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Cicciomessere Roberto - 15 ottobre 1970
Perché iscriversi
di Roberto Cicciomessere

SOMMARIO: Come sono stati spesi i contributi dei sostenitori non iscritti del Pr nel 1970. Le buone ragioni per associarsi, come iscritti, alle battaglie del Partito radicale.

(NOTIZIE RADICALI N. 103, 15 ottobre 1970)

(Il tesoriere del P.R. ha inviato a tutti i sostenitori non iscritti la seguente lettera:)

"Quasi al termine del mio mandato congressuale presento un resoconto finanziario parziale a tutti gli amici che attraverso i contributi hanno voluto sostenere ed indirizzare politicamente le iniziative del Partito.

Ad oggi 1.070.700 lire sono pervenute, attraverso conto corrente postale, da non iscritti a sostegno delle nostre iniziative. Le destinazioni particolari sono così distribuite fra le iniziative in corso del partito: per la battaglia anticoncordataria e per il divorzio L. 238.150; per le iniziative antimilitariste L. 178.000; per la stampa radicale L. 45.200; per le iniziative del partito senza eccezioni L. 608.400.

I significati di questo contributo politico credo possano così definirsi":

a) L'aver concretamente influito sul partito, attraverso la specificazione della causale del versamento, nella scelta prioritaria delle proprie iniziative.

"Può sembrare quasi ovvio, per un partito in cui vige il principio e la pratica dell'autofinanziamento, affermare che il successo o meno di una iniziativa, la possibilità o meno di portarla avanti, dipende dal successo, o dall'insuccesso delle campagne di autofinanziamento. E' infatti ovvio e naturale per tutti coloro che lontani o allontanati dalle strutture politiche ``ufficiali'' non possono che concepire così il modo corretto di far politica. Il compagno quindi che sostiene, anche solo finanziariamente, alcune o più iniziative del partito sa di decidere se far morire o crescere l'iniziativa proposta, si fa parte dirigente, militante del partito.

Il bilancio politico di questo anno di attività radicale non può che essere conseguente: la battaglie anticlericale contro il concordato e per il divorzio, la contestazione dell'11 febbraio, le manifestazioni laiche in tutta Italia, la raccolta di firme contro il concordato, la maggiore diffusione della stampa radicale (150.000 cittadini sono stati raggiunti in Italia, più o meno regolarmente, dai nostri fogli) le iniziative antimilitariste con la marcia Milano-Vicenza, le azioni dirette per il 2 giugno, le controcelebrazioni del X Settembre, iniziative sulle quali è stato indirizzato la maggior parte dei contributi sono state sicuramente prioritarie di questo anno che probabilmente segnerà, con l'approvazione del divorzio, uno dei più grossi risultati della battaglia radicale".

b) L'aver prospettato un tipo di militanza politica nuova ad un partito che non voglia essere ``chiesa''.

"Alcune centinaia di cittadini, iscritti o non a partiti democratici, hanno aderito anche solo finanziariamente e per specifiche battaglie al Partito Radicale. Il Partito ``Chiesa'' a cui si aderisce solo ``in toto'', il partito, che dal vertice offre tutte le soluzioni a tutti i problemi sociali, è sicuramente uno strumento non adeguato per poter far avanzare le lotte civili, libertarie, di classe che prospettino la reale alternativa al regime che la diffusa coscienza democratica richiede. Non è più tempo infatti per le sette carbonare o i mastodontici partiti centralizzati e burocratici; la necessità della unificazione e del collegamento organico fra le iniziative di base che su obiettivi democratici associano cittadini che vogliano privilegiare specifiche lotte, è innanzitutto esigenza e stimolo di rinnovamento per gli stessi ``partiti di regime'' di governo o di opposizione. Questo nuovo tipo di adesione e di contributo è stato" l'unico "strumento che ha fatto avanzare le lotte del partito radicale. Semp

re in maggior misura si vanno formando gruppi di ``non iscritti'' a livello locale e su iniziative specifiche, che ritengono la federazione al P.R. lo strumento più idoneo per poter autogestire e far crescere la propria lotta.

Questo è il partito che abbiamo prefigurato, aperto, su base federativa, laico e quindi libertario che faticosamente stiamo portando avanti. Che compagni socialisti, libertari, comunisti, repubblicani ed anche della sinistra liberale si trovino a convergere in questo modo su nostre iniziative e anche il nostro piccolo contributo all'unità di base della sinistra per un suo effettivo rinnovamento".

c) Necessità di iscrizione al Partito Radicale.

"Un gran numero di contributi è stato inviato per tutte le iniziative del partito radicale senza eccezioni. Perché questo non ha significato iscrizione? Credo sicuramente che la insufficiente informazione sul nostro statuto, nella maggior parte dei casi, sia stata la remora principale a questa ``formalizzazione''. Vorrei ricordare a questo proposito come l'iscrizione al P.R. non significhi adesione fideistica a decisioni e linee politiche già determinate o imposte dal ``comitato centrale'', ma bensì la adesione" annuale "(il congresso è infatti fissato per statuto per la prima settimana di novembre di ogni anno)" solo "alle delibere approvate con la maggioranza di 3/4 del congresso degli" iscritti "e dei gruppi federati (non iscritti). Solo queste decisioni sono vincolanti per l'iscritto al P.R. le mozioni politiche che non raggiungono questa maggioranza costituiscono solo indicazione di impegno di alcuni compagni. Questo modo di organizzarci non esclude perciò neppure la doppia tessera, sicuramente un motiv

o in più di comprensione e di discussione delle nostre tematiche libertarie all'interno delle altre organizzazioni.

``Formalizzare'' questa adesione altro non è che assumere maggiore coscienza della forza di rinnovamento e di alternativa di questo modo di far politica.

Cari compagni,

ho ritenuto fare questa relazione, a voi che avete costituito la condizione essenziale della crescita delle iniziative antiautoritarie e democratiche che attraverso il partito sono maturate nel Paese, perché sia un motivo di ulteriore crescita politica reciproca. Invitandovi al VIII Congresso del P.R. che si svolgerà a Napoli i giorni 1, 2, 3 novembre, vi ringrazio fiducioso che sempre nuove forme di lotta politica, più vicine ai problemi di felicità di ognuno, si creeranno quanto maggiore sarà il vostro impegno perché gli ostacoli imposti dal regime all'associazione libera e creativa fra gli uomini vengano progressivamente distrutti".

 
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