SOMMARIO: Viene riportato un fac-simile di domanda presentato e sottoscritto da molti obiettori di coscienza in cui si spiegano i motivi per cui si rifiuta qualsiasi forma di militarismo.
(LOC NOTIZIE 4, Suppl. NOTIZIE RADICALI n. 210, 13 novembre 1973)
Gli obiettori di coscienza nati nel 1955 debbono presentare la domanda per il servizio civile sostitutivo di quello militare dal 10 dicembre del 1973 all'8 febbraio del 1974.
Solo coloro che otterranno il rinvio del servizio militare per motivi di studio possono rimandare la presentazione della domanda fino al 31 dicembre dell'anno precedente alla chiamata alle armi.
La domanda deve essere presentata, su carta da bollo, al proprio distretto.
Ne proponiamo un testo già sottoscritto da numerosi obiettori di coscienza:
AL MINISTRO DELLA DIFESA
Io sottoscritto... nato a... il... residente a... in via... chiedo di prestare il servizio civile alternativo a quello militare, come previsto dalla legge 15 dicembre 1972, n. 772.
Dichiaro non solo di essere contrario, in linea di principio e per imprescindibili motivi di coscienza, all'uso personale delle armi, in ogni circostanza, ma ancor più al loro uso organizzato, istituzionalizzato, collettivo e legale, in qualsiasi conflitto, civile o internazionale e con qualsiasi occasione o pretesto, che si chiami Impero o Repubblica, difesa o conquista.
La violenza delle istituzioni mi appare più grave di quella delle persone, che pure condanno, quella degli eserciti, di tutte la più inaccettabile, perché estrema e irreparabile nella sua destinazione, antidemocratica e incivile più di ogni altra per la sua struttura.
Dichiaro inoltre che la mia concezione generale della vita, che i miei convincimenti religiosi o filosofici o morali, qualsiasi sia il loro grado di "profondità" e quali che essi siano, non riguardano né ministri, né commissioni, né istituzioni di sorta. Sono io l'unico responsabile e giudice della possibilità e dell'opportunità di esprimerli come di scegliere gli interlocutori che voglio per i miei dialoghi umani.
Lo stato, per la sua stessa ideologia e per la sua stessa Costituzione, può solamente vagliare e giudicare i miei comportamenti eventualmente delittuosi: mai i miei pensieri, la mia coscienza, contro la mia volontà.
Ed è semmai a chi è disposto ad imparare ad uccidere ed a essere ucciso, a chi pretende di insegnarglielo, che dovrebbe essere chiesto quali mai siano i loro "profondi" convincimenti morali, religiosi, filosofici. Comunque non a noi, anche perché non lo consentiamo.
Non solo come obiettore di coscienza antimilitarista nonviolento, quale sono e mi professo, ma come cittadino democratico rifiuto la pretesa di confinare gli ideali e le convinzioni politiche al di fuori della coscienza, nelle sue dimensioni morali, filosofiche, religiose.
Chiedo dunque, in conformità alla Costituzione, alla Convenzione Europea dei Diritti dell'uomo, alla legge, di svolgere un servizio civile alternativo a quello militare dichiarandomi obiettore di coscienza e professando con forza il carattere pienamente politico della mia obiezione, proprio per le necessarie, indubitabili premesse, implicazioni e conseguenze morali che ciò comporta e prova.
Dichiaro che il mio servizio civile non potrà essere utilizzato a fini di lucro, sostitutivo del lavoro disponibile secondo gli elenchi apprestati presso gli uffici regionali e provinciali del lavoro e della massima occupazione; sostitutivo del lavoro di coloro che stiano esercitando il diritto di sciopero; consistente in attività che abbiano relazione con la preparazione bellica.
Dichiaro inoltre di non essere titolare di licenze o autorizzazioni relative alle armi indicate, rispettivamente, negli articoli 28 e 30 del testo unico della legge di pubblica sicurezza e di non essere stato condannato per detenzione o porto abusivo di armi.
Intendo prestare servizio civile presso... (indicare, se possibile, il settore o meglio l'istituto o comunità).