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Notizie Radicali - 25 marzo 1968
DICHIARAZIONE DEL COMITATO D'AZIONE PER I DIRITTI CIVILI, IL DIVORZIO E LA LAICITA' DELLO STATO

SOMMARIO: In seguito alla decisione del Ministero dell'interno di non accettare il contrassegno "Diritti civili, divorzio, Stato laico", il Comitato d'azione per i diritti civili, il divorzio e la laicità dello Stato decide di non appellarsi a questa decisione e di e di procedere nell'azione di presentazione delle liste con il tradizione contrassegno radicale (testa di donna con berretto frigio) per le prossime elezioni politiche del 19 maggio.

(NOTIZIE RADICALI N. 21, 25 marzo 1968)

In seguito a una decisione del ministero dell'Interno relativa alla preservazione del contrassegno "Diritti civili, divorzio, Stato laico", il Comitato d'azione per i diritti civili, il divorzio e la laicità dello Stato ha rilasciato a Notizie Radicali la seguente dichiarazione:

"Il ministero dell'Interno ha comunicato, con decisione amministrativa appellabile presso l'ufficio elettorale centrale della corte di cassazione, di non poter accettare il simbolo presentato da questo comitato perché concorrenziale rispetto al simbolo tradizionale del Partito Radicale. Tale concorrenzialità, ad avviso del comitato non esisteva, per due ordini di motivi:

1) perché esplicita dichiarazione del Segretario del PR il simbolo tradizionale del partito era presentato a titolo cautelativo, come è d'uso da parte di altre organizzazioni politiche in occasione delle elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati;

2) perché nel comitato erano rappresentati la Giunta esecutiva e la Direzione del Partito Radicale.

Sarebbe stata sufficiente una convocazione presso il ministero del segretario del Partito Radicale e dei membri di questo comitato per accertare tale mancanza di concorrenzialità e per evitare tale decisione.

Poiché tuttavia il ministero ha ritenuto di dover mantenere la propria decisione, al fine di evitare ulteriori complicazioni e incertezze, questo comitato, d'accordo con il segretario del Partito Radicale, ha deciso di non appellarsi e di procedere nell'azione di presentazione delle liste, accettando come contrassegno elettorale il tradizionale simbolo radicale (testa di donna con berretto frigio contraddistinta dalla dicitura "Partito Radicale").

Tale decisione è stata portata a conoscenza della direzione del Partito Radicale, che ne ha preso atto".

 
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