SOMMARIO: COMUNICATO STAMPA DIFFUSO IL 21 SERA CON LA CRONACA DEGLI EPISODI VERIFICATISI DURANTE LA GIORNATA
(NOTIZIE RADICALI N. 41, 23 agosto 1968)
Roma, 28 agosto 1968
Un gruppo di militanti del Partito Radicale fra i quali il segretario nazionale, il giornalista Gianfranco Spadaccia, il prof. Aloisio Rendi dell'Università di Milano, Marco Pannella, Giuliano Rendi, Ida Sacchetti, Leandro Barozzi, Claudio Bacchetti sono stati fermati nel corso di una manifestazione dinanzi all'Ambasciata Sovietica.
La manifestazione era iniziata verso l'una. Il gruppo di circa venticinque persone, è giunto indossando cartelli sandwich e portando cartelli sui quali era scritto: "Patto di Varsavia e NATO patti contro il socialismo e la libertà dei popoli dell'est e dell'ovest", "Aggressione contro Praga tradimento contro i Vietcong", "Rivoluzione sì repressione no", "contro il socialismo in URSS e nel mondo si aggredisce Praga", "Solidarietà con la Cecoslovacchia", "Sì a Dubcek no ai quisling cecoslovacchi".
Sono stati lanciati e lasciati sotto l'ingresso dell'Ambasciata uova e verdura fradicia. Per circa un'ora, malgrado la continua contestazione da parte delle forze dell'ordine del diritto a manifestare, sono stati scanditi slogan, anche con altoparlanti.
Dinanzi all'ingiunzione di abbandonare i luoghi i manifestanti si sedevano per terra. La polizia caricava di peso con alcuni episodi di violenza otto manifestanti sulle jeep. Il pubblicista Giuliano Rendi, in particolare, è stato battuto ed ha riportato varie contusioni. Contemporaneamente, in altri luoghi della capitale si sono diffusi dei volantini del P.R. invitando tutti i democratici a solidarizzare contro gli aggressori della Cecoslovacchia e macchine con altoparlanti esprimono le posizioni del PR sulla drammatica vicenda di Praga.
In precedenza, alle 10 di questa mattina, il Segretario Nazionale del PR Gianfranco Spadaccia e Leandro Barozzi per i giovani radicali erano stati ricevuti all'ambasciata cecoslovacca, dove si erano recati per comunicare l'immediata solidarietà del PR dinanzi alle prime notizie dell'aggressione stalinista delle cricche dirigenti del Patto di Varsavia.