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Spadaccia Gianfranco - 2 settembre 1968
CECOSLOVACCHIA: COMUNICAZIONE DEL SEGRETARIO DEL PARTITO
di Gianfranco Spadaccia

SOMMARIO: Al ritorno dalle ferie estive si sono trovate le notizie delle iniziative prese a Roma per i fatti di Cecoslovacchia. In questo momento i dirigenti del nuovo corso hanno bisogno di solidarietà: per questo convochiamo un convegno per il 5 settembre per prendere ufficialmente posizione sugli sviluppi della vicenda e per decidere ulteriori iniziative.

(NOTIZIE RADICALI N. 43, 2 settembre 1968)

A TUTTI GLI ISCRITTI - LORO SEDI

Cari compagni,

avrete trovato, al ritorno dalla vostre vacanze, le notizie delle iniziative prese a Roma per i fatti di Cecoslovacchia. Le manifestazioni davanti all'ambasciata sovietica, le prese di posizione della Segreteria e della Giunta esecutiva, la decisione di alcuni gruppi di compagni ed amici dei "Gruppi spontanei per la nuova Sinistra" di Roma, Pescara, Bologna, Milano, di fare uno sciopero della fame che dura ormai da otto giorni.

Il Partito tuttavia, non può limitarsi ad agire solo attraverso documenti ufficiali e solo attraverso il sacrificio "eroico" di un gruppo di compagni.

La valutazione che diamo dei fatti di Cecoslovacchia è che proprio adesso si afferma, con gli arresti, le sostituzioni, la cessazione volontaria della resistenza civile, la permanenza dei carri armati nelle città, la vera aggressione alla Cecoslovacchia. E' proprio questo il momento nel quale i dirigenti del "nuovo corso" hanno più bisogno di solidarietà ed appoggio attraverso la denuncia dei fatti specifici che configurano di già da parte sovietica vere e proprie violazioni dello stesso diktat imposto nei negoziati di Mosca. A ciò si aggiunge l'arresto a Mosca della moglie di Daniel e del giovane Litvinov, analoghe repressioni contro gli intellettuali a Berlino Est.

L'opposizione di sinistra sembra invece accontentarsi - anche in quei settori che hanno preso posizione tempestiva e giusta - di valutazioni generali e della semplice cronaca giornalistica.

Proprio in questa situazione il Partito, sia pure con spirito unitario, deve nell'interesse di tutta la sinistra sviluppare la propria iniziativa politica insieme alle forze di nuova sinistra che condividono questa posizione. Non possiamo contare più a lungo sull'impegno di pochi digiunatori. Dopo consultazioni con i medici, almeno alcuni dei compagni che fanno lo sciopero della fame pensano di poter protrarre il loro sforzo al più tardi fino a giovedì. Deve subentrare l'iniziativa di tutti noi e soprattutto di coloro che ritornano in questi giorni dalle ferie.

Con i compagni che hanno preso l'iniziativa dei "gruppi di sciopero della fame e di iniziativa per la Cecoslovacchia" abbiamo ritenuto pertanto di convocare per GIOVEDI' PROSSIMO 5 SETTEMBRE ALLE ORA 17, NELLA SEDE DI VIA XXIV MAGGIO 7, un convegno per prendere ufficialmente posizione sugli sviluppi della situazione in Cecoslovacchia e per decidere le ulteriori iniziative.

In serata, dovrebbero forse riunirsi rappresentanti di gruppi spontanei convocati ugualmente dal gruppo di digiuno, e non è da escludere una riunione o manifestazione comune.

Pur rendendomi conto della difficoltà del giorno feriale, dei compiti e degli impegni di famiglia e di lavoro, invito "tutti" a risolvere i loro problemi in modo da poter partecipare al convegno.

E' necessario infatti che esso abbia rilievo nazionale, con la partecipazione anche dei movimenti e gruppi che "condividono" questa posizione.

Spero francamente che almeno di fronte a queste circostanze il Partito sappia ritrovare la sua collettiva capacità di impegno.

 
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