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Cicciomessere Roberto, Mellini Mauro - 8 aprile 1971
Assistenza pubblica e sfruttamento politico
Esposto del Partito Radicale alla Procura della Repubblica

di ROBERTO CICCIOMESSERE (Segretario Nazionale del PR) e MAURO MELLlNl

SOMMARIO: Nell'esposto del Partito radicale al pretore Infelisi, che sta indagando sugli asili lager gestiti dall'assistenza ecclesiastica, si richiama la necessità di procedere all'incriminazione dell'on. Angela Gotelli e dei gestori degli istituti ecclesiastici di assistenza. Appare chiaro dalle testimonianze al processo che l'ONMI, come gli altri organismi assistenziali, è solo uno strumento importante al servizio delle posizioni elettoriali dei gruppi di potere. Portare "alla luce le più gravi responsabilità della classe dirigente dell'ONMI e dell'ambiente politico democristiano romano, potrà servire a far franare l'edificio di rispettabilità che a così caro prezzo per la collettività questi personaggi hano costruito e che si oppone ad ogni seria iniziativa giudiziaria".

(LA PROVA RADICALE N.1 - AUTUNNO 1971)

Dott. Luciano Infelisi

Pretura di Roma

e p.c.

Procura Generale della Repubblica

Roma

"Illustrissimo sig. Pretore,

i fatti emersi dall'inchiesta che la SV sta svolgendo e che ha come imputati l'on. Angela Gotelli ed altri, così come se ne è avuta notizia attraverso stampa, rappresentano indubbiamente manifestazioni dei medesimi reati ascrivibili allo stesso ambiente di sfruttatori dell'assistenza che hanno formato oggetto delle denunce di »Agenzia Radicale (numeri 113, 114, 115 del 1965) e che hanno dato luogo al processo, tuttora in corso, a carico di Amerigo Petrucci, Dario Morgantini ed altri.

In tale processo non si è avuta alcuna incriminazione a carico della on. Gotelli e degli ecclesiastici gestori di istituti di assistenza. Tuttavia sono emersi certamente fatti e sistemi, che, a quanto risulta, hanno trovato una triste conferma nei primi risultati dell'inchiesta promossa e condotta dalla SV.

Si può forse dire di più: nel processo Petrucci sono emersi fatti e sistemi che spiegano quale sia la causa prima del vergognoso stato in cui versano gli istituti convenzionati con l'ONMI e quali interessi politici ed economici concorrono a determinare, conservare, proteggere tale stato di cose. Basta qui citare le parole dell'attuale sindaco di Roma, Clelio Darida, allora assessore all'Igiene e candidato al Parlamento quale esponente della corrente fanfaniana. Questi, il 2 marzo 1963, scrivendo rispettivamente all'on. Fanfani, allora presidente del Consiglio dei Ministri, all'on. Forlani, allora vice segretario generale della DC e all'on. Jervolino, allora ministro della Sanità, e riferendosi a voci pervenutegli circa un possibile allontanamento di Dario Morgantini dalle carica di commissario straordinario della Federazione di Roma dell'ONMI, affermava che ciò sottintendeva un attacco di altra corrente di partito alle »posizioni elettorali del gruppo fanfaniano ed uno scoperto tentativo di impossessarsi di

un Ente che la lettera diretta all'on. Fanfani, senza perifrasi, qualificava »uno strumento troppo importante in vista delle imminenti elezioni politiche.

L'utilizzazione dell'ONMI, come tutti gli organismi assistenziali quali »strumenti importanti al servizio delle »posizioni elettorali dei gruppi di potere è l'origine prima della vergognosa situazione emersa nelle due inchieste giudiziarie.

Nella stessa lettera si affermava poi che la Federazione »è un organismo politicamente molto importante, diretto da un nostro amico di corrente e che »alla vigilia delle elezioni tutti si sono resi conto dell'importanza di questo strumento ed è nata una furibonda lotta per impossessarsene. Il tentativo è stato facilitato dalla recente nomina, alla Presidenza centrale dell'ONMI, della on. Gotelli .

Non è qui il caso di tentare di riassumere la enorme massa di documenti e di testimonianze raccolte nel processo Petrucci, né può essere nostro compito dar conto del perché i fatti stessi non abbiano in quel processo, formato oggetto di imputazioni diverse da quelle addebitate effettivamente al Petrucci ed agli altri coimputati, né perché non siano state incriminate altre persone che ora sembra debbano invece rispondere di reati nel processo avanti alla SV. E' certo però che fatti configurabili come reato a carico della on. Gotelli e di istituti religiosi di assistenza nonché di diversi esponenti della DC emersero in documenti e testimonianze di quel processo. Basta citare alcuni stralci del rapporto del colonnello della Guardia di Finanza De Luca: » ... Nel corso degli accertamenti presso la sede centrale dell'ONMI e presso la Federazione di Roma venivano rinvenute e ritirate n. 53 relazioni compilate dalle assistenti sociali dell'ONMI che erano state incaricate, negli anni 1963 e 1964, di eseguire visite i

spettive ai fini della »revisione presso gli istituti assistenziali che ospitavano minori affidati dall'ONMI. Allegate ad alcune di dette relazioni sono state rinvenute lettere indirizzate alla prefettura di Roma, con le quali si trasmettevano alcune relazioni ai fini dell'adozione di eventuali interventi di competenza a causa delle irregolarità riscontrate. Sulla maggior parte di tali lettere, che non sono state più trasmesse alla prefettura, è apposta l'annotazione a penna, »sospeso per superiore determinazione... ; » ... vedrà la SV [nb. il giudice istruttore] se da parte degli organi responsabili dell'ONMI non siano stati compiuti atti che possano configurare gli estremi dei reati di omissione o ritardo di atti di ufficio e di omessa denuncia di reato... .

E ancora nella sentenza di rinvio a giudizio, il GI aveva rilevato: » ... Si constata così che nonostante, in base alle suddette relazioni ispettive, e soprattutto in base alla prima, del 25 settembre 1963, fossero profilate specifiche responsabilità di ordine penale, direttamente a carico del Morgantini - essendo stata l'ispezione limitata alla sua sola gestione commissariale - e indirettamente del suo predecessore dr. Petrucci, tuttavia la presidentessa dell'ONMI, on. Angela Gotelli, che pure, succeduta al prof. Caronia, nel marzo 1963 aveva disposto l'indagine, aveva omesso sia di informare l'autorità giudiziaria per quanto di sua competenza, sia di disporre accertamenti di più approfonditi e completi - espressamente richiesti nella prima relazione in ordine alle irregolarità riscontrate e di estendere in particolare l'oggetto della ispezione anche alla gestione del dr. Petrucci . ... Altra sconcertante constatazione che poteva farsi era che le relazioni delle assistenti sociali erano rimaste lettera mort

a quanto ai provvedimenti da adottare a carico degli istituti idonei da parte della Prefettura". L'on. Angela Gotelli "aveva infatti disposto che si desse corso alle lettere di trasmissione in prefettura che già erano state approntate. Sentita al riguardo dal magistrato, la Gotelli affermava di non aver trasmesso le relazioni alla Prefettura perché riteneva che sarebbero rimaste senza effetto (!).

Lo stesso PM, nella sua requisitoria, confermava a proposito della on. Gotelli: »... Si appurava, ancora, che in quello stesso torno di tempo, personale dell'ente aveva eseguito numerose »revisioni presso istituti assistenziali, in cui erano ricoverati minori con rette a carico della Federazione, riscontrandovi gravi irregolarità di varia indole, non escluse quelle di rilevanza penale. Delle relative segnalazioni, peraltro, non era stata portata a conoscenza alcuna Autorità »erano state approntate, in merito, varie relazioni che la Presidente Nazionale (on. Angela Gotelli, succeduta nel novembre 1963 al prof. Caronia) non aveva ritenuto di trasmettere ad alcuna Autorità, malgrado che, in taluni casi, fossero constatati fatti di penale rilievo .

Quanto sopra si fa presente alla SV in quanto potrà essere di estrema importanza accertare che violazioni di legge, lo stato di abbandono degli istituti e in tutto il sistema assistenziale romano datano da epoca lontana e che gli stessi personaggi oggi coinvolti nell'inchiesta giudiziaria persistono nel loro criminoso atteggiamento da lungo tempo e, pur messi sull'avviso attraverso interrogatori ed attraverso la precisa ricostruzione di fatti e circostanze loro ascrivibili operata in quel processo, hanno continuato indisturbati nello stesso criminoso comportamento. Sempre la revisione del col. F. De Luca precisa infatti: » ... Veniva allora richiesto al prof. Gueli (nb, dirigente sanitario) come mai, nonostante le diverse relazioni negative concernenti tra l'altro gli istituti delle suore Serve di Maria Riparatrice, l'istituto Immacolata della Arancera, Romano S. Michele, Rivaldi, Casa del Giovane, ecc., venissero tuttora affidati minori a tali istituti. Il prof. Gueli dichiarava che presso tali istituti ven

ivano ricoverate piccolissime aliquote di minori che in qualche caso erano stati rifiutati da altri istituti meno idonei e per i quali non era sembrato opportuno procedere a norma di legge con le conseguenze morali che era logico presumere ne sarebbero derivate. Altre volte il ricovero in tali istituti era stato determinato dall'urgenza del caso, dovuto spesso a richiesta della Questura . » ... Dalle dichiarazioni rese dal prof. Gueli e dalla signorina Cassano, dall'esame delle relazioni delle assistenti sociali compilate in epoca non sospetta e dal complesso degli accertamenti svolti, emerge chiaramente che: ... 4) dopo la revisione non sono stati presi quei provvedimenti previsti dalle disposizioni di legge, quali ad esempio la sospensione e lo scioglimento degli istituti assistenziali, nei casi più gravi e pur essendo state predisposte alla Presidenza precise segnalazioni da inviare alla Prefettura per i provvedimenti di competenza, tali segnalazioni non sono state trasmesse »per determinazioni superiori

. »Soltanto a seguito della iniziativa presa dal giudice tutelare presso la Pretura di Roma, dopo alcuni solleciti e precise diffide, la Presidenza dell'ONMI ha praticamente dovuto trasmettere al predetto magistrato e per conoscenza al ministero della Sanità un certo numero di relazioni verso la fine del 1964; 5) a seguito della revisione era stato disposto per un certo numero di istituti, che i minori venissero trasferiti entro il 30 giugno 1964 o al termine dell'anno scolastico, presso altri istituti più idonei. Sta di fatto che nel 1966 la maggior parte di tali istituti ricevevano assistiti dell'ONMI che si è assunta le rette a proprio carico .

Appare chiaro quindi come gli stessi istituti ed ordini religiosi che li gestiscono e che sono stati oggetto dell'inchiesta della SV sono stati invano oggetto di ispezioni già nel 1963. Nella relazione ispettiva in cui sopra si scriveva infatti: » ... Istituto Pia Casa del Rifugio S. Croce - P.zza S. Maria in Trastevere - manca il riscaldamento - il personale educativo è impreparato e insensibile - tutte le minori debbono provvedere alla pulizia della Casa e a turno lavano la biancheria - tutte le minori sono apparse sul programma televisivo TV-7 senza autorizzazione - vengono adoperati mezzi coercitivi, percosse, sottrazioni di cibo - alcuni minori sono stati affidati a famiglie come domestiche senza darne comunicazione all'Ente - parere decisamente negativo . »Colonia Sacro Cuore di Roio delle Suore Serve di Maria Riparatrice - I minori presentano ritardo scolastico, comportamento impacciato, aspetto esteriore pessimo, vestiti inadatti alla stagione, poco curati, maleodoranti - Personale educativo senza sp

ecifico titolo di studio e poco preparato. Giustificazioni poco valide sono state fornite per l'assenza di alcuni minori e particolarmente per tali Gerbi Giuliana, orfana, affidata dalla superiore ad una famiglia di Acqua Sparta senza l'autorizzazione. Lamentele per metodi punitivi troppo duri »Istituto Piccole Apostole Sociali di via Ambrogio Traversari n. 21 Roma. Le personalità delle minori non sono rispettate - L'atteggiamento delle educatrici è drastico e controproducente - Il secondo piano del fabbricato viene adibito a pensione per stranieri di ambo i sessi e di ogni età che vengono regolarmente serviti dalle stesse minori affidate - Risulta che le minori hanno rapporti con i giovani pensionati, rapporti che destano preoccupazione per le eventuali »complicazioni - La direttrice ha sempre cercato di nascondere determinati stati di fatto della sua istituzione - Non è molto chiaro l'aspetto amministrativo della Casa - »Istituto Suore Serve di Maria Riparatrice di Cortona - Non è stata consentita la vis

ita in Istituto, con pretesto che erano in corso favori - Sono emersi molti elementi negativi - Tutte le minori provvedono alle pulizie dell'Istituto e alla rigovernatura della cucina - Il cibo è scarso e mal preparato - In estate le minori più grandi vengono inviate nelle colonie estive della congregazione per accudire alla pulizia dei locali - Il compenso loro dato spesso non supera le lire 2.000 complessive - Parere nettamente negativo - Viene disposto il trasferimento entro il 30 giugno 1964 . »Istituto Mater Gratiae - Via Aurelia Km 57 - Suore Serve di Maria Riparatrice - Bel fabbricato e ben attrezzato - Personale educativo senza titolo di studio insufficiente e impreparato - I minori presentano notevole ritardo scolastico, aspetto trascurato, maleodorante sporchi e coperti di pustole . »Istituto Villaggio della Mercede di S. Felice Circeo. Manca riscaldamento e isolamento - I lavori vengono fatti dai ragazzi a turno. I minori, tutti superiori ai 14 anni, hanno espresso viva insoddisfazione per il trat

tamento educativo e dietetico - Parere negativo . »Istituto Maschile Gesù Divino Operaio - Via Torrevecchia 256 Roma - L'organizzazione lascia a desiderare, anche per il trattamento dietetico e sanitario - l'igiene e la pulizia non sono curati - i minori e gli educatori sono apparsi sporchi e disordinati - articoli letterecci infestati dai parassiti - la maggior parte dei minori, alla soglia del diciottesimo anno non ha completato gli studi obbligatori e viene adibita ai lavori manuali e di pulizia all'interno dell'istituto - parere decisamente contrario . »Istituto Suore Francescane dell'Immacolata via delle Benedettine 36 Roma - Retta giornaliera di L. 500 - Trattamento dietetico scarsissimo - il pranzo di mezzo giorno è composto soltanto dal primo piatto e la cena da pane e latte - Sono previste punizioni corporali - Le ragazze vengono impiegate nel lavaggio delle stoviglie e nella pulizia dei pavimenti e dei bagni - Parere assolutamente negativo . »Colonia Mater Dei delle Suore Serve di Maria Riparatrice

di Riccione - ospita 24 minori dell'ONMI - Nel periodo estivo i minori affidati tornano in famiglia o sono smistati negli altri istituti o nella Colonia di Donato perché l'istituto deve rimanere libero per i turni delle colonie estive - Al momento della visita i minori presenti erano 100 raggruppati in una unica squadra - affidati ad una suora e a due minori più grandi - Bambini disordinati e male odoranti - I normali uniti agli anormali, alcuni irrecuperabili - Tutti avevano aspetto macilento, sguardo attonito e comportamento impacciato, in contrasto con i 210 bambini della colonia estiva che giocavano nel giardino - Le suore hanno spiegato che in estate i bambini che non tornano in famiglia vengono raggruppati in un'unica squadra e tenuti in una ala separata dell'istituto per non intralciare il regolare funzionamento della colonia estiva .

Sarà certamente anche utile poter constatare l'interesse che il mondo politico riservava, per fini inconfessabili e certo non commendevoli, all'ONMI quale macchina di potere politico-elettorale. Basta rileggere la lettera dell'on. Darida di cui sopra è riportata la frase centrale, nonché una analoga e del pari vergognosa lettera dall'on. Palmitessa: »... Fu sempre per l'onnipresente ragione di partito o di influenti sue ``correnti'' che poté verificarsi il fatto stupefacente di un ministro in carica il quale, ravvisando l'opportunità per l'Ente dell'immediata sostituzione del Petrucci, dovette adottare il relativo provvedimento celatamente e ciò nonostante si vide poi costretto a lasciare le cose come stavano dopo che il Segretario della Giunta Esecutiva della DC di Roma, Ennio Palmitessa, aveva inviato - certo non unica né più rilevante iniziativa al riguardo - un telegramma al prof. Caronia per esprimere ``vibrata e energica'' protesta contro l'ingiustificato provvedimento et deplorevole procedura lesiva c

ompetenza partito . Ed è infine in quelle stesse ragioni che si rinviene la spiegazione delle omissioni accennate nelle premesse di fatto, dell'on. Gotelli, in particolare per non aver essa disposto, malgrado le gravi irregolarità emerse dalla relazione Fraticelli-Falcitelli, più approfondite indagini comprensive della gestione commissariale dei Petrucci (sentenza di rinvio a giudizio - GI).

D'altra parte non sarà inutile considerare anche in questa sede che l'apporto politico di coperture, di mimetismo e gli accorgimenti più efficaci sono stati posti in atto dai responsabili delle più turpi vicende emerse in quello ed in questo processo per ottenere una apparenza di rispettabilità, attraverso le più insospettate e insospettabili relazioni sociali, oltreché si intende le solite interessate coperture politiche.

Crediamo altresì utile riportare il giudizio di fondo che sull'»affare Petrucci Agenzia Radicale espresse nel 1966 per accertare se non sia come appare probabile ancor valido oggi: »... Ma noi affermiamo che anche i corpi ispettivi degli stessi ministeri come quello della Sanità, vedono regolarmente impegnati in stretti rapporti extraprofessionali di amicizia e di appoggio gli altissimi funzionari e quegli ordini religiosi al cui controllo essi dovrebbero presiedere. Non si tratta più di dati marginali di costume, ma ormai, di un elemento di fondo dello Stato e delle sue attività, nel campo che, con quello dell'istruzione, è senza dubbio il più delicato, urgente ed essenziale. Centinaia, migliaia di miliardi vengono così stornati alla loro destinazione originaria per divenire (a discapito di quella) il fondamento della maggiore forza »mondana di quella enorme parte del clero italiano profondamente nutrito di »temporalismo , che trova negli ambienti vaticani, tuttora e sempre più, incoraggiamento e aiuto; p

er trasformarsi infine conseguentemente in forza elettorale e politica della Democrazia Cristiana, e in strumento ferocemente conteso delle lotte interne che in essa si svolgono, nonché di falsificazione della formazione della sua classe dirigente .

Illustrissimo Sig. Pretore,

abbiamo creduto doveroso portarla a conoscenza dei suddetti elementi di fatto perché il lavoro dei magistrati che istruirono il processo Petrucci, dei compagni radicali che nel '65 si occuparono del »racket dell'assistenza , dei cittadini che allora credettero utile »collaborare con la giustizia possa venire in appoggio alla iniziativa giudiziaria che fra tante difficoltà la SV si è accinto a portare al suo logico e dovuto fine; e per provare quanta »connessione vi sia fra i fatti oggi riscontrati e quelli che sono registrati negli atti del processo Petrucci - vera miniera - per chi lo voglia, lo possa, o lo dovrebbe - per acquisire informazioni su comportamenti criminosi, solo in parte presi in considerazione fino ad oggi.

Riteniamo che portare alla luce le ben più gravi responsabilità della classe dirigente dell'ONMI e dell'ambiente politico democristiano romano, potrà servire a far franare l'edificio di rispettabilità che a così caro prezzo per la collettività questi personaggi hanno costruito e che si oppone ad ogni seria iniziativa giudiziaria.

Con questo speriamo in coscienza di facilitare ogni azione di chiunque voglia, impedire che almeno sulla pelle degli orfani o dei minori la triste classe di potere democristiana e clericale costruisca la sua sola ragione di essere.

Roma 8 Aprile 1971

ROBERTO CICCIOMESSERE

(Segretario Nazionale del PR)

MAURO MELLlNl

 
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