SOMMARIO: Il testo di un volantino distribuito a Milano con il quale si spiegano i motivi del digiuno iniziato da numerosi militanti della LID.
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PERCHE l'ostruzionismo dei clericali e reazionari impedisce alla Camera l'approvazione della legge sul Divorzio già votata al Senato il 16-10-1970.
PERCHE noi non siamo sudditi del Vaticano, ma liberi cittadini della Repubblica Italiana e come tali chiediamo al nostro Parlamento l'approvazione definitiva del divorzio per essere - in caso di necessità - giudicati dai nostri Tribunali e non dalla Sacra Rota.
PERCHE l'indissolubilità del matrimonio, scaturita dalla crudeltà dogmatica della Controriforma, nel più assoluto disprezzo della verità e del dolore umano, condanna alla morte civile chi ha avuto la sventura di un matrimonio fallito.
PERCHE è ingiusto e incivile costringere ai margini della società oltre 5 milioni di "separati" ostacolando l'introduzione del divorzio, un diritto da tempo acquisito dal 98% dei paesi del mondo.
PERCHE solo il divorzio - che non costerebbe nulla allo Stato - sanerebbe le ingiustizie della separazione legale e, tutelando la condizione giuridica, fisica e morale dei figli, ci porterebbe al livello dei paesi più progrediti.
PERCHE parlare di libertà e continuare a negarla con fanatismo proprio nel campo delle relazioni umane significa esercitare violenza sul popolo.
PERCHE siamo stanchi di continui vili ricatti di alcune artificiose crisi di Governo tendenti a rimandare alle calende greche l'approvazione di una legge che consentirebbe a milioni di esseri umani di ricostruirsi una famiglia nel rispetto delle leggi.
La L.I.D. lancia un caldo appello al Paese ai Partiti laici (al Governo ed alla opposizione) perché aderiscano alle seguenti proposte:
I·) approvazione della legge sul divorzio nel testo integrale già approvato al Senato, respingendo tutti gli emendamenti.
II·) garantire il voto finale alla Camera entro il 26 novembre 1970 anche in caso di crisi.
Aderite alla L.I.D.
LEGA ITALIANA PER L'ISTITUZIONE DEL DIVORZIO
Le adesioni si ricevono il venerdì dopo le ore 21, nella sede milanese di Porta Vigentina, 15/A . Telef. 581.203