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Notizie Radicali - 12 dicembre 1975
ENTRO GENNAIO PRONTE LE LISTE!
Né avventurismo né bluff ma scelta seria e responsabile

SOMMARIO: Il Consiglio Federativo del Partito Radicale ha deciso le scadenze della preparazione delle liste elettorali radicali. Se le altre forze si sinistra sfuggiranno dalle loro responsabilità, non sarà possibile per il PR ignorare le proprie.

(NOTIZIE RADICALI N. 221, 12 dicembre 1975)

"Il XV congresso del Partito Radicale ha impegnato la Segreteria, il Consiglio federativo, i Partiti regionali, tutte le Associazioni radicali a preparare le liste entro il mese di gennaio. E' questo il primo punto del mandato congressuale che il Partito deve attuare. Il Consiglio federativo nella sua prima riunione del 7 e 8 dicembre ha stabilito un calendario di lavori di qui alla fine di gennaio. Poiché il Partito è già in grado di presentare liste elettorali in tutte le circoscrizioni della Camera dei Deputati, lo sforzo dovrà essere concentrato sui collegi senatoriali per rendere possibile la presentazione delle liste in tutti questi collegi.

Rimane ferma la deliberazione del Congresso: il Partito radicale non auspica la presentazione di proprie liste alle prossime elezioni politiche e farà di tutto, con la propria azione politica, perché questa presentazione non si renda necessaria. Ma qualora la situazione politica lo imponesse, il partito deve essere in condizione di far fronte a questo impegno.

Dobbiamo essere chiari. Se dovessimo giudicare dal comportamento del Psi sull'aborto, dalle reazioni che il suo gruppo dirigente e parlamentare ha avuto rispetto alle gravi denunce e alle dimissioni che Loris Fortuna ha presentato sia alla direzione del Psi, sia dal Parlamento, dovremmo considerare pregiudicata e compromessa ogni possibilità di rapporto con questo partito. E dovremmo ritenere largamente compromessa ogni possibilità e speranza di costruire, facendo affidamento anche nel Psi e nelle sue strutture, una forza socialista, laica e libertaria, non subalterna nei fatti alla Dc e al Pci e agli equilibri politici e di potere che si vanno stabilendo fra i due maggiori partiti.

Non è così. Fino all'ultimo giorno utile non riteniamo conclusa la nostra battaglia per dare esito positivo al confronto che con le nostre proposte congressuali abbiamo aperto con il Psi. La richiesta di iscrizione di Pannella al Psi ne è, crediamo, una conferma. La sua richiesta di iscrizione al Psi proprio nel momento in cui più accesa era la polemica con Signorile e Magnani-Noya e con la stessa direzione socialista, è la più chiara dimostrazione che questa polemica non è rivolta contro il Psi, ma solo contro alcune scelte politiche errate e suicide per questo partito e per l'intera componente socialista della sinistra italiana.

Non rinunciamo affatto, perciò, a portare avanti le nostre proposte al Psi per il programma di legislatura, per la raccolta di un milione di firme per un progetto di integrale applicazione della Costituzione, per un rapporto federativo fra i due partiti. E tanto meno rinunciamo a batterci perché queste proposte abbiano un esito positivo.

Nessuno pretenda perciò di trarre conclusioni sbagliate dal nostro impegno per la preparazione di liste radicali e di ritenere che la preparazione delle liste equivalga automaticamente alla scelta di presentarle. Non è così. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo.

Non siamo degli irresponsabili e degli avventuristi. Crediamo di aver dato tutti fino ad oggi, prova di responsabilità.

Nessuno però commetta l'errore opposto: di credere che la preparazione delle liste sia un "bluff" o una manovra, un esercizio spettacolare e puramente dimostrativo.

Se la politica del compromesso storico andrà avanti chiudendo ogni spazio ad una politica socialista autonoma, laica e libertaria, se il Psi si lascerà rinchiudere nella morsa di equilibri politici e di potere che lo condannano al ruolo di una forza secondaria, in quel caso la nostra presentazione diventa necessaria. La presentazione sarà allora un atto di serietà e di responsabilità, perché dovremo assumerci il compito di rappresentare con le liste radicali, anche sul piano elettorale, una posizione autenticamente socialista e libertaria.

 
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