di Paolo PassariniSOMMARIO: Il 6 dicembre '76 annuncia una nota dell'agenzia »Notizie Radicali e vistosi manifesti rossi affissi per i muri di Roma, si terrà un contraddittorio pubblico tra Massimo De Carolis, esponente della destra oltranzista democristiana e Marco Pannella. Il tema del contraddittorio è »In quale direzione stanno andando il paese e il Parlamento, in quale dovrebbero andare . Negli Stati Uniti si tratta di iniziative molto comuni, in Italia no. Tra gli articoli di commento (e dileggio): »Mesti connubi , di Lietta Tornabuoni, apparso su »Linus [testo n. 4189]; »De Rege , di Paolo Passarini, su »Il Manifesto [testo n. 4190]; »Una stonata nota di serenità aspettando l'inverno cruento , redazionale, su »Lotta Continua [4191]; »Due attori del caso italiano , di Nicola Adelfi, su »La Stampa , »I dioscuri del privilegio , di Claudio Petruccioli, su »L'Unità [testo n.4192], che è anche il commento più velenoso e astioso.
Gianfranco Spadaccia, in un articolo per »Notizie Radicali , così replica a Petruccioli: »... pretende di dare serie motivazioni ideologiche e culturali ad una campagna che è invece dettata da comprensibili interessi politici ed affidata ai riflessi della polemica di stampo stalinista
(IL MANIFESTO, 8 dicembre 1976)
Ah, l'America, l'AMERICA. Datelo anche a noi un bel »contraddittorio diretto in cui »due uomini nuovi che rappresentano un'Italia diversa possano aiutarci a uscire dalle »secche del regime . Difendiamo »la libertà contro il conformismo , riappropriandoci della nostra meritata razione di radicalità.
La politica ha bisogno di una bella iniezione di Pentotal, l'Italia del '76, ammaestrata da una lunga esperienza, è profondamente convinta, infatti, che il politico possa dire la verità solo se preso alla sprovvista. Per questo il TG 2 ha avuto la geniale idea di Ring, in cui, in diretta, sissignore, IN DIRETTA, il Politico è aggredito da una schiera di giornalisti che, minacciosamente appollaiati su spalti da Circo Massimo, gli fanno fare inevitabilmente una magnifica figura. Ma, se il siero della verità non funziona negli studi di via Teulada, può sprigionare i suoi malefici influssi in un Auditorium collocato nell'angiporto della stazione Termini.
Per il »contraddittorio diretto prendiamo due »radicali , appunto, uno di destra e uno di sinistra, Massimo De Carolis e Marco Pannella: ne sentiremo delle belle. E invece, una grigia pazzesca. La popolazione romana, generosamente affluita in ora cruciale (20.30) è pronta al sacrificio di sostituire i carboidrati delle fettuccine con le adrenaline della Radicalità. Ma assiste a una deprimente farsa, che si svolge pressappoco così:
De Carolis: dai, Pannella, smettila di fare la zanzarina e occupati di problemi non »marginali . Così fa un anticomunista serio. Battiamoci, da sponde diverse, »contro la cloroformizzazione che ha una paternità precisa, quella del PCI .
Pannella: senti, De Carolis, io ti difendo perché difendo tutti i diversi, dagli omosessuali ai drogati. Eppoi chi ti attacca è peggio di te (ah, se tutti i dc fossero chiari e aperti come te...). Ma io sono davvero per l'Alternativa, e di sinistra, altro che balle. Mentre tu assommi le due peggiori nefandezze che un italiano moderno possa avere, sei democristiano e per di più voti come il PCI. Ma che cavolo di alternativa vuoi fare?
De Carolis: stami a sentire tu piuttosto. O fai l'anticomunista, e va bene, o fai l'alternativo, e va bene anche quello. Tutte e due non stanno insieme, però. Eppoi io voto come i comunisti, perché questo oggi è l'unico modo per sfasciarli. E lascia stare la DC che, in fondo, è un partito coi controcoglioni.
Pannella: e noi radicali, no, forse? Noi che rappresentiamo, come si è visto per il divorzio, la Maggioranza del paese. Il tuo partito fa le stragi e noi le scopriamo di fronte all'opinione pubblica. Ti sembrano bubbole? Comunque sono sincero, sai con te si parla davvero bene. Potremmo rifarne di queste cose. In giro per l'Italia, come i fratelli De Rege.