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Partito radicale - 7 luglio 1975
STAMANE LA SENTENZA AL PROCESSO CONTRO MARCO PANNELLA
INTERVENITE TUTTI ALLA III CORTE D'ASSISE

SOMMARIO: Il testo del volantino ciclostilato distribuito in occasione del processo a carico di Marco Pannella, imputato di vilipendio al governo e di istigazione a commettere un reato per aver diffuso una mozione in cui si accusava il governo Andreotti di essere "illegale" perché privo di una maggioranza parlamentare, di aver imposto delle ``elezioni truffa'', e si invitavano gli elettori a protestare votando scheda bianca o astenendosi

Si conclude stamane, davanti alla III Corte d'Assise di Roma, il processo a carico di Marco Pannella, imputato di vilipendio al governo, alle forze armate, istigazione a delinquere, istigazione a commettere reato, per essere stato direttore responsabile dell'organo del Partito Radicale, Notizie Radicali, sul quale, nel marzo del 1972 venne pubblicata una mozione della direzione del Partito sulle elezioni politiche che dovevano tenersi da lì a due mesi.

In questa mozione si accusava il governo Andreotti di essere ``illegale'' perché privo di una maggioranza parlamentare, di aver imposto delle ``elezioni truffa'', e si invitavano gli elettori a protestare votando scheda bianca o astenendosi.

Nello stesso numero del giornale, si invitavano i giovani ad obiettare al servizio militare per dire NO all'esercito dei De Lorenzo, dei Birindelli, del Sifar, del SID. La direzione nazionale del Partito Radicale in carica nel 1972 aveva chiesto di essere giudicata assieme a Pannella per il documento che essa aveva approvato e che, ovviamente, aveva fatto pubblicare sull'organo del Partito. Questa richiesta, assieme alle numerose istanze di illegittimità costituzionale presentate dalla difesa, è stata respinta dalla corte.

Questo processo, come si è dimostrato anche dall'istruttoria e dal dibattimento, è stato chiaramente impostato per reprimere ogni posizione di dissenso. Sono stati tirati fuori i più biechi articoli del codice Rocco mantenuti in vigore da trent'anni di regime DC. Pannella, per questi reati d'opinione rischia diversi anni di prigione.

Pannella, oggi come nelle precedenti udienze, giungerà al processo ammanettato: mercoledì 2 luglio è stato arrestato per aver ``disobbedito'' pubblicamente all'attuale legge sugli stupefacenti che infligge la stessa pena al detentore di un grammo di innocua marihuana e allo spacciatore di chili di mortale eroina; è una legge che condanna a morte decine di giovani tossicomani, lasciandoli, privi di cure, nelle mani di trafficanti senza scrupoli.

Pannella chiede, e con lui il Partito Radicale, che il Parlamento approvi entro novembre una legge che ponga fine a questi crimini e a queste morti. Fino a quando non avrà questa assicurazione Pannella continuerà a ``disobbedire'' alla legge detenendo quantitativi minimi di hashish o marihuana, sostanze dichiarate non pericolose da tutti gli scienziati ma ritenute ``criminali'' dalle leggi in vigore.

"Vi chiediamo di esprimere concretamente la vostra solidarietà in due modi":

1) "Essendo presenti al processo di stamane" in cui verrà pronunciata la sentenza, alla III corte d'assise.

2) "Recandovi a firmare le richieste di referendum abrogativo" promosse dal Partito Radicale e da altri movimenti per i diritti civili, delle norme fasciste del codice penale (quelle stesse per cui Pannella è processato), dei codici e dei tribunali militari, del concordato, della legge liberticida sull'``ordine pubblico''.

Le firme si possono apporre questa mattina stessa presso l'ufficio copie del tribunale (canc. Ziccardi) o presso la stanza 022 della Pretura.

 
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