SOMMARIO: La crescita della potenza e della presenza militare e industriale della Germania occidentale nel mondo.
(AGENZIA RADICALE n. 12, 27 luglio 1963)
LA NOTA
Parlamentari tedeschi in viaggio per l'Angola, e il Mozambico sotto l'egida dell'amicizia tedesco-lusitana nell'ambito del Patto Atlantico. Finanziamenti tedeschi per la guerra di repressione che il dittatore Diem conduce spietatamente, con l'aiuto degli americani, contro le masse contadine del suo paese. Possibile assegnazione ad una base tedesca (benché ciò costituirebbe una palese violazione degli accordi internazionali e degli stessi patti militari occidentali) di quattro squadriglie di aerei canadesi munisti di armi nucleari, rifiutate da De Gaulle, in un ennesimo (e questa volta non criticabile di per sé) spregio alla NATO. Operazioni di borsa a livello europeo sulla nota questione dei carri armati NATO che i tedeschi si accingono a costruire. Ammissione da parte tedesca di regolari forniture di armi ai paesi africani. Presentazione ufficiale da parte di Nasser dei primi missili egiziani, costruiti sotto la direzione di scienziati tedeschi. Proseguimento, in "Spagna", di esperimenti militari e scientif
ici tedeschi e franco-tedeschi. Dichiarazione di Erhard a giornalisti francesi sulla sua volontà e certezza di intesa con il generale De Gaulle ed invio di un importante leader democratico cristiano francese, amico del generale-presidente, presso lo stesso Erhard come ``Ambasciatore personale''...
Basta sfogliare la metà dei primi dieci numeri di ``A.R.'' per trovare queste ed altre notizie significative sulla Germania di Bonn. Inutilmente le si cercherebbero nella stampa italiana. Sono false? Le fonti ufficiali tedesche, i principali giornali ed agenzie internazionali dichiarano allora - con noi - il falso. Giornalisticamente, le abbiamo fornite in ritardo? ``A.R.'' ha dato con 48 ore di anticipo su organi come ``Le Monde'' e la ``Neue Zürcher Zeitung'' essenziali notizie militari nei rispettivi paesi.
Quali altre ipotesi possono essere allora avanzate? Non quella della diffusione: quotidianamente inviamo oltre 1.000 copie di ``A.R.'' a giornalisti, parlamentari, uffici stampa, partiti. Una congiura? Molti, crediamo, ritengono defunta la forza politica cui apparteniamo. Non si congiura contro i defunti. Lasciamo ai nostri lettori di trovare la risposta alla domanda che ci siamo fatta.
Gli amici dei quali disturbiamo la quiete e la pigrizia professionale; i compagni, giornalisti o no, dell'intero schieramento di sinistra che anch'essi preferiscono spesso logori schemi, invettive, ingiurie, polemiche contro gli avversari anziché seguirne con onestà e puntualità l'azione, sappiano che possono "comunque" contare a lungo su ``A.R.'': questa nuova, modesta, forma di presenza ``radicale'' sarà potenziata.
Ci scusino, se lunedì non ci riceveranno. Dopo due settimane di vita, diventa già necessario rispondere a nuove esigenze di sviluppo e di riorganizzazione. Pubblicheremo fra breve due supplementi settimanali: "La settimana religiosa nel mondo", e "Panorama del terzo mondo". Dopo l'interruzione di 24 ore, riprenderemo a uscire regolarmente martedì.