SOMMARIO: Il PR ha illustrato in un documento della direzione nazionali i motivi per i quali ritiene che la più corretta risposta alle elezioni anticipate sia una campagna unitaria per l'astensione di tutte le forze di opposizione democratica al regime. Nel prendere atto della diversa posizione della direzione de "Il Manifesto, il PR si è dichiarato disponibile per un accordo nazionale e per la formulazione di liste comuni.
(NOTIZIE RADICALI N. 153, 15 marzo 1972)
Roma, 15 marzo 1972
Il Partito Radicale, con un documento della Direzione inviato al Comitato Direttivo di "Il Manifesto", ha illustrato i motivi per i quali tuttora ritiene che la più corretta delle risposte allo scioglimento delle Camere, alle elezioni anticipate, sarebbe stata quella di una campagna unitaria per l'astensione di tutte le forze di opposizione democratica, libertaria, laica al regime.
Il PR, nel prendere atto della diversa scelta operata da "Il Manifesto", si è dichiarato disponibile per un accordo nazionale e per listi comuni - aperte in particolare ai militanti delle Leghe per i diritti civili (divorzio, concordato, obiezione di coscienza), dei Movimenti di Liberazione della Donna, al Movimento e ai gruppi antimilitaristi. Nel caso in cui l'accordo vada in porta il PR proporrebbe candidati in quasi tutte le circoscrizioni elettorali, in particolare, oltre agli esponenti del partito, quelli delle Presidenze e delle Segreterie Nazionali della LID e della LIAC, del Movimento di Liberazione della Donna, e almeno una decina di detenuti nei penitenziari militari, con l'ex segretario nazionale del PR Roberto Cicciomessere, da ieri incarcerato a Peschiera.
Le decisioni definitive del PR saranno rese note venerdì mattina, contemporaneamente alla pubblicazione su "Il Manifesto" del documento inviato il 10 marzo dalla Direzione Nazionale del PR.