SOMMARIO: Il testo dell'appello rivolto dalla Sezione Romana del Partito Radicale in occasione della proclamazione dell'agitazione nazionale dei dipendenti del settore petrolifero pubblico e in vista dell'assemblea romana dei dipendenti dell'AGIP:
(AGENZIA RADICALE, 14 gennaio 1964)
"LAVORATORI DELL'ENI
Nel momento in cui entrate in lotta in difesa dei vostri diritti sindacali - per molti anni calpestati nelle aziende del gruppo al quale appartenete - la Sezione Romana del Partito Radicale vi esprime la propria solidarietà.
Il raggiungimento da parte vostra della capacità di lotta e, attraverso di essa delle conquiste sindacali già raggiunte nel corso del 1963 in altri settori dell'economia da atre categorie di lavoratori, è una condizione essenziale per il successo della più vasta battaglia politica necessaria per restituire al settore pubblico le funzioni che gli devono essere proprie.
Voi combattete - con la vostra agitazione - per il successo non soltanto di giuste rivendicazioni sindacali ma anche di una politica economica essenziale allo sviluppo democratico del paese.
Per primi i radicali - nel complice silenzio delle altre forze politiche e di tutta la stampa italiana, anche democratica, e di fronte alla rassegnata passività che ha caratterizzato per molto tempo le forze sindacali, hanno avvertito l'indissolubile legame che unisce la continua e scandalosa violazione dei vostri diritti sul posto di lavoro con quella politica di limitazione e di rovesciamento delle funzioni tradizionali del vostro gruppo che è ormai da tempo in atto.
PERCHE' DI QUESTO SI TRATTA: LICENZIAMENTI ARBITRARI E INCONTROLLATI DA UNA PARTE; RIDIMENSIONAMENTO DI AZIENDE DEL GRUPPO E LIMITAZIONE O ADDIRITTURA CESSAZIONE DI ATTIVITA' A FAVORE DEI GRANDI GRUPPI MONOPOLISTICI PRIVATI DALL'ALTRA.
QUESTE SONO LE CONSEGUENZE DI UN PRECISO DISEGNO POLITICO CHE E' ORMAI CONDIVISO E ATTUATO ANCHE DAI VOSTRI DIRIGENTI.
AI LAVORATORI DELL'ENI LA NOSTRA SOLIDARIETA'.
ALLE FORZE DEMOCRATICHE E SINDACALI IL NOSTRO APPELLO PERCHE' VOGLIANO CONDIVIDERE FINO IN FONDO LE RAGIONI E LE RESPONSABILITA' DI QUESTA LOTTA PORTANDOLA NEL PARLAMENTO E NEL PAESE."