SOMMARIO: Il Partito radicale ha deciso d'indire una serie di referendum popolari: per l'abrogazione del Concordato, delle norme fasciste del codice penale (compreso l'aborto), dei tribunali militari e sulla libertà di stampa e di diffusione radiofonica e televisiva. Rispondendo al questionario de "La prova radicale", Elena Croce auspica che dai referendum nasca un dibattito che serva ad orientare sui contenuti delle riforme da approntare all'ordinamento italiano.
(LA PROVA RADICALE, n.10-11-12 agosto-ottobre 1973)
Ho ricevuto il questionario, e sono d'accordo che sia giusto chiedere l'abrogazione di una serie di norme inique o dannose: le quali portano, inoltre, l'impronta di una "cultura profondamente incivile" quale fu quella che presiedeva al regime fascista. Naturalmente, sebbene non apprezzi affatto le inquadrature verbose dei problemi, aspetto con interesse che intorno a queste proposte di abrogazione, nasca un dibattito che serva ad orientare sulle nuove formule da elaborarsi là dove le norme vadano non semplicemente soppresse, ma sostituite con altre, eque ed adeguate alla realtà sociale dei nostri tempi.