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L'Unita' - 25 maggio 1976
L'UNITA' E IL PR (4) - POLVERONE

SOMMARIO: I corsivi pubblicati dal quotidiano del Partito Comunista Italiano "L'UNITA'" dal 1966 al 1978 ("il pugno o la rosa", a cura di Valter Vecellio, Bertani editore, 1979)

(L'UNITA', 25-5-1976)

Le "manifestazioni di propaganda" dei radicali e di "Democrazia proletaria" andate in onda ieri sera hanno avuto un significativo punto in comune: la caccia al voto di sinistra. Una pretesa pienamente motivata. Basti dire che alla base dell'analisi di Pannella c'è stata, reiteratamente, l'affermazione che ci troveremmo in un "regime fascista" rispetto al quale - manco a dirlo - la "sinistra tradizionale non ha svolto nemmeno opposizione", comportandosi talora come "i ladri di notte". Siamo alla farneticazione: se questo paese, come tutti sanno, ha potuto salvare l'essenziale delle sue conquiste democratiche e può proporsi di svilupparle, ciò è dovuto proprio alla intelligenza, alla ampiezza e, quando è occorso, alla durezza della lotta del movimento operaio e del suo partito più rappresentativo.

Meno esagitare le affermazioni del variopinto "cartello" elettorale di "Democrazia proletaria". C'è la proposta del governo delle sinistre: una proposta sbagliata, ma certamente non illegittima. Quello che, semmai, stupisce è che un obiettivo simile venga perseguito con l'idea di sottrarre forza al PCI. Perché questa è l'idea, appunto, sostenuta da due delle quattro componenti del pasticciato schieramento di DP. L'esponente di "Lotta continua" ha impudentemente parlato di "tradimento" di cui si sarebbe macchiato il PCI dopo il 15 giugno; mentre l'esponente del "Movimento per il socialismo" ha semplicemente incolpato le sinistre di "aver permesso alla DC di governare per 30 anni" rafforzando la sua sciocchezza tramite la rivelazione agli stupiti ascoltatori che nel PCI c'è una corrente revisionista, una liberale e una cattolica. A un tale livello di "serietà" è pressoché impossibile rintracciare i motivi di una razionale polemica elettorale. Polverone, e niente altro! Se queste sono le cartucce con cui si spe

ra di colpire "da sinistra" i comunisti, c'è da pensare che il 20 giugno conterà più di un deluso.

 
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