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Partito Radicale - 6 luglio 1975
CONSIGLIO FEDERATIVO - COMUNICATO STAMPA

SOMMARIO: L'illustrazione, in un comunicato stampa, delle conclusioni del Consiglio federativo del Pr. L'impegno a difendere il referendum sull'aborto da ogni tentativo di vanificazione e a superare le censure della Rai che ostacolano la raccolta delle firme per i cinque referendum abrogativi delle norme fasciste del codice penale, del concordato, dei tribunali e dei codici militari, delle nuove disposizioni sull'"ordine pubblico".

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Roma, 6 luglio - Si sono conclusi questo pomeriggio i lavori del Consiglio Federativo del Partito Radicale, iniziati ieri. Ai lavori hanno partecipato altre settanta rappresentanti delle sedi e associazioni periferiche del Partito.

Alla fine dei lavori è stata approvata una mozione che affronta numerosi problemi di fondamentale importanza nella vita politica italiana:

1) "Analisi del voti del 15 giungo": il voto ha sicuramente espresso una richiesta di alternativa al regime democristiano, ma non ha trovato alcuna forza politica che esprima concretamente questa alternativa.

Il Partito Radicale ritiene quindi che sia necessario battersi con sempre maggiore impegno per la creazione di una forza socialista, laica e libertaria che rappresenti almeno il 20% dell'elettorato. Proprio per questo è necessario stimolare un processo di rifondazione nel Psi soprattutto in vista del suo congresso di ottobre.

2) "Conclusione della campagna del referendum sull'aborto": sono oltre 600 mila le firme autenticate e valide in mano al Comitato Nazionale a Roma, nei prossimi giorni ne giungeranno altre. La presentazione alla Corte di Cassazione prevista per l'11 luglio coinciderà con una assemblea nazionale dei comitati locali che in tutto il paese hanno raccolto le firme e alla quale parteciperanno le forze politiche promotrici. L'assemblea che si terrà a Roma durerà due giorni. Il Consiglio Federativo ha rilevato come sia stato ampiamente dimostrato da questa esperienza che esiste nel paese un movimento che, appoggiandosi a forze politiche di minoranza, prive di imponenti mezzi finanziari ed organizzativi, è in grado di dare attuazione all'istituto costituzionale del referendum, dando veste di progetto politico a esigenze e sentimenti maturi nella coscienza del paese. Il Partito Radicale si impegna a difendere il referendum da ogni tentativo di vanificazione e dichiara che l'unica alternativa allo svolgimento del refer

endum è l'approvazione da parte del Parlamento di una legge che rispecchi le indicazioni contenute nel DDL socialista emendata dalla direzione del Psi o, quantomeno, in quelle del Pri.

3) "Campagna dei cinque referendum promossi dal PR": Il CF conferma che il progetto di referendum abrogativi delle norme fasciste del codice penale, del concordato, dei tribunali e dei codici militari, delle nuove disposizioni sull'``ordine pubblico'' è l'unico in grado di dare corpo alle esigenze del paese sui temi dei diritti civili. Il CF ritiene che sia indispensabile per raggiungere il successo in questa campagna:

a) spezzare l'intollerabile censura della Rai-Tv su queste iniziative referendarie, già ampiamente adottata nei confronti della campagna, vincente, sull'aborto.

b) compiere tutti i passi necessari, a tutti i livelli, per coinvolgere nella iniziativa tutte quelle forze politiche, organizzazioni sindacali, organi di informazione più impegnatisi nella campagna per il referendum sull'aborto.

c) promuovere, tra il 14 e il 20 luglio una settimana di lotta per i cinque referendum.

4) Il CF ritiene che l'iniziativa di pressione sul parlamento per una nuova legislazione sulla droga e l'azione svolta nei giorni scorsi dal compagno Marco Pannella siano preminenti e di fondamentale importanza nel quadro della politica complessiva del Partito.

Il Consiglio Federativo, quindi, oltre ad inviare un telegramma di solidarietà al compagno Pannella detenuto e ad esprimere il proprio sostegno al digiuno, iniziato il 2 luglio, del segretario nazionale Gianfranco Spadaccia, ha deciso:

a) di sollecitare entro la settimana entrante incontri con il presidente del Senato, i presidenti dei gruppi parlamentari e i presidenti delle commissioni Sanità e Giustizia del Senato, le segreterie dei partiti democratici per sollecitare un impegno preciso per ottenere l'approvazione entro novembre di una nuova legislazione sugli stupefacenti.

b) di raccogliere nel più breve tempo possibile 50.000 firme per presentare al Parlamento, come progetto di legge di iniziativa popolare, il progetto preparato nei giorni scorsi dal Partito Radicale ed illustrato alla stampa.

c) di promuovere una giornata nazionale per la scarcerazione di Marco Pannella.

L'ufficio stampa del Partito Radicale comunica che domani, 7 luglio, presso la III corte d'assise del Tribunale di Roma si concluderà il processo contro Marco Pannella imputato di vilipendio del governo e delle forze armate e di istigazione a disobbedire la legge. Come è noto, Pannella rischia diversi anni di prigione e in tal caso, essendo già detenuto, difficilmente potrebbe usufruire della sospensione condizionale della pena.

Sempre domani mattina il giudice istruttore Antonio Spremolla si recherà a Roma per interrogare Marco Pannella e Gianfranco Spadaccia imputati di associazione per delinquere e procurato aborto in relazione alla clinica Cisa di Firenze.

Si invitano tutti i giornalisti ad essere presenti sia alla conclusione del processo sia all'interrogatorio.

 
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