Roma, 22 settembre 1965(Carte Teodori)
SOMMARIO: Estratti del documento, che denuncia come inadeguate le proposte circolanti relative ad una possibile "unificazione delle sinistre", ed indica i criteri ai quali una tale operazione dovrebbe ispirarsi: a) esprimere una "reale alternativa di potere al regime democristiano"; b) prevedere" una trasformazione degli attuali apparati dei partiti della sinistra", oggi omogenei al sistema che dovrebbero combattere. Si indica nel CUSI il modello cui questa ricerca di nuova unità dovrebbe ispirarsi.
(I PARTITI ITALIANI TRA DECLINO E RIFORMA, a cura di Carlo Vallauri, ESTRATTO - BULZONI EDITORE 1987)
Si è riunita nei giorni scorsi a Roma la Direzione Nazionale del Partito Radicale, la quale ha approvato la seguente:
Risoluzione politica
I
Le principali proposte di unificazione delle sinistre, quali sono venute maturando nel corso di quest'anno, vorrebbero porsi come via d'uscita al continuo deterioramento del governo e della politica di centro-sinistra.
La Direzione del Partito Radicale rileva, in questa situazione, l'inadeguatezza, nei confronti degli scopi conclamati, di tali proposte di unificazione, tutte in egual misura insufficienti.
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Il Partito Radicale ritiene che una proposta di unificazione delle sinistre sia valida solo in quanto si basi sui seguenti punti:
a) essere chiaramente posta come reale prospettiva di alternativa di potere al regime democristiano;
b) prevedere una trasformazione degli attuali apparati dei partiti della sinistra, in quanto essi sono organici alle strutture della società italiana, e quindi inseriti e integrati al sistema. Il Partito Radicale rileva infatti quali caratteristiche degli apparati dei partiti di massa una struttura ormai adeguata al tipo e alle dimensioni dei rapporti politici costituiti, una struttura cioè burocratica e nazionale, che rifiuta di accettare qualsiasi prospettiva di evoluzione.
Si pone quindi il problema del recupero di una chiarezza interna alla sinistra italiana di volontà rivoluzionaria e di lotta democratica, e si rende necessario il richiamo a una battaglia intransigente dei militanti dei partiti di sinistra per la formazione di una nuova struttura, che crei i presupposti di una effettiva partecipazione delle masse alla gestione del potere.
In questa prospettiva la Direzione del Partito Radicale ribadisce la validità degli organismi unitari quali il CUSI di Roma, che si sono venuti spontaneamente formando tra i militanti dei partiti di sinistra: ritiene però necessario sottolineare che, al di fuori di queste strutture di lotta, risulta evidente come i punti che il Partito giudica necessari alla prospettiva unitaria siano oggi praticamente assenti dalle proposte unificatorie provenienti dalle direzioni degli altri partiti di sinistra, e non siano neppure espresse con chiarezza dalle diverse posizioni minoritarie interne ad essi.
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