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Teodori Massimo - 27 aprile 1963
ASSEMBLEA NAZIONALE DEI RADICALI - LETTERA DI CONVOCAZIONE
di Massimo Teodori

SOMMARIO: Uno dei primi documenti del "nuovo" partito radicale con il quale si convoca l'assemblea nazionale dei radicali su una serie di argomenti: la difesa della scuola pubblica, l'azione nelle organizzazioni universitarie, il pacifismo, le elezioni, la campagna di sottoscrizione.

(PARTITO RADICALE, 27 aprile 1963)

Cari amici

dopo due mesi dalla ripresa della nostra attività è necessario fare un primo bilancio politico e organizzativo della situazione del Partito Radicale e porre gli obiettivi futuri.

Come voi saprete, sul piano della organizzazione, è stato già da tempo provveduto a fornire la Sede Centrale del PR di un nuovo appartamento, sito in via XXIV maggio 7, che fosse in grado di soddisfare quelle nuove esigenze di organizzazione e di lavoro che si sono ricercate e presentate in questo periodo. Numerose riunioni di diverso tipo si sono svolte nei locali del partito e, oltre agli uffici del partito stesso e della sezione romana, sono ospiti nell'ampio appartamento la SEZIONE ROMANA DELL'ADESSPI e la CONSULTA ROMANA DELLA PACE.

Tra i diversi interventi politici radicali, quello nei settori della SCUOLA e del PACIFISMO hanno trovato le maggiori concrete realizzazioni ed i migliori successi, creando delle "zone di movimento", suscettibili di sviluppo e di crescita.

ADESSPI

Dopo l'intervento dell'on. MORO in difesa della cosiddetta "scuola libera" e la riaffermata intransigenza clericale della DC in questo settore, è sembrato necessario un intervento radicale per riaffermare l'importanza e la urgenza di una battaglia laica, nel momento in cui le stesse forze di sinistra laica (PRI) e socialista (PSI) tendono a sfumare le loro posizioni in materia di laicismo e di difesa della scuola pubblica ed i comunisti sono disposti in nome di una precaria "unità" a lasciar scadere le organizzazioni di opposizione e di alternativa come l'ADESSPI.

L'amico Bandinelli, del comitato centrale dell'ADESSPI, si è fatto interprete di questa posizione, in seno all'associazione nazionale, ed a Roma gli amici radicali hanno conquistato la maggioranza assoluta della sezione romana che ha ripreso a funzionare attivamente, proponendosi un vasto programma per il futuro.

UGI-UNURI

Dopo una carenza in questo settore universitario, tradizionalmente vicino alle esigenze radicali, durato qualche anno, è cominciato un lavoro di riorganizzazione dei radicali presenti nell'università. Al congresso di Miramare dell'UNURI erano presenti numerosi amici sia nell'UGI che nell'AGI, e l'amico Teodori è stato eletto consigliere nazionale dell'UNURI, al termine del congresso stesso. Data la notevole confusione delle posizioni di politica universitaria, e lo scarso coordinamento dei radicali presenti nell'università, per la determinazione di un programma rispondente alle esigenze generali del momento è stata indetta una RIUNIONE DEGLI UNIVERSITARI RADICALI impegnati nelle associazioni e nella Rappresentanza, che si terrà presso la sede del Partito a Roma nella prossima decade di maggio: (la segreteria provvederà ad invitare gli amici interessati: le sezioni entro il 4 maggio dovranno segnalare gli iscritti impegnati nell'università).

PACIFISMO

Conseguentemente con la mozione votata a Bologna, intensa è stata l'attività in questo settore, in cui sempre più qualificato ed indispensabile è l'intervento politico radicale. Proseguendo la presenza in senso alla Consulta Italiana della Pace, è stata svolta a Roma il 21 aprile una MARCIA DELLA PACE, di soli quadri, organizzata senza l'adesione dei comunisti Partigiani della Pace, che avuto grande successo di partecipazione politica e di indicazione di metodo. La marcia è stata organizzata prevalentemente dai nostri amici Rendi, Teodori, Spadaccia, Gaggero, Sacchetti e Bandinelli attraverso il COMITATO PER IL DISARMO ATOMICO E CONVENZIONALE DELL'EUROPA, ed ha visto l'desione di numerosi gruppi e movimenti politici, religiosi, culturali. E costituisce la prima volta che una simile manifestazione si svolge (1000 persone) in piena autonomia organizzativa dai comunisti e con un tono tipicamente europeo di "nuova sinistra".

ELEZIONI

Secondo le decisioni prese nelle riunioni di Milano, di Bologna e della direzione nazionale, il partito non si è presentato alle elezioni politiche in corso. Solo gli amici BARONCELLI a Ravenna, PONCI a Como e SALZA a Torino sono presenti in considerazione della particolare situazione locale, rispettivamente in un collegio senatoriale con il PSI il primo nelle liste socialiste della camera il secondo, nella concentrazione lamalfiana il terzo.

Purtuttavia la competizione elettorale non ci poteva trovare passivi visto il ripetuto interesse che a sinistra la sigla e la posizione radicale hanno provocato. Ancora una volta si è tentato da numerose parti di raccogliere l'eredità politica radicale, cercando di dare per liquidato il partito. A Roma il segretario dell'Unione Radicale degli amici del Mondo, Leone Cattani si presenta al senato con il PSDI (e probabilmente sarà eletto); dovunque in Piemonte, in Sicilia, in Emilia La Malfa ha cercato di far confluire i radicali locali nelle liste del PRI, cercando, senza riuscirvi, di scavalcare gli organi del partito e di puntare su "indipendenti radicali" mentre d'altro canto la lista del PRI in Liguria rifiutava il consigliere comunale Balestreri senza giustificati motivi; infine è continuata l'opera di passivi supporto del PSI da parte di coloro (come Piccardi sull'Astrolabio) che già da tempo avevano rinunziato anche nel partito ad una posizione autonoma e critica.

In diversi modi, quindi, ed in diverse situazioni è stata portata avanti l'indicazione radicale di un voto per uno dei partiti di sinistra (dal PRI al PCI) sottolineando ancora una volta il valore di questa scelta COME INDICAZIONE DELL'UNICA ALTERNATIVA DI PROGRESSO E DI LIBERTA' CHE SI OFFRE AL NOSTRO PAESE ED ALL'EUROPA e DELLA DIREZIONE DELLA FUTURA INIZIATIVA RADICALE PER UNA NUOVA UNITA' DELLA SINISTRA E LA COSTRUZIONE DI NUOVA SINISTRA EUROPEA.

A Milano è stato in tal senso affisso un manifesto radicale ed è stata condotta una vivace polemica sulle colonne del "Giorno" tra la sezione e gli ex-radicali Bodrero e Turone che invitano ad aderire al PSI; a Roma è stata inviata una circolare stampata della sezione romana alle diecimila persone del tradizionale indirizzario radicale.

IL VOTO RADICALE

Importante contributo al dibattito politico ed inizio di una serie di possibili collaborazioni è stata l'iniziativa de "IL VOTO RADICALE", raccolta di risposte ad un documento politico preparato da Elio Vittorini, Marco Pannella e Luca Boneschi, da parte di personalità della cultura, della politica e della scuola (Vittorini, Pasolini, Mila, Eco, Sciascia, Boneschi ed altri).

E' apparso chiaramente come il voto comunista o socialista di numerose personalità sia risultato per molti un voto insoddisfacente e come sia urgente ed indispensabile una iniziativa politica chiaramente di sinistra non comunista, che si ponga come rinnovamento di temi e di dimensioni della lotta politica italiana (Europa, rapporto cultura-politica, alternativa globale al mondo cattolico ecc.).

INTERVENTI

Dopo mesi di silenzio, la segreteria nazionale del partito è riuscita a rimporre la presenza del partito nella cronaca degli avvenimenti politici d'ogni giorno. Così sono stati diramati numerosi comunicati, come per i discorsi di Andreotti, per la questione sanitaria, per l'uccisione di Grimau, per le prese di posizione di Moro sulla scuola, ed altri, ripresi dalla stampa quotidiana di diversa intonazione dal Popolo all'Unità.

Così si è intervenuti alle manifestazioni di diverse organizzazioni, quali il congresso del Sindacato Nazionale Scuola Media, le riunioni del comitato di agitazione di avvocati e magistrati, le discussioni sulla crisi della facoltà di architettura, il convegno della Federazione organizzato dal movimento Salvemini. Così, oltre all'attività nell'ADESSPI, nell'UGI, nelle consulte per la Pace, si è preso contatto per una futura attiva presenza del partito con il comitato anticoloniale, i consigli federativi della resistenza; l'associazione per la libertà religiosa, nonché con il Movimento Salvemini, organizzazione a noi vicina, non in contrasto con i nostri obiettivi, al quale si invitano tutti gli amici radicali ad iscriversi e partecipare attivamente.

Tutto ciò ed altre iniziative prese dalle sezioni di Milano, Torino, Brescia, Mantova, Bologna, Bari, Como e Ravenna, Trento, nonché da altri amici nelle diverse vittà ed in diversi organismi politici e culturali, hanno voluto voluto significare la ripresa di una presenza politica radicale, che va sempre più imponendosi quale componente necessaria ed originale nello schieramento della sinistra italiana.

Si tratta di un lavoro faticoso ed impegnativo, che serve a ricomporre una trama di azioni e reazioni politiche, necessarie ad una presenza minoritaria, quale quella che sosteniamo. Certo non c'è stata una struttura organizzativa funzionante che permettesse di svolgere un preciso lavoro di coordinamento e di informazione.

Gli indirizzari del partito non sono ancora in grado di rispondere alle esigenze organizzative continue; il tesseramento procede a rilento nonostante le sollecitazioni della precedente circolare; la campagna di sottoscrizione lanciata due mesi or sono non ha finora risposto a quelle esigenze di autofinanziamento, in questo momento così necessario alla nostra battaglia politica ed alle nostre volontà morali di autonomia. Finora le spese del partito sono state esclusivamente a carico delle sottoscrizioni degli amici romani.

SOTTOSCRIZIONE

E' INDISPENSABILE ALLA NOSTRA STESA SOPRAVVIVENZA POLITICA ED ORGANIZZATIVA RILANCIARE LA CAMPAGNA DI SOTTOSCRIZIONE E RACCOGLIERE ENTRO BREVE TEMPO UN MILIONE, QUALE MINIMO OBIETTIVO DELLE PROSSIME SETTIMANE; INDIRIZZARE A PARTITO RADICALE VIA XXIV MAGGIO 7 oppure CONTO CORR. POST. ROMA 1/12168.

Per ora accanto alla continua esigenza organizzativa di raggiungere tutti i nostri amici con i quali abbiamo perduto i contatti, riordinare la situazione degli iscritti, dar notizia delle iniziative prese nelle sedi, si possono indicare alcune linee politiche che possono essere seguite concordemente in tutto il paese e da tutti gli amici. E' necessario innanzitutto essere presenti nell'ADESSPI, per portare avanti la battaglia intransigentemente laica per la quale l'associazione era nata; partecipare o creare gli organismi pacifisti quali le Consulte della Pace, nelle quali la nostra voce pone in risalto soprattutto l'aspetto antimilitarista e quello europeo dell'azione per il disarmo; stringere rapporti cordiali e di collaborazione con gli altri partiti di sinistra, per i quali i radicali devono presentarsi come partito e non come personalità indipendenti; prendere contatto con la CGIL e mettere a fuoco soprattutto il problema delle professioni nella nuova situazione; rafforzare gli organismi unitari di sini

stra di base che rischiano di entrare, o di essere messi, in crisi con il centro-sinistra.

Accanto a queste azioni laterali, però, il partito deve sempre più trovare la sua forma autonoma e continua di vita politica e di struttura organizzativa. Nei prossimi mesi, a partire dalla mozione di Bologna che rappresentava alcune prime schematiche indicazioni politiche, sarà necessario ripensare globalmente il significato, l'azione, la struttura, le prospettive del PARTITO RADICALE, per i prossimi anni, e stabilirne la tattica e gli obiettivi.

Dopo questi primi esperimenti che indubbiamente hanno creato zone notevoli di movimento, ma che non sono sufficienti ad assicurare una vita continua ed efficiente del partito, è necessario convocare per I GIORNI 8 e 9 GIUGNO 1963 presso la sede centrale del partito a ROMA, VIA XXIV MAGGIO 7, una

ASSEMBLEA NAZIONALE DEI RADICALI

che deliberi sui seguenti argomenti:

- convocazione della SECONDA COSTITUENTE RADICALE, modi, tempi e programma del lavoro di preparazione

oppure

- in mancanza di questa chiara prospettiva politica di rilancio e di ripensamento della azione radicale, il naturale scioglimento del partito.

E' chiaro che data la drammaticità della situazione, e la necessità di una netta risoluzione, occorre una grande partecipazione alla assemblea di Giugno di tutte le sezioni, i nuclei, i gruppi, gli amici che lavorano nelle diverse città ed in svariati organismi, insomma di tutti coloro che oggi devono decidere ed impegnarsi sul futuro della politica radicale.

Cordiali saluti

per la SEGRETERIA NAZIONALE

Ufficio romano

Massimo Teodori

 
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