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Notizie Radicali - 23 gennaio 1969
PROCESSO CONTRO I MINISTRI DELLA CEDOLARE VATICANA?
ovvero: PRETI C.

SOMMARIO: Il settimanale "Il Borghese" ci ha informati che la denuncia presentata dal PR contro tre ministri della Repubblica - Tremelloni e Preti (PSI); Martinelli (DC)- per la cedolare vaticana segue il suo corso e che la Camera sta già discutendo la richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dalla magistratura romana. Ci muoviamo sempre troppo tardi ed è grave il fatto che il grande numero di scandali clericali di questi anni è stato denunciato solo da PR, da "Il Borghese", da "ABC" e da pochi magistrati. E' opportuno aumentare l'impegno in questo senso.

(NOTIZIE RADICALI N. 9 23 gennaio 1968)

ROMA (N.R.): "Abbiano anche noi appreso" dal settimanale "il Borghese non da l'"Unità", non dall' "Avanti", non dalla "Voce Repubblicana", "che la denuncia presentata", nel corso di una difficile campagna politica, "dal Partito Radicale", contro tre ministri della Repubblica (i socialisti Tremelloni e Preti il democristiano Martinelli) "per la cedolare vaticana segue il suo corso" e che la Camera sta già discutendo la richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dalla magistratura romana.

E' ormai tradizione. Ogni volta che pestiamo i piedi ai preti ed ai collitorti che tengono loro bordone, che c'è di mezzo odor di sacrestie e di vicariati, di porpore, di mitre e di triregni, i nostri compagni della "sinistra" sembrano dormire e solo si svegliano, allora con clamore e strepiti, autoapologie ed evviva, quando è ben chiaro che non vi è altro da fare che correre in soccorso della vittoria, invece che maramaldeggiare sul nostro velleitarismo e trogloditico anticlericalismo piccolo-borghese.

Mai prima. Fu così per l'INPS - e lo resta. Fu così per il caso Petrucci, che non ebbe l'onore di una sola riunione di sezione di un comizio, di un dibattito, di un accenno di lotta. Fu così per l'ENI e il suo gruppo, beneamati - e pour cause - dal Papa. Lo è per gli Ospedali riuniti di Roma, non appena si tratta di andare oltre le tradizionali ingiurie al malaugurato bonzo che ne sovraintende e organizza, in prima istanza, le criminali responsabilità, per chiamare in causa ed attaccare concretamente gli interessi del vicariato, di mons. Fiorenzo Angelini, di interi settori del vaticano dediti alle più mondane e redditizie attività di questa terra.

Se contiamo gli scandali e gli scandaletti clericali di questi anni, sono infiniti. Quanti sono nati dalla lotta, o dalla denuncia comunista o socialista o socialproletaria (lasciamo perdere i repubblicani!)? Non ci fossimo noi, non ci fosse "ABC", non - ora - "MEN", non "Il Borghese" (e gli se ne debbono di vaglia, di ... "strutturali", come l'inchiesta sullo sfruttamento "clericale" del lavoro minorili e sul racket dei cantieri-scuola, e della formazione professionale), se la magistratura non contasse anch'essa su non pochi suoi eroi chi ne saprebbe nulla?

Torniamo alla mancata pubblicità al dibattito, finalmente preciso, sulle responsabilità, anche penali, per le evasioni fiscali vaticane.

Ci troviamo d'innanzi ad un'ennesimo) "errore"? No. Ci troviamo d'innanzi ad una politica. E' l'ora che ce ne sia dato atto.

 
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