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Partito radicale, loc - 10 agosto 1974
VOTO AI DICIOTTENNI

SOMMARIO: Volantino diffuso in appoggio al digiuno intrapreso da Marco Pannella e alla campagna radicale tendente ad ottenere dai Presidenti delle due Camere, Fanfani e Pertini, la fissazione delle date di discussione e votazione delle leggi sull'estensione del voto ai diciottenni, sulla riforma del diritto di famiglia, sulla riforma legislativa per l'aborto. Ricorda le precedenti iniziative radicali del 1970 e 1972 tendenti alla fissazione del dibattito sul divorzio e sottolinea come, mentre in quelle occasioni i radicali erano isolati, oggi essi operano all'interno di un vasto schieramento di forze. L'iniziativa radicale, ancora una volta, è protesa a far sì che "il prestigio e il lavoro del parlamento" non siano travolti dalla crisi di credibilità che investe "l'intera classe dirigente". Annuncia che le delegazioni dei movimenti dei diritti civili "non si muoveranno dall'interno del parlamento, dove sono entrate", fin quando non otterrano risposta, positiva o negativa che sia. Sollecita adesioni, sostegno

, ecc.

(VOLANTINO CICLOSTILATO, 10 agosto 1974)

CITTADINI

Nel 1970 e nel 1972 i Presidenti del Senato Fanfani e della Camera Pertini, sulla sola richiesta e sollecitazione nonviolenta del PR e della LID, si adoperarono per fissare un termine massimo entro cui fossero votati ì progetti di legge sul divorzio, poi, dell'obiezione di coscienza e sulla "legge Valpreda". Questa semplice iniziativa procedurale di tipo informale garantì il voto di riforme in tempi anche più brevi delle più ottimistiche previsioni. Il prestigio del Parlamento ne fu tutt'altro che diminuito, come la verifica del 13 maggio, per quanto riguarda il divorzio, ampiamente dimostra. Allora nessun partito e nessun gruppo parlamentare patrocinarono o condivisero ufficialmente l'iniziativa radicale e l'opera dei Presidenti delle Camere. Ma l'on. Pertini e il sen. Fanfani ritennero evidentemente opportuno e utile per il prestigio e la funzione parlamentare accogliere l'invito che loro era giunto, da forze pur non investite di specifiche responsabilità perché non rappresentate.

Da tre mesi, di nuovo, Partito Radicale, LOC, MN, MLD lottano perché il prestigio e il lavoro del Parlamento non vengano ulteriormente coinvolti dalla gravissima crisi di credibilità e di fiducia che investe pericolosamente l'intera classe dirigente, sottraendosi alla crescente paralisi della funzione legislativa specie se relativa all'approvazione di riforme essenziali per la vita civile, con analoghe richieste.

Da settimane ormai, un vasto e significativo schieramento di partiti e gruppi parlamentari hanno fatto proprie queste richieste. Le segreterie nazionali del PCI, del PSI, del PSDI, del PRI hanno in particolare pubblicamente affermato l'opportunità o la necessità che per l'estensione ai diciottenni del diritto di voto venga ora previsto il termine massimo della fine del corrente anno; per il diritto di famiglia lo stesso termine o, tutt'al più quello dei primi mesi del prossimo anno; per l'aborto la primavera prossima, per quanto riguarda il solo dibattito in sede referente alla Camera.

Questo obiettivo che avrebbe potuto configurarsi come tecnico- procedurale, che ha così positivi precedenti, è così preciso e largamente condiviso e non ha registrato opposizioni formali da parte di nessuno, continua a non essere raggiunto. Per questo, oltretutto, Marco Pannella prosegue il suo digiuno e centinaia di militanti sono impegnati.

Perché? L'interrogativo è ormai scandaloso.

Fra qualche giorno il Parlamento termina questa sessione. In autunno v'è rischio di crisi dell'esecutivo. Senza la garanzia che chiediamo il Parlamento fornisca a sé stesso, non vi sarà voto dei diciottenni il prossimo anno, la riforma del diritto di famiglia imputridirà in un dibattito privo della moralità della sua naturale conclusione, come accade da sette anni, e milioni di donne saranno costrette nel silenzio ufficiale ad abortire clandestinamente. Esigiamo, dunque, una responsabile risposta. Le Presidenze delle Camere dichiarino ufficialmente che rifiutano di seguire i precedenti creati dagli onn. Fanfani e Pertini e ne spieghino il perché. Noi proseguiremo allora, nella chiarezza, la nostra lotta ad oltranza contro questa pura e semplice forma di incoscienza di inconsapevolezza. E il paese e l'opinione pubblica giudicheranno su chi tenta di aiutare e chi tenta di affossare la funzione democratica e il prestigio delle istituzioni repubblicane.

DA OGGI, DELEGAZIONI DEI MOVIMENTI PER I DIRITTI CIVILI NON SI MUOVERANNO DALL'INTERNO DEL PARLAMENTO, DOVE SONO ENTRATE, FIN QUANDO QUESTA RISPOSTA NON SARA' DATA. E non si muoveranno nemmeno fin quando la presidenza del Consiglio e le altre autorità cui sono state destinate alcune nostre richieste per rimuovere i responsabili della situazione incostituzionale e fascista alla RAI-TV non avranno risposto comunque, mettendo fine al loro antidemocratico e arrogante silenzio.

Vi chiediamo di associarvi alla nostra richiesta e protesta. Telefonate in Parlamento per chiedere informazioni, sostate dinnanzi alle Camere, manifestate la vostra approvazione. Anche questa azione diretta nonviolenta deve essere portata a termine ponendo un termine ai drammatici rischi che il nostro compagno Marco Pannella, con il suo digiuno, continua ad affrontare per un minimo di consapevolezza e di serietà da parte della classe dirigente.

Roma 10 agosto 1974

PARTITO RADICALE

LEGA OBIETTORI DI COSCIENZA

MOVIMENTO NONVIOLENTO

MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DELLA DONNA

 
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