SOMMARIO: Le dimissioni di Marco Pannella dalla segreteria della LID in seguito alla presentazione da parte dei liberali e di Baslini (della presidenza nazionale della LID) di una proposta di legge restrittiva sul divorzio. Pannella afferma che l'iniziativa liberale si risolve "in un pratico tentativo di sabotaggio dell'iniziativa laica e divorzista, in un servizio reso allo schieramento clericale".
(NOTIZIE RADICALI N. 50, 12 ottobre 1968)
La presentazione del progetto liberale sul divorzio avvenuta gli scorsi giorni, ha provocato una prima dura reazione di Marco Pannella che si è dimesso, per protesta, dalla Segreteria nazionale della LID.
In un comunicato diffuso alla stampa, il 3 ottobre, per motivare le sue dimissioni Pannella dopo aver ricordato che: "Secondo il progetto presentato oggi dal gruppo liberale e dall'on. Baslini - che fa anche egli parte della presidenza nazionale della LID come primo firmatario - sarebbero necessari almeno "otto anni" di separazione consensuale omologati dal giudice per poter avviare una pratica di divorzio.
Inoltre il coniuge che in una separazione legale sia stato riconosciuto colpevole perde per tutta la sua vita il diritto a ricostituirsi una famiglia: solo al coniuge incolpevole infatti, è riconosciuto il diritto di chiedere il divorzio; si prevede poi - a tacer d'altro - la possibilità che i tribunali differiscano, di loro arbitrio, per altri due anni, la pronuncia della sentenza di divorzio".
Pannella conclude affermando: "Personalmente giudico che l'iniziativa liberale si risolva in un pratico tentativo di sabotaggio dell'iniziativa laica e divorzista, in un servizio reso allo schieramento clericale, risponda a criteri inaccettabili ed abbia conseguenze deleterie per l'unità delle forze divorziste e laiche, e per centinaia di migliaia di famiglie italiane. Non è possibile, però, attendere per denunciarlo, per protesta contro questo gesto, rassegno le mie dimissioni dalla Segreteria nazionale della LID augurandomi di contribuire così ad una chiarificazione non più dilazionabile ad un ripensamento di quanti in buona fede si siano assunti la responsabilità di consentire ed approvare la decisione del PLI, senza avvertirne la gravità e la obiettiva funzione sabotatrice che gli è stata affidata. Sono certo che dietro questo progetto vi siano calcoli emotivi che sarà bene individuare e denunciare. I veri laici liberali, divorzisti, sapranno comprenderlo".
Proprio mentre si verificata l'obiettiva e gravissima azione di boicottaggio dei liberali mediante la presentazione del loro progetto, la Lega decideva una serie di iniziative di rilancio della campagna a favore del divorzio e della legge Fortuna. Infatti è stata decisa una manifestazione nazionale per il 20 ottobre al teatro Delle Arti di Roma, un numero speciale di "Battaglia Divorzista" tirato a molte decine di migliaia di copie e una serie di azioni dirette nei confronti della RAI-TV che dovrebbero svolgersi, contemporaneamente, in molte città d'Italia.
Per il finanziamento di queste iniziative e per consentirne di nuove la LID ha lanciato una sottoscrizione nazionale che sarà intensificata nelle prossime settimane. I versamenti possono essere effettuati usando il C/C postale n· 1-50604 intestato a Lega Italiana per l'istituzione del Divorzio - via XXIV maggio 7 Roma.