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Pannella Marco - 8 giugno 1975
Foglia di fico (2)
di Marco Pannella

SOMMARIO: Risposta di Marco Pannella a Silverio Corvisieri: abbiamo sostenuto la candidatura di Franco De Cataldo (già Presidente del Consiglio federativo del Pr, e della Lid) nelle liste repubblicane per sottrarre voti alla maggioranza repubblicana di Aristide Gunnella.

(QUOTIDIANO DEI LAVORATORI, 8-9 giugno 1975)

"Caro Corvisieri, vi ringrazio innanzi tutto sinceramente, per

la lealtà (ancora!) della polemica per l'approfondimento che comporta delle reciproche posizioni, presupposto continuamente necessario a ogni collaborazione democratica fra democratici.

Avrei molte risposte, come immagini, da darti. Ma non voglio abusare dell'ospitalità e dello spazio, che so prezioso. Cosa mi rimproveri, sostanzialmente? Di appoggiare, limitatamente alla provincia di Roma, la candidatura di Franco De Cataldo e di Giuseppe Mazzotti, della sinistra repubblicana, che si presentano nelle liste del Pri.

Perché lo faccio? De Cataldo, fino a 4 mesi fa, era presidente del consiglio federativo del Partito Radicale. Posto d'innanzi all'imposizione di optare tra la tessera radicale e quella repubblicana, De Cataldo scelse quest'ultima, dopo un voto unanime in tal senso del consiglio stesso. De Cataldo è inoltre presidente della Lid (la lega per il divorzio), e dirigente di altre organizzazioni dei diritti civili. Con la sinistra repubblicana ha preso pubblicamente posizione, anche con il suo prestigio di giurista contro le leggi di Reale-Fanfani, definendole in manifestazioni e con articoli firmati sulla stampa, »un peggioramento del codice Rocco , e ha polemizzato fra i primi contro la circolare Gui e la posizione del Pri. La scorsa settimana, la sinistra repubblicana ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha annunciato che i suoi eletti si opporranno a qualsiasi maggioranza della quale faccia parte organica la Dc, »compromesso storico o »asse preferenziale inclusi.

Questi i fatti. Quali sono le valutazioni che ne ho tratto? Se questi due candidati sono eletti, su queste posizioni, lo saranno in luogo di altri, sicure appendici della Dc fanfaniana, andreottiana, petrucciana nel Lazio. Clienti di Mammì e di Reale.

Questo comporterà cioè una riappropriazione da parte della sinistra di posizioni rappresentanti delle tradizioni libertarie, democratiche, laiche, repubblicane del Pri. Significherebbe, in buona sostanza, togliere circa il 5 per cento dei voti (sia pure indirettamente) alla Dc per trasferirli a un'alternativa di sinistra, laica.

Se questo nostro intervento politico riesce, dunque, è un distacco di 10 punti in percentuale che colmiamo fra destra e sinistra a Roma e nel Lazio.

In questa direzione spero di far convergere circa 10 mila voti, perché questa è la dimensione di ascolto su un'indicazione indiretta che io attribuisco al nostro movimento all'interno dell'elettorato del Pri e, al di fuori, verso il Pri. Che i Reale e soci siano lieti di questa prospettiva non direi. La »Voce Repubblicana è stata già costretta ad intervenire con un incredibile corsivo in cui si ordina di non votare le loro liste a Roma. Tutti comprendiamo che un'affermazione della sinistra repubblicana può infliggere un colpo decisivo contro la maggioranza gunelliana, montanelliana del Pri, a favore del Pri rinnovato.

Aggiungo che De Cataldo è il primo dei non eletti repubblicani nelle scorse elezioni politiche, che quindi, mi appare probabile che il nostro intervento politico possa essere coronato da un successo.

Ciao e auguri di buon lavoro. Penso di essere creduto, ti assicuro che sono sincero: i compagni che possono avermi seguito su l'Espresso in questi mesi sanno che continuamente ho cercato di appoggiarvi, come ho potuto, anche se questo appoggio non comporta oggi un'indicazione esclusiva di voto, ma solo generica, con altre più precise in campo nazionale, a vostro favore."

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(Caro Pannella, sarò ostinato ma continuo ad essere profondamente convinto che fondare le proprie indicazioni di voto (al di là dell'onestà del personaggio su cui si punta) su un'ottica assolutamente miope di gioco di correnti, e per di più riferita ad un partito come quello repubblicano che esiste di fatto tutto in funzione del proprio leader La Malfa, sia una posizione aberrante. Le tue 10 mila »convergenze di voto andranno soprattutto ad un partito che ha tra i suoi »grandi meriti quello di dare il nome ad una delle leggi poliziesche peggiori del dopoguerra. E il concentrarli su uno dei suoi »fiori all'occhiello non è altro che contribuire a reggergli la foglia di fico.

(Silverio Corvisieri)

 
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