SOMMARIO: I corsivi pubblicati dal quotidiano del Partito Comunista Italiano "L'UNITA'" dal 1966 al 1978 ("il pugno o la rosa", a cura di Valter Vecellio, Bertani editore, 1979)

(L'UNITA', 6-7-1976)

Figurarsi se Pannella poteva lasciarsi sfuggire l'occasione per una nuova chiassata. Sapeva bene il neodeputato radicale che il regolamento della Camera non consente che nella seduta in cui si procede all'elezione del presidente dell'assemblea sia data la parola ai parlamentari; sapeva bene che l'atto obbligato perché la stessa assemblea entri nella pienezza formale e sostanziale dei suoi poteri è appunto quello relativo all'elezione del presidente; sapeva bene che la presidenza provvisoria, tenuta nella circostanza dalla compagna Nilde Jotti, non poteva né doveva contravvenire la regolamento.

E tuttavia Pannella non ha voluto rinunciare alla rituale esibizione: seguìto dai suoi colleghi di gruppo ha abbandonato l'emiciclo ed è uscito all'esterno di Montecitorio. Nella piazza - guarda la combinazione! - c'erano ad attenderlo gruppi di militanti radicali che prontamente hanno innalzato cartelli di protesta già predisposti in anticipo.

E' superfluo rilevare quanto l'atteggiamento di Pannella e dei suoi colleghi sia stato gratuito: gratuito, adottato a freddo, privo della minima giustificazione, oltre che gravemente offensivo nei confronti del Parlamento, rivelatore come è del fatto che non si conosce la differenza tra un "happening" e un'assemblea legislativa.