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Notizie Radicali - 31 marzo 1975
INDESIDERABILI IN VATICANO

SOMMARIO: VITTORIO GORRESIO, LE COMPAGNE DEL M.L.D. E IL GIOVANE PIZZA "INDESIDERABILI" IN VATICANO. "FRANCE-INTER" DEVE PRECIPITOSAMENTE RIORGANIZZARE UN SUO PROGRAMMA PER L'INCREDIBILE ATTEGGIAMENTO DELLE AUTORITA' D'OLTRETEVERE. MONS. GANION, IL POTENTE PRELATO CHE PRESIEDE LA VATICANA COMMISSIONE PER LA FAMIGLIA, AL CENTRO DEL DIBATTITO. INTERVENTI DI PAJETTA, ALMIRANTE, SCIASCIA, MORAVIA. POLEMICA DEL M.L.D. SUL RISPETTO DELLA VITA E SUL CLERICO-FASCISMO DELLA CHIESA.

(NOTIZIE RADICALI N. 26, 31 marzo 1975)

Roma (Notizie Radicali) - 31 marzo - France Inter, la radio ufficiale francese, ha ieri trasmesso un programma di due ore in diretta da Roma. Nella prima parte, dalle 12 alle 13, si è trattato di una radiocronaca della manifestazione religiosa, con interventi esplicativi e propagandistici di uno dei prelati più in auge, potenti e reazionari dello Stato della Città del Vaticano, il Presidente della "Commissione Famiglia", canadese Monsignor Ganion. Dalle 13 alle 14 era previsto un dibattito sul sottofondo sociale e politico italiano nel periodo di Pasqua 1975 e dell'anno santo.

France-Inter aveva ottenuto dalle competenti autorità di registrare e trasmettere in diretta dagli studi della radio Vaticana questo dibattito, il cui filo conduttore restava purtroppo affidato alla presenza di monsignor Ganion. Tutto era previsto, dunque, in tal senso, quando è stato chiesto ai giornalisti di France-Inter chi fossero gli interlocutori italiani. Erano Vittorio Gorresio, Mirella Parachini del Movimento di Liberazione della Donna, il democristiano Pizza, l'ex delegato dei giovani estromesso da Fanfani. Scandalo, evidentemente. Vittorio Gorresio, da quando ha pubblicato il suo libro su Paolo e il diavolo, è detestato. Il movimento di Liberazione della Donna, appena un po' di più. Del giovane Pizza si deve riconoscere che la sua presenza era meno tranquillizzante di quanto avrebbero potuto essere quelle di Guido Gonnella e di Agostino Greggi: da solo non faceva certo il peso per far pendere la bilancia dalla parte tradita ai tollerantissimi padri della radio vaticana. Così France-Inter ha dovuto

mobilitare due troupes di giornalisti e di tecnici, una attorno al solo monsignore, l'altra in uno studio affittato dall'Ortf alla RAI-TV.

Il dibattito è così avvenuto, ma a distanza. Sono state trasmesse registrazioni precedentemente fatte di interventi di Moravia e di Sciascia, e, per i "politici" italiani, di Pajetta e di Almirante: di Fabio Isman de "Il Messaggero" e di una rappresentante della Rizzoli per parlare di "Berlinguer e il professore". Poi Pizza ha detto che se il "compromesso storico" dovesse risultare la somma di due integralismi dovrebbe essere rifiutato, mentre se costituisse altro potrebbe andar bene. Sembra che i DC comincino a ragionare democraticamente solo quando sono colpiti dalla difesa fanfaniana del loro "ordine pubblico" interno.

Si è poi svolta una polemica fra Mirella Parachini del MLD e monsignor Ganion.

Mirella Parachini ha rifiutato di rispondere a domande di costume che le venivano rivolte dichiarando che intendeva parlare di aborto. Ha illustrato quindi dati e fatti della relativa situazione italiana, sottolineando il carattere clerico-fascista degli interventi della Chiesa sulla condizione della donna in Italia, e sullo specifico tema dell'aborto. Monsignore non era contento. Lo è stato ancora meno quando ha dovuto udire che MLD, Partito Radicale e CISA continuano e moltiplicano gli aborti clinici alternativi, come risposta agli arresti di Firenze e quando gli è stato annunciato che la raccolta delle firme per abrogare con referendum le norme in difesa della stirpe stavano per iniziare. Ha risposto che bisogna rispettare la vita e che se mai si dovrebbero fare, in Italia, dei referendum contro la violenza. La trasmissione è finita mentre la esponente del MLD gli rispondeva che tanto zelo per la vita del feto, del quale solo ora ci si occupa, è quanto meno sospetto da parte di chi da secoli benedice e co

ntinua a benedire le armi degli eserciti e a proclamare il dovere di assassinare e essere assassinati a milioni nelle "guerre giuste". Nel corso del dibattito era stato chiesto a monsignor Ganion perché Gorresio e la nostra compagna fossero così indesiderabili oltre Tevere; se, per caso, il libro di Gorresio non ci entrasse. Ganion ha detto che "indesiderabili" non gli sembrava l'espressione giusta. I veri motivi, ha detto, sono due: a) evitare che vi fosse troppa gente (sarebbero stati in quattro!); b) "ci sono delle delicatezze che bisogna sapere avere!".

Menzogna per menzogna, poteva trovarne di migliori.

 
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