gioventù di Putin è stato segretato severamente comunque è noto che nel 1975 a Dresda il maggiore del KGB Putin si è iscritto al club dei pescatori. (vecchietto del villaggio di Metekhia)

Un uomo del villaggio, Zio Koga conferma l'interesse di Putin per la pesca. Una volta ha visto Putin piangere perché gli si era ficcato l'amo nel dito. L'amo fu estratto insieme ad un pezzetto di carne. Ed io l'ho consolato. La ferita era tale che non ha potuto non lasciare una cicatrice. (traffico e uomo con il telefonino) La ricerca delle fotografie ha dato in febbraio alla fine qualche frutto. Si trovarono due foto di Putin bambino, una scattata a due anni e una a sette anni.

(intervista all'amico d'infanzia) Gabriel Natashive: "Io e Putin eravamo i più bravi della classe e Putin non aveva altri amici oltre me. Andavamo insieme a pesca. Poi giocavamo a scherma, alla guerra e facevamo la lotta. Gabriel aveva una fotografia che lui mi ha regalato. C'era anche la dedica, "all'amico Gabriel". L'ho conservata lungo, ma adesso non la trovo, non so che fine abbia fatto. Putin ricorda senz'altro il periodo di vita trascorsa a Meteki e senz'altro si ricorda di me." Quando ha visto la fotografia ha riconosciuto la stessa regalatagli da Putin. (terza telefonata - l'ultima) T: "Ho trovato le fotografie". M: "Bene, molto bene. Presto avremo bisogno di tutto il materiale. Mandate il materiale a Mosca." T: "Noi stiamo per portare a Vera Nikolanja l'aiuto umanitario. Visto che il figlio se ne frega bisognerà aiutarli".

M: "Andrete a Mekekhi con l'aiuto umanitario?" T: "Non dobbiamo permettere che l'aiuti il figlio. Secondo noi il suo aiuto sarebbe equivalente a tritolo". M: "Il materiale trovato potrebbe essere un fondale ideale per la trasmissione di Artiom. Tra l'altro l'8/9 marzo di sera Artiom ti telefonerà e ti dirà chi e quando verrà a prendere il materiale". T: "Dì ad Artiom che ammiro il suo coraggio e non appena questa trasmissione andrà in onda io mi impegno a dargli il materiale documentario sugli attentati a Mosca e a Volgo Donsc che dimostrano le responsabilità in queste esplosioni di collaboratori di alto grado dell'FSB e del GRV". M: "D'accordo". (aiuti umanitari alla mamma di Putin) Vera Nikolaja sa che suo figlio lavora nel KGB e lavora per il governo della Russia ma ora il suo lavoro è segreto e non vuole comunicare con sua madre. E i parenti poveri non servono a nessuno. Sono venuti spesso agenti del KGB a fare perquisizioni, a portare via le fotografie. L'hanno avvertita di non parlare con nessun

o. (Alen Ghiaze, allenatore della squadra georgiana di lotta giapponese nato anche lui a Metekhi) Nel 1985 ha sostenuto un incontro con Putin. L'incontro l'ha tenuto durante il campionato dell'Unione Sovietica di lotta giapponese. Non gli ha detto che aveva abitato a Metekhi e non l'ha detto nemmeno ad altri. Era uno che taceva come una tomba. Rispondeva soltanto quando gli altri lo salutavano. Questo comportamento non ce l'aveva solo con noi ma anche con i Russi. Era una persona molto fredda. Non era nella sua natura essere cordiale con gli altri. (immagini dell'incidente aereo) Sono morti il giorno dopo quest'intervista Bazaiev e Baravik: sono morti per una disgrazia molto opportuna, sono morti perché quelli ai quali loro erano scomodi non potevano non approfittare dell'opportunità della loro contemporanea presenza sullo stesso aereo. I vivi hanno chiuso gli occhi ai morti. I morti aprono gli occhi ai vivi. Questa disgrazia perché è stata così utile al potere? (conferenza stampa nella sede cecen

a) Di tutti i giornalisti georgiani invitati l'11 marzo, nessuno ha accettato l'invito dell'ambasciatore ceceno. Così il giorno in cui a Mosca c'erano i funerali di Baravik e Bazaiev a Miteki era presente solo il gruppo georgiano della NTV (televisione indipendente russa). (servizio di NTV) "Nel villaggio di Miteki, nella provincia di Karski, nella Georgia orientale, negli ultimi tempi, questo villaggio ha risvegliato l'interesse di molte persone e alti funzionari del governo ceceno sono venuti in questo villaggio con le loro macchine e hanno portato sacchi di farina, scatolame e altro aiuto umanitario destinato alla famiglia di Georgy Assi Pashili. Questa donna di 73 anni, questa piccola donna è la madre di Vladimir Putin. Io sono sicuro che presto questo villaggio, questa casa e questa donna si troveranno al centro della grande politica, perché solo qui si potrà dare una risposta alla più importante domanda dell'attualità: "Chi è Putin?""

Questa è la fotografia di Putin che abbiamo trovato dalla sua sorella Sofia. Lei è sicura che in quel momento il facente funzione di presidente Vladimir Putin è suo fratello. Quando per la prima volta ho visto in televisione Putin, mio fratello, mi sono sentita male. (presentatore) Il servizio è stato realizzato dalla NTV. Ma questo servizio non è stato mai mandato in onda dalla NTV. La libertà di informazione in Russia è tale che per cose di questo genere in Russia si può perdere molto. Durante la campagna elettorale le notizie provenienti da Meteki via posta elettronica arrivarono ugualmente. (la sorella di Putin) La sorella di Putin, Sofia dice: "al lavoro i colleghi mi sospettano di millantato credito perché io voglio attribuirmi una parentela con il Presidente della Russia. Tra voi e i russi è in corso una guerra e voi non volete nulla di buono per mio fratello. Guardatemi bene e ditemi: è mio fratello o non è mio fratello? Se non è mio fratello fatemi vedere mio fratello o perlomeno fatemi

vedere la sua tomba. Mi hanno detto che quel Putin non esiste più perciò io non l'ho più cercato. Mi hanno detto che lavora al KGB" (libreria) Il 13 marzo del 2000 a Mosca alla casa editrice russa Reiblius è stato presentato un libro dal titolo "In prima persona - dialoghi con Putin"; questo libro è stato pubblicato per la campagna elettorale di Putin alle presidenziali. La fotografia pubblicata sul libro di Putin da giovane è stata portata dai ceceni al villaggio di Meteki perchè se è vero che Putin ha lasciato il villaggio all'età di 10 anni ed erano riconoscenti allo stesso Putin perché aveva dato la possibilità attraverso quella foto di riconoscerlo. (foto mostrata alla madre) Vera Nikolania non aveva visto il figlio da 40 anni. Si è emozionata profondamente e ha domandato di lasciarle questa fotografia. La sua preghiera fu esaudita. Intorno alla fotografia del giovane Putin si riunirono molti vicini. (i vicini di Putin che parlano georgiano) "Tu me l'avevi detto che l'avresti trovata!" esc

lama la madre. "Voi da dove lo conoscete?" - "Era piccolo e correva". "Lui giocava sempre con me". "Si è lui, e non mi succederà niente se lo riconosco?". "Non ci scherzare sopra". "I compaesani lo conoscevano?" "Si, si, è lui senz'altro". Tutto quello che è stato detto prima è possibile che sia il frutto della fantasia di alcuni provinciali che si sono attribuiti un passato di educatori del presidente della Russia, ma queste fotografie sono state vagliate da una perizia qualificata e confermano che il figlio di Vera Nikolania è l'attuale presidente della Russia. (immagini di Putin della CNN) La Russia che sta eleggendo il proprio presidente non vuole sapere la vera storia di Putin. Chi è questo Mr. Putin. Lo vogliono sapere all'estero. Per questo quando queste informazioni sono state portate all'agenzia di stampa turca IHA ai turchi sono usciti gli occhi fuori dalle orbite e hanno detto che era molto interessante e coraggiosamente hanno detto che avrebbero trasmesso questo materiale prima delle elezi

oni in Russia. Ma purtroppo non l'hanno fatta vedere a tutto il mondo ma solo ai servizi segreti della NATO. (orologio) La mattina del 27 marzo del 2000 Putin e il suo staff hanno brindato la vittoria e tutto il mondo ha reagito a questa notizia e tutto il mondo commentava questa notizia. La reazione del segretario di Stato Madelaine Albright è stata: "nella biografia di Putin ci sono molti punti oscuri che bisognerà studiare" e nello stesso giorno in Georgia, nel villaggio di Metekhi, sono arrivati il direttore della CIA e il suo collega, il direttore dell'FBI. Negli ultimi tempi il villaggio di Metekhi è diventato molto popolare. Sono venuti giornalisti di tutto il mondo, dal Canada e dall'Australia, dall'Europa e dal Medio Oriente. Così si può dire che Vera Nikolania e Sofia sono in piena sicurezza. (riviste) E' stato molto più difficile convincere i colleghi di Artiom Boravik, ma quando il 15 aprile questi sono arrivati invitati da Ibrahimov a Baku tutto è divenuto chiaro: erano stati seguiti. Al

redattore della sezione investigazione di "Top Secret" Dimitri Filimonov fu data tutta l'assistenza possibile e gli furono consegnati tutti i materiali di informazione a disposizione. Il 25 aprile a Mosca sul giornale "Versia" furono pubblicati tutti i materiali consegnati a Filimonov su Putin. L'articolo fu intitolato "Genazvali-Putin"; il processo fu messo in moto. Fu anche consegnato il materiale destinato alla NTV, ma evidentemente il materiale prese un'altra strada e con l'aiuto della procura generale arrivò alla holding Video Most e una pressione molto forte fu esercitata dalle autorità russe sulla rappresentanza della Cecenia in Georgia. (rappresentante ceceno) "Putin rinnega sua madre della cui esistenza io voglio annunciare a tutto il mondo" (parla il rappresentante della Cecenia in Georgia). Putin è nato nel 1950 anche se sulla biografia ufficiale c'è scritto che è nato nel 1952.

Che cosa siamo riusciti a sapere noi di Putin a Meteki? (mamma) "E' vero che Putin è nato il 7 ottobre del 1952?"

(il narratore) "No, è nato nel 1950" (madre) (scritto): "Biografia ufficiale di Putin". Nel suo libro e nella sua biografia ufficiale Putin mente sulla propria data di nascita. Ha ingannato i propri elettori con ricordi della propria vita e sulla propria infanzia Inventati, ha ingannato tutti i suoi 52%. (giuramento) (il portavoce della commissione elettorale ): "39 milioni 540 mila 434 elettori più della metà dei votanti".

Il suddetto funzionario dei servizi segreti georgiano non era altro che un collaboratore dell'ex capo della KGB della Georgia Igor Gergardz, con il quale aveva intrattenuto relazioni molto strette Vladimir Putin e Putin da Georgardez ebbe in regalo fra l'altro un cane, di razza caucasica, allevato nei dintorni di Meteki. (Eltsin) Per raggiungere il proprio fine oltre tutto il resto rinnegò la propria madre, tre sorelle e le ridusse al limite della sopravvivenza. ".... da mio figlio io non ho paura di niente, ho paura soltanto che mi tolga dalla sua strada" (la madre)." E infine ha usato tutti gli strumenti a propria disposizione per celare questa verità alla opinione pubblica russa e mondiale. Pensate quest'uomo capace di tutto quello di cui abbiamo parlato? Da lui ci si può aspettare di tutto. Concludendo il nostro racconto noi possiamo dare una risposta alla domanda "Chi è Mr. Putin?"; adesso noi sappiamo di lui più di quello che sa lui di se stesso. Noi conosciamo il nome di suo padre (pronunciato d

alla madre). (atrio Lubianca) Ma Putin ritiene che i propri genitori siano il KGB. Quando tornò alla Lubianca nel 1998 in qualità del FSB furono "La mia sensazione è quella di essere tornato nella casa dei genitori". (libro) Nel suo libro autobiografico "In prima persona" viene fuori un tratto del suo carattere del quale si vanta molto e cioè l'assenza della sensazione di pericolo. Persino nel KGB questo tratto del carattere non era ritenuto positivo e gli psicologi definiscono questo tratto del carattere, un'atrofizzazione della sensibilità dovuta a un grave trauma psicologico infantile. I bambini di questo tipo spesso sono pericolosi per i loro coetanei, incutono loro timore, non hanno coscienza del dolore che causano agli altri. (seguono immagini della celebrazione a Putin presidente, di massacri in e della madre di Putin) Testo finale: "Il destino di Vera Nikolaja. Il destino dell'informazione che abbiamo l'onore di presentare a giudizio dei nostri spettatori ricorda molto il destino della na

zione cecena che nessuno voleva conoscere. Per questo lei si è fatta strada con gran difficoltà e con molte vittime. Il Dio Russo non voleva sapere nulla di questo. Il Dio Russo ha confuso la sua mente. Di questo non voleva sapere l'America perché poteva nuocere al suo candidato del partito dei democratici, di questo non hanno voluto sapere l'Europa e il mondo islamico perché non volevano offendere né l'America né la Russia. Il non voler sapere la verità è caratteristico del nostro mondo. Per questo noi offriamo il nostro film.

All'attenzione di quelli che non hanno più paura della Russia che di Dio misericordioso creatore e signore del mondo. Porgiamo le nostre scuse per la cattiva qualità del materiale perchè abbiamo dovuto lavorare in condizioni precarie e difficili. Il regista Vack Ibrahimov esprime gratitudine a tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione del film. Che siano ricompensati per i loro servizi."

 
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